Huawei ha tenuto ieri a Dongguan, in Cina, la Huawei Developer Conference (HDC) 2019 in cui ha presentato il suo nuovo sistema operativo HarmonyOS. Si tratta di un nuovo OS che è stato oggetto di vari rumor nelle scorse settimane. Basato su microkernel, il sistema operativo è progettato per offrire all’utente un’esperienza senza soluzione di continuità su tutti i dispositivi.
Durante la presentazione ufficiale, è salito sul palco Richard Yu, amministratore delegato di Huawei, che ha raccontato la visione dell’azienda circa lo sviluppo di questo nuovo sistema operativo: “Stiamo entrando in un’era in cui le persone si aspettano un’esperienza olistica intelligente attraverso tutti i dispositivi e gli scenari. A supporto di ciò, abbiamo ritenuto importante disporre di un sistema operativo con funzionalità multipiattaforma migliorate. Avevamo bisogno di un sistema operativo che supportasse tutti gli scenari, che potesse essere utilizzato su un’ampia gamma di dispositivi e piattaforme e che potesse soddisfare la domanda dei consumatori di bassa latenza e sicurezza. Crediamo che HarmonyOS rivitalizzerà l’industria e arricchirà l’ecosistema. Il nostro obiettivo è quello di portare alle persone un’esperienza davvero coinvolgente e diversificata. Vogliamo invitare gli sviluppatori di tutto il mondo ad unirsi a noi per costruire questo nuovo ecosistema. Insieme, offriremo un’esperienza intelligente per i consumatori in tutti gli scenari”.
HarmonyOS: il nuovo sistema operativo di Huawei multipiattaforma
Questi sono gli obiettivi prefissati dal colosso cinese con l’introduzione di HarmonyOS. Yu ha continuato dicendo che questo nuovo sistema operativo è completamente diverso da Android e iOS in quanto riesce ad offrire un’esperienza fluida in tutti gli scenari grazie al microkernel. Oltre ad essere affidabile e sicuro, HarmonyOS supporta l’interconnessione fra diversi dispositivi.
Fra le tante caratteristiche proposte dal sistema vi è una dedicata ai developer: lo sviluppatore potrà creare un’applicazione soltanto una volta e, grazie alla flessibilità di HarmonyOS, adattarla a qualunque dispositivo. Inizialmente, il nuovo OS verrà usato per i device smart come smartwatch, sistemi auto, altoparlanti intelligenti e smart screen.
Secondo quanto riportato da Huawei, HarmonyOS è stato sviluppato seguendo 4 caratteristiche tecniche principali: continuo, fluido, sicuro e unificato.
- HarmonyOS è continuo in quanto è il primo sistema operativo per dispositivi con architettura distribuita che riesce a garantire un’esperienza interrotta fra più prodotti. Grazie all’architettura distribuita e alla virtual bus technology, HarmonyOS propone una piattaforma di comunicazione condivisa, una gestione suddivisa dei dati e una pianificazione ripartita delle attività e delle periferiche virtuali. Proprio grazie a questi concetti, il developer potrà sviluppare applicazioni in maniera molto semplice, oltre alla possibilità – come detto prima – di eseguirle su diversi device senza modificare il codice.
- HarmonyOS è fluido in quanto sarà in grado di affrontare i problemi di prestazioni insufficienti grazie al Deterministic Latency Engine e ad una comunicazione interprocesso (IPC) ad alte prestazioni. Il componente Deterministic Latency Engine permette di ridurre del 25,7% la latenza di risposta delle applicazioni mentre l’adozione del microkernel può rendere le prestazioni dell’IPC fino a 5 volte più efficienti degli attuali sistemi.
- HarmonyOS è sicuro in quanto utilizza un nuovissimo design del microkernel il quale promette maggiore sicurezza e bassa latenza. Quest’ultimo è stato progettato per semplificare le funzioni del kernel, incrementare il maggior numero possibile di servizi di sistema in modalità utente al di fuori del kernel e aggiungere maggior sicurezza. Grazie al particolare design del microkernel, HarmonyOS propone dei metodi di verifica formale all’interno di un Trusted Execution Environment (TEE). Se ciò non bastasse, l’OS è il primo sistema operativo ad utilizzare la verifica formale nei TEE dei dispositivi, migliorando ulteriormente la sicurezza. Oltre a questo, dato che il microkernel del sistema operativo presenta meno codice, la probabilità di attacco si riduce notevolmente.
- HarmonyOS è unificato in quanto, come anticipato più volte nelle scorse righe, permette di sviluppare applicazioni una sola volta e distribuirle su più dispositivi. Ciò è possibile grazie ad un’IDE multi-device.
Il compilatore ARK di Huawei è il primo compilatore statico capace di funzionare allo stesso livello della macchine virtuali di Android. Questo permette agli sviluppatori di compilare una vasta gamma di linguaggi avanzati in codice macchina all’interno di un unico ambiente.
Durante la stessa conferenza del Huawei Developer Conference, il colosso cinese ha mostrato anche i piani futuri di HarmonyOS e del suo microkernel. Il sistema operativo debutterà per la prima volta sugli smart screen in versione 1.0 entro la fine di quest’anno. Nei prossimi 3, invece, l’OS verrà ottimizzato ulteriormente e adottato su più dispositivi intelligenti. Con lo scopo di diffondere il sistema operativo, Huawei rilascerà HarmonyOS come piattaforma open source in tutto il mondo. Le basi dell’OS partiranno in Cina per poi estendersi in altre parti del mondo.
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