L’associazione che prende il nome di SAE International (Society of Automotive Engineers) si occupa di regolamentare e standardizzare le norme inerenti al settore automotive, come ad esempio la classificazione dei carburanti, la potenza di 1 cavallo vapore o per l’appunto per la classificazione della guida assistita e dei vari livelli che la compongono.
Secondo la SAE infatti, la guida assistita, ovvero la componente elettronica della vettura che è in grado di aiutare o addirittura sostituirsi al conducente, viene suddivisa in 5 livelli (6 in realtà perché c’è anche il Livello 0) che, in ordine crescente, sanciscono il grado di “intelligenza” della guida assistita di un veicolo. Vi stupirete sapere che anche la vostra auto ha un livello (non basso) di guida autonoma! Vediamoli nel dettaglio:
Indice dei contenuti
- Livello 0 – Nessuna automazione
- Livello 1 – Assistenza alla guida
- Livello 2 – Automazione parziale
- Livello 3 – Automazione condizionata
- Livello 4 – Alta automazione
- Livello 5 – Completa automazione
- Guida autonoma: Pro e Contro
Livello 0 – Nessuna automazione
L’automazione è quella tecnologia volta a diminuire l’intervento umano nel compiere operazioni. Con un Livello 0 di guida assistita si vuole dire che il conducente ha il pieno controllo di ogni aspetto della guida, senza avere nessun aiuto (elettronico) nel compiere le operazioni. Possiamo dunque intuire che un livello del genere può essere applicato a vetture dello scorso secolo (prima degli anni 2000) o comunque a tutte quelle vetture prive di elettronica di bordo in grado di automatizzare alcune operazioni inerenti ala guida. Insomma, qui non si parla affatto di guida assistita ed è bene tenere la mani salde sul volante!
Livello 1 – Assistenza alla guida
Si incomincia a parlare di guida assistita soltanto dal Livello 1 dove, grazie ad un’elettronica di bordo, il conducente è aiutato da informazioni ma ha ancora il pieno controllo della vettura in termini di guida (e quindi nell’accelerazione, nelle frenate, nella sterzata e così via). A livello “legale” se così possiamo dire, il conducente è ancora pienamente responsabile di tutto ciò che accade.
Gli aiuti alla guida sono come detto “informativi” perché la vettura si limita a dare supporto a chi guida catturando informazioni dal mondo esterno come ostacoli, situazioni di pericolo e così via. Sono di Livelli 1 sistemi come l’ABS, il Cruise Control o gli AirBag. Ma anche se ad esempio la vostra auto ha i sensori di parcheggio o vi avvisa acusticamente se oltrepassate la linea della vostra corsia (Lane Assist), beh allora avete – almeno – una guida assistita di Livello 1.
Livello 2 – Automazione parziale
Se nel livello precedente l’autovettura si limitava a catturare informazioni dal mondo esterno e comunicarcele tramite segnali visivi o acustici, nel Livello 2 di guida assistita l’elettronica inizia ad integrarsi nella guida permettendogli di intervenire in determinate situazioni. Non c’è dunque un pieno controllo del mezzo da parte del conducente, che però deve continuare ad occuparsi della guida nella quasi totalità dei suoi aspetti.
Questo tipo di automazione interviene infatti soltanto in alcuni casi come ad esempio la frenata assistita (Brake Assist) in seguito al rilevamento di un oggetto che è in rotta di collisione con la nostra vettura, o la frenata di emergenza anticollisione. Un altro esempio può essere ancora una volta la Lane Assist, dove però invece di ricevere solo un segnale acustico, l’auto correggerà l’angolo dello sterzo per rientrare in corsia.
Livello 3 – Automazione condizionata
Dal Livello 3 in poi si inizia a capire per bene cos’è la guida assistita ponendo le basi a quella che chiameremo poi “guida autonoma”. Si può dunque considerare questo livello di guida assistita come il primo livello di guida autonoma! Con questo livello di assistenza infatti, l’elettronica è in grado di automatizzare la guida negli aspetti fondamentali: accelerazione, frenata, sterzata.
Ovviamente oltre alla guida “di base” l’autovettura possiede anche tutti i livelli di sicurezza ed automazione descritti precedentemente, ma il conducente deve comunque tenere gli occhi ben aperti, pronto ad intervenire in circostanze avverse come ad esempio condizioni ambientali sfavorevoli, fondo stradale sterrato o particolarmente sconnesso e così via. Molte auto possiedono questo livello di automazione ed, ad esempio, il Park Assist con il quale l’auto si parcheggia da sola, fa parte di questo livello.
