Qualche mese fa, con gran sorpresa di molti, Microsoft e Google erano giunte ad un accordo che ha condotto alla risoluzione pacifica di 18 contenziosi collegati alla detenzione di brevetti, dunque una tregua su uno dei problemi – quello dei brevetti, appunto – che porta in tribunale numerose major tecnologiche.
Le due aziende hanno tuttavia deciso di procedere in modo ancor più drastico in tal senso ed hanno raggiunto un accordo che consiste nel terminare tutte le denunce e le cause legali che le vedono contrapposte l’un l’altra, in tutto il mondo, con l’impegno di cercare accordi privati – in futuro – prima di trascinarsi vicendevolmente in tribunale.
Google e Microsoft sono convinte di dover competere sui prodotti e non combattere in procedimenti legali: Google ha infatti a dichiarato a Recode che
Le nostre aziende sono in forte competizione, ma vogliamo che lo facciano per merito dei prodotti e non dei procedimenti legali.
Un’affermazione giusta e saggia a cui fa eco Microsoft, che dichiara
Microsoft ha accettato di mettere fine alle denunce legali contro Google, in nome delle nostre nuove priorità legali. Continueremo a concentrarci sull’accesa competizione per l’azienda e per i nostri clienti.
Insomma tutto è bene ciò che finisce bene? Forse, poiché – esattamente come successo in passato – nessuna delle due parti garantisce che non si finirà mai più in tribunale. Metterci un po’ di buona volontà è comunque gran cosa, e da utenti e clienti non possiamo che augurarci che gli sforzi di entrambe si concentrino prevalentemente sulla bontà dei rispettivi prodotti – e non su quella delle rispettive arringhe finali.