Il 19 Ottobre LeEco ha aperto ufficialmente le porte in occidente. Infatti, con l’evento di San Francisco, ha ufficializzato l’apertura del proprio portale di vendita us.lemall.com il cui obbiettivo è quello di piazzare i propri prodotto in USA e dintorni a prezzi, inizialmente, molto interessanti.
LeEco?
Per chi non lo conoscesse, LeEco è un broadcaster cinese che, in molti, paragonano alla nostra Sky ma che sotto un certo aspetto limita l’immagine che la stessa azienda si vuole attribuire. Non è un caso, infatti, che nella prima metà del 2016 abbia cambiato il nome da LeTV a LeEco: ormai la nomea di broadcaster gli stava troppo stretta.
Non parliamo più, infatti, di un’azienda volta alla commercializzazione di eventi televisivi ma di un’azienda che si vuole imporre sul mercato a 360°, e gli smartphone sono stati ritenuti il primo passo da compiere, il primo passo per predisporre la basse del proprio Ecosistema (da qui il nome LeEco).
L’esperimento sembra essere riuscito, tant’è che i device marchiati LE sono sempre più diffusi in Europa e in America.
L’Evento di San Francisco
Proprio sul mercato americano, adesso, l’azienda cinese vuole puntare. Le richieste, negli ultimi mesi, di smartphone e televisori arrivate dagli USA sono state tantissime e l’occasione era troppo ghiotta per farsela sfuggire.
L’evento di San Francisco era stato pubblicizzato tantissimo: molti addetti ai lavori erano impazienti così come molti utenti e gli stessi vertici del broadcaster, visto che era stato definito da loro come “evento epocale”. Evento epocale che, molto probabilmente, si è rivelato realmente tale.
L’EVOLUZIONE DELL’ECOSISTEMA
L’evoluzione dell’ecosistema di LeEco è stata graduale. Come detto, l’azienda è passata dal broacasting (ramo che rimane, comunque, quello principale) a molto di più, ed è riuscita a costruite appunto l’ecosistema su cui si basa la propria idea aziendale, un ecosistema che parte dall’Utente, per passare poi alla piattaforma (LeCloud e EUI), ai dispositivi, ai contenuti (LeEco in generale) e alle applicazioni (LeView e Live) in uno schema verticale in cui tutti i rami sono comunicanti e integrati tra di loro.
La prima novità è stata quella che ha coinvolto le applicazioni, soprattutto Live che è stata completamente trasformata e tradotta in inglese.
Live, per chi abbia mai avuto tra le mani un dispositivo LeEco, è quella funzione che si attiva tappando sul tasto centrale della dock del launcher e che vi mostra tutti i programmi, le esclusive ed i contenuti di LeEco mentre LeView è visitabile swipando il launhcer verso destra.
Oramai Live e LeView sono diventati servizi consolidati, che portano molti utili nelle casse dell’azienda cinese ma, soprattutto, molti contenuti all’interno delle case dei consumatori. Il paragone, nel corso del tempo, si è rivelato facile: c’è chi li paragona a Sky o chi, più realisticamente, li paragona a Netflix, paragoni lusinghieri, ma anche abbastanza pesanti. Per ampliare sempre di più la vasta gamma di prodotti video offerti, LeEco ha stipulato moltissimi accordi con case di produzione di contenuti video, tra cui spiccano i nomi di Vice, Magnolia, Cosmopolitan e Discovery Channel.
uMax85, un mostro di potenza sottoforma di TV
Una delle novità proposte da LeEco al pubblico americano è uMax85, uno dei quattro televisori della serie 4K UHD di LeEco che esordisce ufficialmente nel mercato delle mega tv.
uMax85 è un televisore da 85pollici che sfrutta le tecnologie HDR10 e Dolby Vision per offrire ai consumatori una qualità visiva mai vista prima (fluidità e nitidezza senza precedenti) visto che è il primo televisore da 85” ad integrarle (Sony 850 integra “solamente” HDR 10) e che integra degli speaker Harman/Kardon che permettono una resa audio eccellente.
Gli altri televisori, che completano la gamma 4K Ultra High Definition sono Super4 X43 Pro, Super4 X55 e Super4 X65 (il nome indica anche la grandezza in pollici), che sono visivamente simili, che integrano tutti la tecnologia audio Harman/Kardon e lo stesso processore, Mstar 6A938.
