La durata della batteria è una questione che interessa ogni singolo utente, in quanto da essa dipendono tutte le operazioni eseguite con lo smartphone. Quando si cerca di preservare la batteria dello smartphone, la prima cosa che si fa è cercare su internet tutte le informazioni ed i consigli possibili. Il problema è che sul Web non si troverà mai un parere omogeneo o delle idee che accomunano una buona fetta di utenti. Una cosa, tuttavia, è certa: la vita e la salute della batteria dello smartphone dipendono da noi e da come lo utilizziamo/ricarichiamo. In questo articolo cercheremo di fare più chiarezza possibile riguardo alla vita della batteria, e di come in realtà dovremmo comportarci per preservarla nel migliore dei modi.
Come si carica la batteria?
Alla fatidica domanda Come si carica la batteria? Purtroppo non c’è una risposta certa e generale, dato che dipende molto dal nostro stile di vita. Da quello che si legge su internet e dagli argomenti trattati nei vari forum emerge che ci sono diversi modi in cui la gente carica il proprio smartphone.
- Da una parte ci sono quegli utenti che sono praticamente ossessionati dalla batteria e che quindi assumono tutte le precauzioni possibili (mantengono il livello della batteria in un certo intervallo, non lo lasciano collegato più del dovuto e caricano lo smartphone a piccoli intervalli)
- Dall’altra parte ci sono gli utenti che collegano semplicemente lo smartphone al caricatore ogni volta che è possibile, e lo lasciano collegato all’alimentatore anche quando è pienamente carico (ad esempio la notte)
- Nel mezzo di queste due categorie c’è una fetta di utenti che rispetta si le dovute precauzioni, ma che a volte “trasgrediscono” le famose regole (un po’ per distrazione, un po’ per gli imprevisti che capitano)
Ma quindi chi ha ragione? È meglio seguire scrupolosamente le regole per prolungare la vita della batteria, o caricarlo solo quando occorre?
Cosa dicono gli esperti
In tutto questo panorama di dubbi ed incertezze è fondamentale sapere cosa dicono gli esperti riguardo la durata della batteria e di come preservarla, in modo tale da avere un quadro che sia il più chiaro possibile.
Come caricare lo smartphone
Una cosa è certa: in un modo o nell’altro la durata della batteria subirà un degrado nel corso del tempo. Questo è dovuto anche alla ricarica della batteria, la quale incide più o meno a seconda di come essa viene effettuata. Per capire il metodo corretto per caricare la batteria dello smartphone è necessario comprendere prima il suo funzionamento:
- La batteria di uno smartphone è formata da ioni di litio che si muovono da un elettrodo all’altro (la direzione degli ioni varia a seconda della carica/scarica della batteria)
- Quando gli ioni si muovono, gli elettrodi vengono in un certo senso messi sotto sforzo e questo avvenimento, a lungo andare, comporta un deterioramento della batteria
Questo sforzo avviene soprattutto nell’ultima parte della ricarica dello smartphone (dall’80% in poi). Ecco perché è importante, per la salute della batteria, non caricarla completamente ma anche non farla scaricare del tutto. È consigliabile, quindi, mantenere la batteria tra il 20% e l’80%. Con questo non stiamo dicendo che bisogna controllare costantemente in maniera maniacale, dato che se succede raramente di portare la batteria fuori dalla percentuale consigliata non le si arreca nessun danno.
Per preservare la salute della batteria alcune aziende (come Apple) hanno implementato la carica ottimizzata dello smartphone: il dispositivo non verrà caricato oltre l’80%, fino a quando non ci sarà necessità di farlo.
Come funziona un ciclo di ricarica della batteria
Proprio come accennato in precedenza, il momento migliore per rimuovere lo smartphone dall’alimentazione risulta essere intorno all’80%. Nel caso in cui però desideriate completare la ricarica al 100%, assicuratevi di rimuovere lo smartphone non appena tale percentuale viene raggiunta.
Facciamo un esempio pratico con l’iPhone. Una volta raggiunto il 100%, l’iPhone interromperà la ricarica e inizierà il ciclo di scarica. Nel momento in cui quindi lo smartphone si scaricherà anche solo dello 0,5%, l’alimentazione riprenderà correttamente, avviando un ulteriore ciclo di ricarica. Le batterie a litio, in media, assicurano 500 cicli di ricarica ed è quindi consigliato utilizzarne il meno possibile.
Attenzione al calore
Un altro fattore che incide significativamente nel consumo e nel deterioramento della batteria è sicuramente il calore. Infatti, il calore viene definito come il peggior nemico della batteria. Ciò può sembrare contraddittorio, dato che gli ioni di litio si comportano bene in presenza di calore. Tuttavia, l’esposizione prolungata ad una fonte di calore rovina la longevità della batteria.
La ricarica wireless
Secondo alcuni esperti la ricarica wireless potrebbe essere un problema per la salute della batteria. A causa di alcuni fattori (come le interferenze, le custodie e l’allineamento errato dello smartphone) ci potrebbe essere una ricarica errata, che potrebbe comportare danni alla batteria a lungo andare. Sebbene siano in molti ad avere queste preoccupazioni, i responsabili dello standard della ricarica wireless sembrano smentire queste voci, dichiarando che non sono stati provati effetti negativi della ricarica wireless sulla batteria di uno smartphone.
Un pensiero che accomuna molti esperti, tuttavia, è quello che riguarda le ricariche frequenti e i loro benefici. Con alcune ricerche, infatti, è stato notato che ricaricando più volte durante la giornata lo smartphone (mantenendo il livello della batteria sempre sopra il 50%) la sua autonomia subisce dei netti miglioramenti.
Le indicazioni delle case produttrici
Sebbene nessuna casa produttrice si sbilanci nel dare indicazioni relative alla carica della batteria e a come preservare la sua salute, esse si limitano a dare semplicemente qualche consiglio ed a rassicurare gli utenti. Ad esempio Apple afferma che è possibile caricare l’iPhone senza troppe preoccupazioni, ma che bisogna fare attenzione al calore (che come spiegato prima è pericoloso per la salute della batteria). La stessa cosa afferma Google, la quale non obbliga l’utente a controllare la percentuale della batteria prima di metterla in carica.
Conclusione
In tutto questo dibattito sulla ricarica della batteria una cosa è certa: con il passare del tempo essa si usurerà, indipendentemente da come viene caricata. Quello che si può evitare, tuttavia, è un decadimento precoce della sua salute, adottando alcune soluzioni citate precedentemente. Dovrà essere compito vostro capire se preferite curare al meglio la batteria caricandola ad esempio ad intervalli (anche se questo vi costringerà a prestare più attenzione per non rimanere con lo smartphone scarico fuori casa), oppure caricandola in maniera “regolare” affidandovi all’ottimizzazione del sistema operativo (come nel caso di un iPhone). Come avrete capito, quindi, a prescindere dalle regole generali che andrebbero rispettate per far si che la batteria abbia una vita più lunga, è tutta una questione di priorità e di stile di vita.
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