Visto il periodo in cui ci troviamo, dove tutto è connesso e ogni cosa è a portata di mano, i nostri smartphone sono lo strumento che ci permette di vivere tutto questo grazie alla miriade di funzionalità delle quali sono dotati.
Questo, inevitabilmente, comporta un utilizzo massiccio e intenso dei nostri dispositivi che, come qualsiasi altra cosa, a suo modo tende a usurarsi col tempo. Pur trattando il vostro device nel migliore dei modi, infatti, non c’è modo di evitare che una componente in particolare si rovini col tempo: la batteria.
Salute batteria
A questo proposito può tornare utile scoprire qual è lo stato della batteria del nostro smartphone, soprattutto s nel caso in cui notiamo un calo dell’autonomia oppure, più semplicemente. se vogliamo tenerla sotto controllo.
Toccare con mano
Se il vostro dispositivo presenta la possibilità di rimuovere la batteria, una prima analisi può essere quella di dare un’occhiata alle condizioni di quest’ultima. Può tornare utile esaminare ogni lato e spigolo e verificare che non ci siano fratture, corrosione dei connettori e deformazioni particolari. Uno dei sintomi più evidenti e importanti delle cattive condizioni della batteria, infatti, può essere il rigonfiamento di quest’ultima.
Può capitare che da una prima occhiata non si notino difetti, ma non è detto che questi non ci siano. Ci sono, però, alcuni trucchetti che possiamo usare per capire se la batteria sta iniziando a gonfiarsi. Possiamo, ad esempio, poggiarla su una superficie piana e toccare una delle 2 estremità della facciata rivola verso l’alto per vedere se, così facendo, questa accenni a dondolare o meno.
Un altro metodo può essere quello di far letteralmente girare la batteria come una trottola sempre poggiandola con una facciata su un tavolo. Così facendo, infatti, potremo constatare l’eventuale presenza di rigonfiamenti interni non visibili a occhio nudo.
Per tutti quegli smartphone che, invece, vedono la batteria integrata e, quindi non removibile, l’unica analisi possibile da fare a occhio è quella di guardare il device di profilo e verificare la presenza di rigonfiamenti sospetti della scocca.
Monitorare la durata della batteria
L’analisi forse più scontata e spesso più efficace è quella di constatare l’effettiva durata della batteria, comparandola con quella che aveva al momento dell’acquisto oppure con pareri reperibili online. Ovvia conseguenza del degrado della batteria è, nemmeno a dirlo, la diminuzione della durata complessiva di quest’ultima. Ognuna di queste, infatti, può garantire una durata costante fino a un certo numero di cicli di carica dopo i quali è lecito aspettarsi un calo delle prestazioni.
Per monitorare l’andamento potrete affidarvi alla vostra memoria oppure, più semplicemente, fare uso di applicazioni di terse parti che faranno il lavoro sporco al posto vostro. Tra queste, una delle più valide è senza dubbio GSam Battery Monitor, applicativo in grado di fornire informazioni dettagliate circa l’andamento dell’autonomia durante l’arco della giornata, con percentuali sul consumo da parte delle singole componenti hardware e delle applicazioni installate.
Downlaod| GSam Battery Monitor per Android da Google Play Store
La soluzione offerta in questo caso, molto spesso, è già inclusa nel firmware del vostro smartphone nella sezione impostazioni. Qui, solitamente, basta andare nella sezione relativa alla batteria per avere le statistiche di cui abbiamo bisogno.
Usare tool di diagnostica
Nel caso in cui quanto detto fin’ora non dovesse bastare, possiamo affidarci a tool di diagnostica capaci di dirci se la nostra batteria è in salute o se ha qualche problema. Senza utilizzare applicazioni esterne, sui dispositivi Android è possibile sapere qualcosa a riguardo semplicemente digitando nel dialer telefonico un particolare codice:
*#*#4636#*#*
Nella schermata che si aprirà in seguito, tappando su Battery Information vedremo dati come livello di carica, voltaggio, stato di carica e salute.
In alternativa, è possibile utilizzare un’applicazione eccellente in questo campo, ovvero AccuBattery. Oltre a fornire statistiche circa l’utilizzo della batteria, infatti, l’app in questione fornisce consiglio di utilizzo, salute e capacità effettiva rispetto a quella di fabbrica.
Download| AccuBattery per Android da Google Play Store
Insomma, se come me siete particolarmente puntigliosi sulla durata della batteria del vostro smartphone le app e i metodi di analisi descritti qui sopra potrebbero fare al caso vostro.