Forse avrete sentito parlare qualche volta di keylogger. Si tratta di un software o dispositivo hardware che permette di leggere e memorizzare tutto quello che viene scritto tramite la tastiera del computer. All’interno di questo articolo, vi spiegheremo nello specifico cosa sono e quali keylogger usare in modo da conoscere come funziona questo particolare strumento che rappresenta una grossa minaccia per la privacy.
Keylogger: cosa sono
Come indicato nelle scorse righe, un keylogger può assumere la forma sia di un dispositivo hardware che di un software installabile facilmente su un computer, uno smartphone oppure un tablet. Un keylogger viene utilizzato sostanzialmente per monitorare le operazioni fatte su un dispositivo e quindi per spiare. Inoltre, esso può essere identificato anche tramite altri termini quali keygrabber, keyboard capturer e keystroke logger.
Un keylogger di tipo hardware viene inserito spesso nella porta USB del computer e a quest’ultimo viene collegata la tastiera. In questo modo, è possibile memorizzare tutto ciò che viene scritto tramite il dispositivo di input. Il più delle volte si tratta di un piccolo gadget identificabile soltanto con un controllo manuale, accertandovi che la tastiera sia connessa direttamente al PC.
Oltre ai keylogger USB, esistono sul mercato pure dei modelli wireless che sono capaci di intercettare i pacchetti che la tastiera invia al computer tramite connessione Wi-Fi. Ovviamente, parliamo di prodotti più costosi e meno diffusi.
Un keylogger di tipo software, invece, è un vero e proprio programma che viene installato su PC, smartphone e tablet come avviene con qualuqne tipo di software o app. Tale versione memorizza tutto ciò che viene digitato attraverso la tastiera del dispositivo ma può essere facilmente nascosto usando un apposito programma, quindi meno facile da rilevare rispetto al dispositivo fisico. Tuttavia, è possibile sfuggire a questi tipi di programmi installando un buon antivirus come quelli che trovate nelle nostre guide dedicate presenti qui sotto.
Keylogger hardware: quali usare
È possibile trovare in commercio diversi tipi di keylogger hardware sia USB che non. Di seguito, vi proponiamo un elenco dei più venduti su Amazon e successivamente i migliori disponibili all’acquisto.
I più venduti
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La nostra selezione
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Per difendervi dai keylogger hardware basta effettuare un semplice controllo. Come detto qualche battuta fa, se fra la porta USB del computer e il cavo della tastiera è presente una specie di adattatore, molto probabilmente sarà un keylogger di tipo hardware.
Nel caso in cui utilizzaste una tastiera wireless e notate la presenza di un dispositivo collegato al PC abbastanza insolito, allora molto probabilmente si tratta di un keygrabber. Dunque, non fidatevi assolutamente di eventuali prolunghe e convertitori PS2 USB che in realtà potrebbero essere un keylogger hardware. In alcuni casi, tale dispositivo potrebbe essere inserito anche direttamente nella tastiera, soprattutto se facilmente smontabile.
Keylogger software: quali usare
Sulla piazza è possibile trovare diversi keygrabber gratuiti da installare in pochi e semplici passaggi. Rispetto alla versione hardware, un keylogger software è in grado pure di tracciare ciò che si cancella e si riscrive e la pressione di tasti particolari come quelli Funzione oppure direzionali, oltre naturalmente a ciò che viene digitato.
Tra i migliori keylogger software gratuiti abbiamo ad esempio Revealer Keylogger Free. Si tratta di un programma disponibile esclusivamente per Windows che permette di registrare i tasti premuti sulla tastiera ma anche i software avviati. L’interfaccia utente proposta da questo programma è estremamente intuitiva e semplice, quindi potrete muovervi al suo interno senza problemi.
Per procedere con il download di Revealer Keylogger Free, basta semplicemente collegarvi al sito Web, cliccare sul pulsante Free download e dopodiché premere su Download presente sotto la colonna Basic. Come potete vedere, è disponibile anche una versione Pro la quale consente di catturare screenshot delle finestre attive e dell’intero desktop, utilizzare la modalità Completamente visibile che nasconde il software nel Task Manager, sull’hard disk e all’avvio e inoltre permette di inviare dei file log di monitoraggio in automatico via e-mail, su Dropbox, tramite FTP oppure sulla rete locale. Nel caso in cui vi venisse chiesta una password durante la fase di installazione, dovrete digitare 123.
Un altro programma sempre gratuito davvero interessante è Refog Free Keylogger. Rispetto alla soluzione vista poco fa, però, questa è disponibile anche per Mac. Una volta completata correttamente l’installazione, è possibile impostare anche la lingua italiana seguendo questo percorso: View > Language > Italian.
È possibile procedere con il download di Refog Free Keylogger collegandovi al portale Web ufficiale e premendo sul pulsante Scaricare versione gratuita. Come riportato sullo stesso sito Web, dal 4 febbraio 2019, la versione Free non viene più supportata dagli sviluppatori, quindi loro consigliano di acquistare quella Pro.
Alternative da installare su PC sono Hooker, Spyrix Keylogger e Auto Clicker Typer.
Per proteggersi da un keygrabber software, vi consigliamo innanzitutto di installare un buon antivirus scegliendo quello desiderato fra le soluzioni presenti nelle guide elencate precedentemente. In alternativa, è possibile sfruttare il gestore attività di Windows per scoprire tutti i programmi in esecuzione e quelli che si avviano automaticamente all’accensione del PC.
Tutto quello che bisogna fare è cliccare con il tasto destro del mouse sulla barra delle applicazioni e scegliere Gestione attività. Fatto ciò, cliccate su Più dettagli in basso a sinistra (se necessario) e dopodiché utilizzate la scheda Processi per individuare un eventuale keylogger software in esecuzione in background. Per vedere i software che si avviano in automatico all’accensione della macchina, invece, cliccate sulla scheda Avvio sempre in Gestione attività.
Badate bene, però, che spesso i keylogger software possono nascondersi anche dietro a un processo comune. Se proprio non riuscite a sbarazzarvi del programma, vi suggeriamo di effettuare una reinstallazione pulita del sistema operativo andando a formattare il computer (e quindi a perdere tutti i dati). Qui sotto vi elenchiamo una serie di tutorial molto utili per affrontare l’intera procedura senza troppe difficoltà.
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