Piuttosto frequentemente capita che le batterie degli smartphone si gonfino per vari motivi. Può capitare di prendere il telefono e rendersi conto di avere la batteria gonfia, inoltre spesso l’anomalia risulta parecchio evidente e potrebbe causare l’incurvatura del vostro dispositivo.
Perché succede questo? Come evitare che accada e come comportarsi in questo caso?
Batteria gonfia: da cosa dipende
Le batterie agli ioni di litio oramai montate in tutti gli smartphone sono accumulatori che permettono di essere ricaricati migliaia di volte. Esse non soffrono più del tanto discusso “effetto memoria” che contraddistingueva le vecchie batterie nichel-cadmio e che faceva sì che esse riducessero complessivamente l’autonomia disponibile “ricordando” la carica effettuata precedentemente.
Anzi, per quanto riguarda le nuove batterie Li-Ion, più le sostanze al loro interno vengono attivate più viene preservata la batteria del dispositivo. Infatti, ormai da tutti, viene consigliato di non lasciar scaricare del tutto la batteria e allo stesso modo di non lasciarla caricare al massimo, ma si consiglia di effettuare cicli di carica e scarica non completi, la stessa Apple consiglia di mantenere l’autonomia sempre tra il 40% e l’80% perché ritiene che a questi livelli le batterie Li-Ion diano il meglio di se. Sappiamo che è molto difficile rispettare questi intervalli, ma in generale è sempre consigliato non lasciar scaricare troppo il vostro smartphone e, quando lo caricate di staccarlo circa all’80-85%. .
Uno dei più grandi nemici delle batterie agli ioni di litio sono le alte temperatura e i problemi più rilevanti derivano proprio da questo. Si pensi ad esempio all’abitudine di molte persone di lasciare costantemente il dispositivo collegato alla rete elettrica, o a quante volte dimentichiamo il telefono in macchina sotto la luce diretta del sole, o per esempio a quelle volte in cui utilizziamo lo smartphone per lunghi periodi di tempo mettendolo sotto sforzo ad esempio con dei giochi (CPU e GPU possono generare molto calore se sotto sforzo e tale calore contribuirà al riscaldamento della batteria).
Altre cause che potrebbero contribuire all’usura della batteria, sono ad esempio lo scarso utilizzo (lasciare il telefono completamente scarico per diverso tempo), la conservazione in luoghi non adatti (elevate temperature) ma anche l’utilizzo sconsiderato della ricarica veloce può contribuire negativamente. Per qualche consiglio sull’utilizzo della batteria vi invito a leggere il nostro articolo su come non rovinare la batteria dello smartphone e, se possedete iPhone e volete verificare che la vostra batteria sia ancora sufficientemente buona, vi consiglio il nostro articolo su quando cambiare la batteria del vostro iPhone.
Ogni volta che una batteria Li-ion viene ricaricata, gli ioni di litio transitano tra un elettrodo e l’altro (tra il catodo e l’anodo) e durante la fase di scarica avviene invece il processo inverso. Per facilitare questo passaggio, gli ioni vengono fatti scorrere attraverso un elettrolita, e tra le aree in cui sono immersi i due elettrodi è posta una membrana che serve da separatore di sicurezza, per evitare il contatto tra catodo e anodo.
Utilizzi inadeguati della batteria come quelli visti in precedenza possono far si che si formino dei dendriti (ramificazioni sull’elettrodo) che col passare del tempo possono anche arrivare a bucare il separatore tra anodo e catodo, con il rischio di provocare incendi o esplosioni della batteria.
Come comportarsi in caso di rigonfiamento della batteria
Per prima cosa, non appena notate che la vostra batteria ha subito un rigonfiamento, spegnete il vostro dispositivo immediatamente. Inoltre, non dovrete mai collegare alla rete elettrica un dispositivo con batteria gonfia, non usare mai l’acqua su di essa perché può favorire un incendio e, per lo stesso motivo, non utilizzarlo in ambienti umidi o troppo chiusi.
Purtroppo tutti gli smartphone più recenti possiedono un design unibody che non ne permettono l’apertura, e quindi risulta molto difficile rimuovere la batteria. In ogni caso, se non possedete le giuste competenze per aprire lo smartphone in sicurezza, consiglio di contattare il servizio di assistenza del produttore del dispositivo, anche quando questo fosse fuori garanzia. Solitamente l’operazione di sostituzione della batteria ha un costo compreso tra 50 e 200 euro a seconda della tipologia di batteria e dispositivo.
Diversamente, se si desidera rimuovere autonomamente la batteria del proprio dispositivo, si potrà fare riferimento ad uno dei tanti video presenti su Youtube in cui viene spiegato come accedere ai componenti interni del dispositivo in sicurezza.
Ricordiamo inoltre che la batteria, una volta rimossa, va smaltita obbligatoriamente presso centri di raccolta che si occupano dello smaltimento di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Tali batterie non possono essere né spedite né maneggiate in maniera disattenta perché vengono considerate oggetti potenzialmente pericolosi.
Nel caso in cui il dispositivo emanasse odori o facesse fumo, bisognerà porli all’aperto lontano da qualsiasi materiale potenzialmente infiammabile e soltanto dopo aver superato il problema si potrà procedere con la rimozione della batteria.
Concludo dicendo che non vogliamo assolutamente dare l’impressione che il vostro dispositivo sia una bomba pronta ad esplodere, ma vogliamo mettervi a conoscenza del fatto che, se si continua ad utilizzare un dispositivo danneggiato da diverso tempo, allora potrebbero verificarsi anche incidenti gravi.
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