Probabilmente è vero, Apple ha fatto un po’ di confusione con il termine “TV”. Ad oggi esistono infatti tre nomenclature simili ma che rappresentano tre concetti diversi tra loro. In questa guida proveremo quindi a fare un po’ di chiarezza e a spiegare brevemente la differenza tra Apple TV, Apple TV app e Apple TV+.
Apple TV
Iniziamo con il primo concetto di Apple TV, nato dalla mente di Steve Jobs. Apple TV è un box fisico smart, in grado di collegarsi a qualsiasi televisore tramite un cavo HDMI. Ciò consentirà l’utilizzo di tvOS, ovvero un sistema operativo basato su iOS, ma appositamente pensato per lo streaming video e per applicazioni da sfruttare sul grande schermo casalingo.
Ovviamente Apple TV dispone di altre funzioni interessanti, tra cui: Apple Arcade per giocare con un controller compatibile, Apple Music per ascoltare musica, App Store per scaricare applicazioni diverse, Podcast per ascoltare le ultime puntate disponibili, Siri (non disponibile in Italia), AirPlay per duplicare i contenuti e lo schermo di iPhone, iPad, iPod Touch o Mac, l’app “Apple TV” di cui parleremo tra poco e tanto altro
Attualmente il suddetto box viene venduto in due versioni diverse. Una solo HD (full HD) e una 4K, con un processore più veloce e con tecnologia HDR+.
Apple TV app
Come già ampiamente descritto dal titolo, Apple TV è anche un’applicazione, disponibile di serie su iPhone, iPad, iPod Touch, Mac e sul box smart visto in precedenza. Questa si pone sostanzialmente l’obiettivo di sostituire l’ormai quasi abbandonato iTunes Movie Store e di ampliarne le funzionalità. In particolare, al suo interno è possibile eseguire 4 diverse operazioni, di cui una ancora non disponibile in Italia.
- Acquistare o noleggiare film presenti nell’enorme catalogo di titoli
- Iscriversi ai “Canali” utilizzando l’account Apple ID, ovvero dei servizi di streaming inclusi nell’app Apple TV, senza la necessità di effettuare il download di altre piattaforme e di eseguire ulteriori registrazioni
- Visualizzare i programmi TV e i film di Apple TV+ (di cui parleremo tra poco)
- Collegare servizi di streaming di terze parti (Prime Video, DAZN, Disney+ e altri) per creare una sola coda di visualizzazione (non disponibile in Italia)
In realtà, negli Stati Uniti, la suddetta app può essere utilizzata anche per godere di contenuti via cavo e in diretta (come eventi sportivi o programmi di notizie). L’obiettivo di Apple è quello di includere all’interno dell’app Apple tutta la TV di cui un utente può aver bisogno, in modo da poter sfruttare una sola piattaforma senza dover saltare da app ad app.
Apple TV+
Chiudiamo infine con Apple TV+, ovvero il servizio di streaming video in abbonamento dell’azienda di Cupertino. Questo include, ad un costo di 4,99€ mensili (condivisibile fino a 6 membri della famiglia) tutte le produzioni originali di Apple: film, documentari e serie TV. Inoltre, almeno per il momento, acquistando un nuovo iPhone, iPad, Mac o una Apple TV, si avrà diritto ad un anno gratuito del suddetto servizio.
Ad oggi i contenuti non sono sicuramente tantissimi, ma Apple ha esplicitamente chiarito che preferisce concentrarsi molto di più sulla qualità che sulla quantità.
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