Google e l’Europa non sono mai andati d’accordo, complici le pratiche di marketing che il big di Mountain View applica per tutelare i suoi prodotti, a detta dell’UE perseguibili di abuso di posizione dominante. Recentemente la Commissione Europea ha formalizzato l’accusa nei confronti di Android ma di indagini ancora in sospeso ve ne sono un bel po’.
Come quella, ad esempio, che va avanti dal 2010 e che vede – chiaramente agli occhi dell’Europa – Google protagonista di abuso di posizione dominante (tanto per cambiare) riguardo ai servizi di Internet Shopping: secondo l’indagine, Google promuoverebbe tali servizi sul suo motore di ricerca a discapito di altri concorrenti.
Secondo fonti bene informate, negli ultimi sei anni sono stati tre i tentativi falliti di compromesso tra le due parti e Google non avrebbe più intenzione di rispondere pacificamente alle accuse, a meno che l’EU non cambi la sua posizione.
E da qui la sanzione: secondo il Telegraph, l’Europa avrebbe intenzione di impartire a tal proposito una multa record a Google pari a 3 miliardi di euro, oltre che a impedirle di manipolare i risultati di ricerca per favorire i propri servizi.
Considerando che esiste la possibilità di imporre una sanzione pari ad un decimo del guadagno annuo, la “fortuna” di Google è che l’Europa chiederebbe “soltanto” la metà. Una cifra astronomica, la più alta nella storia dell’Antitrust UE, che supera la sanzione imposta nel 2009 ad Intel (la quale ammontava a 1.1 miliardi di euro).
Nessuna delle due parti ha commentato questo report, tuttavia la fonte afferma che la formalizzazione di questa imponente sanzione dovrebbe essere formalizzata di qui a poche settimane, probabilmente già il mese prossimo.