Livello 4 – Alta automazione
Nel livello precedente abbiamo visto come l’auto sia in grado di guidare da sola, ma necessita ancora dell’intervento umano in determinate situazioni. Insomma, il conducente non doveva tenere la mani sul volante, ma doveva tenere di sicuro gli occhi ben aperti per essere pronto ad intervenire in qualunque circostanza.
Nel Livello 4 di guida assistita invece, potete rilassarvi e lasciare che l’auto vi porti a destinazione senza intervenire poiché l’elettronica è in grado di gestire qualunque situazione gli si capiti davanti. Tuttavia, nonostante la vettura possa gestire completamente la guida, il guidatore non può usufruirne in condizioni avverse. In questi casi l’auto chiederà al guidatore di rimettersi alla guida.
Livello 5 – Completa automazione
In questo caso, con il Livello 5 di guida assistita, si può parlare esplicitamente di guida autonoma in ogni suo aspetto! In questo caso dunque, non è richiesto l’intervento umano in nessuna situazione e l’auto può anche arrivare a destinazione senza che ci sia qualcuno nell’abitacolo, prendendo decisioni e scegliendo il percorso migliore in base al traffico.
Questo tipo di vetture sono ancora abbastanza “caratteristiche” perché presentano varie modifiche estetiche (per lo più sensori e telecamere) che modificano il design del veicolo. I veicoli autonomi scandagliano l’ambiente con tecniche come radar, lidar, GPS, e visione artificiale. Sistemi di controllo avanzati interpretano le informazioni ricevute per individuare percorsi appropriati, ostacoli e segnaletica rilevante.
Guida autonoma: Pro e Contro
Il dibattito sulla guida autonoma è più acceso che mai, ma nonostante l’opinione sia nettamente suddivisa nel giudizio, ci sono dei vantaggi e degli svantaggi oggettivi – e non trascurabili – che è bene conoscere prima di dare un parere personale. Vediamoli brevemente:
Meno incidenti e meno conusmi
La guida autonoma, che lo vogliate o no, rappresenta il futuro della mobilità, e se da un lato essa possa rappresentare la “morte del piacere di guida” (non avete tutti i torti) dall’altra ci sono i numeri che – nero su bianco – sanciscono una possibile diminuzione del 90% degli incidenti stradali, grazie ad autovetture connesse ed interconnesse che “parlano” fra di loro per evitare ogni possibile avversità, salvando dunque la vita di milioni di persone ogni anno.
Ma questo è soltanto uno degli innumerevoli vantaggi della guida assistita, e della guida autonoma più precisamente. Un altro grande vantaggio sarebbe l’estrema riduzione dei consumi e la quasi totale assenza di traffico o ingorghi. Così come diminuirebbe la “rumorosità” prodotta dal traffico e quindi sia l’inquinamento ambientale che l’inquinamento acustico. Moltiplicate questo per tutte le milioni di vetture nel mondo.
Produzione e posti di lavoro
Ma non è tutto oro quello che luccica: rimanendo sempre sul discorso dell’inquinamento, c’è anche da dire che produrre auto così complesse equivale anche a maggiori emissioni da parte delle aziende che le producono. C’è dunque bisogno di un processo graduale e guidato dall’onere – da parte delle fabbriche – di studiare metodi più efficienti e meno inquinanti per la produzione di queste vetture.
Per non parlare poi dell’inevitabile calo di posti di lavoro. Per definizione l’automazione che è alla base della guida assistita serve proprio a rendere autonomi (e quindi senza il bisogno dell’intervento umano) tutti gli aspetti inerenti alla guida. Così facendo andranno morendo lavori come il tassista o gli autotrasporti in generale. Mestieri che non verranno interamente compensati da ingegneri ed informatici per lo sviluppo di queste auto.
Incidenti e Privacy
Se un auto a guida autonoma commette un incidente, di chi è la responsabilità civile o penale? Beh la risposta a questa domanda è tutt’altro che semplice ed è ancora una cosa molto discussa. La responsabilità va individuata fra il proprietario dell’auto, l’azienda che produce l’auto e l’azienda che produce il software di guida. Insomma, non è una cosa così scontata.
Non meno importante è la privacy: i sistemi informatizzati e l’elettronica di bordo di una vettura con guida assistita – o meglio ancora a guida autonoma – raccolgono infinite informazioni sul proprietario e si immettono nel traffico collegandosi ed intercollegandosi con l’ambiente che li circonda. Mezzi del genere potrebbero essere la vittima preferita di hacker o magari di ladri che cercheranno di eludere i sistemi di sicurezza.
E voi, cosa ne pensate a riguardo? Saremmo felici di sapere la vostra: lasciate un commento qui in basso!