Un Bitcoin è una valuta digitale esistente dal 2009 che consente, a differenza delle valute tradizionali, il possesso e il trasferimento in totale anonimato. Il Bitcoin può essere custodito su tutti i dispositivi elettronici come PC o smartphone ed essere scambiato con chiunque sia in possesso di un indirizzo “Bitcoin”, senza l’intervento di terzi (come banche ed autorità) a causa dell’assenza di un ente centrale. Negli ultimi mesi, il suo valore è cresciuto fino a toccare i 7000 $ (circa 6025€) per un solo Bitcoin, e non accenna a diminuire.
Come “nasce” un Bitcoin?
Per produrre un Bitcoin, si utilizza la potenza di calcolo dei PC che in un determinato periodo di tempo, crea la possibilità di trovare dei Bitcoin. Questo fenomeno è detto “Mining”, ed oltre a procurare queste criptovalute, comporta dei consumi energetici eccessivi, a causa dell’enorme numero di computer necessari per ”minare”, e ciò ha contribuito ad aumentare il consumo elettrico mondiale in modo drastico.
Ma quanto costa tutto ciò?
Gli ultimi dati sono allarmanti, si stima infatti che i miner consumino oltre 24 terawatt-ora di elettricità l’anno, ossia l’equivalente del consumo medio di un’intera nazione. Il vero problema è rappresentato però dalle conseguenze che tutto ciò comporta, ossia l’emissione di carbonio nell’aria, e dal fatto che questo fenomeno è in continuo aumento. Andando avanti di questo passo, avrà un impatto devastante sull’ambiente, dovuto alla nascita di questa nuova “economia”.