L’aspect ratio (anche conosciuto come formato standard) in fotografia è un componente piuttosto importante per i nostri scatti. Ma cosa si intende con l’utilizzo di questo termine?
In parole povere non è altro che la proporzione fra lunghezza ed altezza di una fotografia. Sia durante lo scatto che in fase di post nella oramai stragrande maggioranza di dispositivi è possibile scegliere il formato standard ma nonostante ciò tutti, prima o poi, sono caduti nella tentazione di ridimensionare a caso una propria foto senza considerare che esistono delle regole ben precise da osservare.
Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Standard e fattore di moltiplicazione
Il fattore di moltiplicazione lo ritroviamo in tutti i formati (che andremo ad elencare qui di seguito) e si riferisce al rapporto tra il lato lungo e il lato corto dell’immagine. Per fare subito un esempio, possiamo far riferimento ad uno standard con fattore di moltiplicazione 0,75 (formato 3/4). Supponiamo ora di avere la nostra foto alta 2000 pixel, per rispettare il fattore di forma e sapere quanto dovrà essere larga la nostra immagine basterà moltiplicare il fattore dell’altezza per il fattore di moltiplicazione ottenendo in questo caso 1500 pixel come risultato.
Gran pare dei formati che di seguito andremo ad illustrare appartengono alla fotografia con pellicola e sono rimasti invariati con l’arrivo del digitale anche se però ci sono state delle nuove comparse. Useremo inoltre la stessa foto tagliata in post produzione come esempio per capire cosa cambia tra i vari fattori di forma.
Standard 4/3
Il 4/3 è lo standard per eccellenza degli ormai preistorici televisori a tubo catodico e degli schermi per il pc non panoramici ed ha un fattore di moltiplicazione pari a 1,334. Questo genere di standard viene utilizzato a volte dalle fotocamere compatte ma per via del suo formato piuttosto tozzo e leggermente sproporzionato rispetto alle immagini panoramiche fatica ad affermarsi nel mondo della fotografia. La sua versione capovolta (3/4) invece è molto utile per le foto in verticale.
Standard 3/4
Come preannunciato poco prima questo non è altro che la versione verticale del 3/4 ma il fattore di moltiplicazione cambia, in questo caso è di 0,75. Questo genere di formato riesce a dare un maggiore senso di equilibrio ai propri scatti verticali riuscendo a darne risalto.
Standard 3/2
Questo è senza dubbi lo standard per eccellenza, utilizzato nei 35mm delle vecchie reflex ed in uso tutt’ora in gran parte delle fotocamere.Ha un fattore di moltiplicazione di 1,5 e si presenta come un rettangolo stabile,ben proporzionato ed ottimo in quasi tutti gli ambiti per la fotografia in orizzontale.Per la fotografia verticale è un po’ sconsigliato in quanto tende a distrarre l’osservatore.
Standard 1/1
È un formato utilizzato in fotografia anche se poco convenzionale. Si presenta con una forma quadrata e un fattore di moltiplicazione pari a 1. Questo genere di scatto da l’idea di una foto molto bilanciata anche se a volte è davvero difficile dar vita ad una composizione apprezzabile con un rapporto del genere.
Standard 16/9
Il 16/9 è approdato inizialmente nel mondo del cinema ma successivamente diventato uno standard anche in termini fotografici. Si presenta con un formato allungato, ha un fattore di moltiplicazione pari a 1,778 ed è adatto alla fotografia panoramica perchè rende l’immagine molto simile alla visione umana. Assolutamente sconsigliato per le immagini verticali.
Standard 21/9
Il 21/9, anche conosciuto come Ultra Wide ha un fattore di moltiplicazione di 2,370 ed è utilizzato principalmente nel mondo del cinema. Negli ultimi tempi però qualcosa si sta smuovendo, grazie all’arrivo dei monitor ultra panoramici o curvi questo formato può avere anche all’infuori del mondo cinematografico un futuro in quanto capace di dare un effetto piuttosto immersivo.
Questa carrellata di standard, però, ha un obiettivo ben preciso: aiutarvi a migliorare i vostri scatti e a non commettere l’errore di ridimensionare una foto a caso.
Un ridimensionamento errato potrebbe andare a rovinare la visualizzazione dei vostri scatti sui dispositivi o supporti, come ad esempio il monitor di un pc, una tv, un cellulare oppure la stampa su carta fotografica. Qui di seguito qualche esempio relativo alle risoluzioni e qualche consiglio per una visualizzazione ottimale:
- Visualizzazione su monitor o TV – In questo caso il consiglio è quello si conoscere la risoluzione nativa del display ed esportare di conseguenza la fotografia per una visualizzazione ottimale. Ad esempio, supponiamo di avere un display Hd Ready allora esporteremo il file puntando su una risoluzione pari a 1360×760; in Full HD con risoluzione pari a 1920×1080; in 4K con risoluzione pari a 4096×2048 e così via.
- Visualizzazione su cellulari e tablet – In questo caso abbiamo una gamma un po’ più ampia di risoluzioni. Su smartphone si va dai 480×640 presenti su un display di fascia media fino ad arrivare ad una risoluzione quadHD pari a 1440×2560. Su tablet invece passiamo dai 1024×768 di un tablet di fascia media per arrivare ad un massimo di 2560×1600 pixel dei tablet appartenenti alla fascia alta.
- Stampa su carta fotografica – Per la stampa su carta fotografica conviene sempre mantenere la proporzione di 3/2 per avere sempre una stampa ottimale. Ma ovviamente questo è solo un consiglio, nessuno vi impedisce di tagliare le immagini come vi piace e di creare delle forme particolari anche se è sempre un bene tener conto delle regole.