Si parla ormai da alcuni anni della tecnologia DVB-T2 che avrà l’obiettivo di sostituire l’attuale standard DVB-T. Può essere definita come una versione migliorata. Per tutti coloro che non hanno ancora capito bene di cosa si tratta, allora questo tutorial vi sarà sicuramente utile in quanto vedremo insieme cosa cambia e cosa sapere su questo nuovo standard legato alle TV.
Entro il 20 giugno 2022 sarà attivo il nuovo digitale terrestre in formato MPEG-4 che assicurerà una migliore gestione dello spettro delle frequenze e consentirà alle emittenti televisive di effettuare investimenti su nuovi canali. Inoltre, il passaggio a questo formato permetterà allo Stato di liberare alcune frequenze radio che potranno essere sfruttate dalle compagnie telefoniche per la rete 5G.
Come capire se il TV è DVB-T2
Partiamo innanzitutto dalla cosa più importante: come scoprire se il TV supporta il DVB-T2 o bisogna comprare un nuovo TV (o meglio ancora, una Smart TV). Per scoprirlo basta un piccolo trucchetto:
- risintonizzate la lista canali del vostro TV;
- ora provate canale 100 e canale 200 che sono quelli di Test di Rai Test e Mediaset Test (rispettivamente).
- Se riuscite a vederli entrambi allora il TV è compatibile, altrimenti dovrete acquistarne uno nuovo.
Si parte con il passaggio allo standard MPEG-4
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha comunicato che dal 21 al 30 giugno 2022 verrà effettuato un secondo passaggio dallo standard MPEG-4 al digitale terrestre 2.0 (DVB-T2) con formato HEVC (H.265) sempre in tutta Italia. Questo permetterà di godere di una migliore qualità e la possibilità di trasmettere a una risoluzione molto più elevata rispetto agli standard odierni.
Nello specifico, la circolare del MiSE riporta: “Al termine delle operazioni di transizione delle reti alla struttura dei multiplex definita dal PNAF, è disposta l’attivazione dello standard DVBT-2 a livello nazionale, nel periodo tra il 21 giugno 2022 e il 30 giugno 2022“.
DVB-T2: cosa cambia per i consumatori
Per moltissime persone tale cambiamento non influirà in quanto la maggior parte dei televisori presenti in commercio supportano già questi nuovi standard. Chi possiede, però, un modello non recente dovrà per forza comperare uno nuovo oppure un decoder compatibile. In questo caso, vi consigliamo di dare un’occhiata alla nostra guida d’acquisto dedicata alle migliori Smart TV da comprare in questo momento dove troverete sicuramente il modello più adatto alle vostre esigenze.
Tutti i televisori acquistati dopo il primo gennaio 2017, devono assolutamente ricevere il DVB-T2 e decodificare il formato video HEVC. Quelli venduti fra il 2013 e il 2017 potrebbero essere già in grado di ricevere il DVB-T2 ma soltanto pochi modelli supportano il formato HEVC (dal 2016 in poi).
Per chi non lo sapesse, HEVC (High Efficiency Video Coding), noto anche come H.265, è uno standard di compressione video che andrà a braccetto con il DVB-T2. Questo ha l’obiettivo di migliorare la qualità video, supporta la risoluzione 8K (8192 x 4320 pixel) e inoltre offre un rapporto di compressione dei dati di due volte in più rispetto allo standard H.264.
I televisori 2014-2015 offrono già il supporto DVB-T2 ma non quello per il codec HEVC. Ciò significa che non sarà possibile ricevere i nuovi canali dopo lo switch-off del 21-30 giugno 2022. Bisognerà, dunque, acquistare un decoder esterno oppure cambiare direttamente televisore.
In alcuni casi, però, i produttori potrebbero rilasciare un aggiornamento software in grado di abilitare da remoto il supporto al codec HEVC. Vi consigliamo di controllare le impostazioni riguardanti gli aggiornamenti ed effettuare un controllo manuale. Suggeriamo anche di fare una ricerca su Google digitando il nome del vostro televisore. Ovviamente, la TV dovrà disporre dell’hardware adatto per supportare il codec H.265.
È possibile controllare la piena compatibilità di DVB-T2 e HEVC durante la fase di acquisto di un nuovo televisore o di un nuovo decoder dando un’occhiata semplicemente al bollino DGTVi Platinum presente sulla confezione o dirattamente sul prodotto.
Come verificare il supporto al formato MPEG-4
Per quanto riguarda il supporto al formato MPEG-4, in questo caso è presente sui TV che hanno almeno 10 anni alle spalle, quindi l’entrata in vigore del nuovo digitale terrestre non comporterà l’acquisto di un nuovo decoder o televisore. È possibile comunque effettuare una verifica, per vedere se il proprio televisore supporta il nuovo standard, digitando un numero uguale o superiore a 501 (dove è possibile trovare soltanto canali in alta definizione). Se il canale selezionato si vede senza intoppi, allora significa che non avrete problemi quando avverrà lo switch-off.
Il calendario dello switch-off
Anche se il Governo ha comunicato più volte che sta lavorando su questo nuovo standard, l’ultimo calendario dello switch-off è cambiato rispetto a qualche mese fa. Alcune regioni del nostro Bel Paese potranno effettuare il passaggio alle nuove tecnologie più tardi. Da notare anche che alcune delle novità che arriveranno con il nuovo digitale terrestre sono già state introdotte. Un esempio è l’Hbb TV (Hybrid Broadcast Broadband TV). In questo caso, però, è necessario disporre di una Smart TV (come quelle presenti nel nostro tutorial dedicato).
Di seguito, vi proponiamo il calendario dello switch-off aggiornato recentemente dal Ministero dello Sviluppo Economico:
- 1 settembre-31 dicembre 2021: Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia (ad eccezione della provincia di Mantova), provincia di Piacenza, provincia di Bolzano e province di Trento (Area 2) e Veneto, Emilia-Romagna (ad eccezione della provincia di Piacenza), Friuli-Venezia Giulia e provincia di Mantova (Area 3).
- 1 gennaio-31 marzo 2022: Sardegna, Lazio, Umbria, Toscana, Campania e Liguria (Area 1).
- 1 aprile-20 giugno 2022: Puglia, Marche, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise e Sicilia (Area 4).
Come funziona il Bonus TV
Qualche giorno fa è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che riguarda il Bonus TV. Si tratta di un incentivo che permetterà a tutte le persone di adeguarsi al nuovo standard DVB-T2 dal 18 dicembre 2019. Il bonus (fino a 50 euro) potrà essere utilizzato da tutte le famiglie con reddito ISEE fino a 20.000 euro.
Queste dovranno scaricare un modulo dedicato dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico da utilizzare per poter ottenere l’incentivo. Il MiSE fa sapere che il bonus verrà erogato direttamente dal negoziante che dovrà inserire il codice fiscale dell’acquirente sul sito dell’Agenzia delle Entrate al momento dell’acquisto, fornendo anche il documento d’identità e i dati identificativi del prodotto da comperare.
Il venditore potrà successivamente recuperare lo sconto applicato nella prima dichiarazione fiscale utile. Per il Bonus TV, il Governo ha stanziato 151 milioni di euro che verranno erogati fra il 2019 e il 2022.
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