Smartphone, novità solo per gli USA
Che fosse difficile aspettarsi nuovi device era quasi scontato. La fretta non ha mai portato niente di buono (vero Samsung?) e dopo la recente commercializzazione del Le Pro 3, nuovo top di gamma dell’azienda, immettere nel mercato nuovi device sarebbe potuto diventare un clamoroso autogol.
Per questo LeEco ha deciso di non commercializzare nuovi device, ma di ufficializzare nel mercato americano due device che già conosciamo, il Le Pro 3 e il Le 2 X520.
Il Le Pro 3, come detto, è il nuovo top di gamma marchiato LE, un top di gamma dal prezzo competitivo che ha l’enorme peso di sostituire il Le Max 2 che, all’unanimità, è stato votato come vero Best Buy, insieme allo One Plus 3, della prima parte del 2016. Per chi non conoscesse le caratteristiche tecniche, ecco la scheda tecnica
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Il Le 2 X520 invece cambia nome e assume la denominazione di Le S3, una mossa strana ma che ha un senso. Infatti il Le 2 X520, come dice il nome, fa parte della seconda serie di device commercializzati in Asia. Ovviamente, esordendo in America con la terza serie di dispositivi, la mossa è risultata quasi obbligata.
La scheda tecnica, però, rimane assolutamente invariata rispetto al x520 ed, per chi non la conoscesse, è la seguente:
- Processore: Snapdragon 821 – Adreno 530;
- 4 – 6 Gb di RAM;
- 32 – 64 – 128 GB di storage;
- 5.5 pollici, Gorilla Glass 4, LCD IPS, 401 PPI;
- 16 e 8 mpx (Sony IMX298 Exmor RS );
- Tutte le bande supportate (compresa la 20);
- 4070mah.
LeVR: Visore Virtuale avveniristico
Anche sotto questo aspetto LeEco non ha puntato su una novità, ma sulla presentazione di un suo articolo già presente nel mercato da tempo che, però, potrebbe trovare la svolta venendo introdotto anche nel market americano: parliamo di LeVR, il Visore Virtuale su cui LeEco ha investito molto e su cui troviamo delle tecnologie molto interessanti.
Grazie alla porta Type-C infatti, sarà possibile collegare i device della casa cinese (ne sono tutti provvisti) e sfruttando le lenti che, grazie ad una particolare tecnologia, non sforzeranno mai più di tanto gli occhi e offriranno degli angoli di visione ottimali per l’utente.
SuperBike, l’esordio nel settore sportivo
La bici elettrica della Xiaomi ha attirato tantissima attenzione da parte degli utenti e degli addetti ai lavori, targata come una bici che avrebbe rivoluzionato il settore ciclistico.
L’avvento della Le SuperBike, invece, è avvenuto in sordina. Noi ve ne avevamo già parlato ad aprile ma forse, complice la commercializzazione solo in Cina, non ha mai ricevuto la gloria mediatica che avrebbe largamente meritato.
L’evento di ieri, però, si è rivelato un’occasione d’oro per pubblicizzare la SuperBike ed è riuscito alla perfezione.
Le SpuerBike è il primo prodotto della gamma sportiva ed è una bici completamente smart costruita, però, in maniera eccezionale ed in molte varianti che ne fanno variare il prezzo.
E’ definita il futuro del settore ciclistico e non per autocelebrazione. Infatti, al contrario della Xiaomi Qi, è una bicicletta rivolta per di più al settore velocistico sportivo, ed è dotata di moderno i sistemi di sicurezza, quali, ad esempio, il riconoscimento delle impronte digitali e il tracciamento GPS che dovrebbe essere non disattivabile. E’ collegata ad un computer di bordo che permette di calcolare, ovviamente, distanza percorsa, velocità media, calorie bruciate e molto altro.
Le SuperBike sarà commercializzata al momento solo in Asia (Cina ed India) e America, ma non si esclude un possibile futuro anche in Europa
LeSee: Tesla chi?
Il pezzo forte della serata però è stata lei, la “nuova” LeSee, l’auto elettrica ed intelligente che LeEco ha sviluppato (i più attenti se ne saranno accorti, grazie alla livrea indistinguibile) in collaborazione con Aston Martin, lanciando una vera e propria sfida (pubblicamente) a Tesla potendo vantare, molto probabilmente, di una pubblicità di eccezione visto che la LeSee Pro dovrebbe comparire nella nella nuova edizione della famosa serie “Transformers” (delle voci di corridoio dicono che una LeSee sia andata distrutta proprio sul set durante delle riprese).
La forza di questa vettura, però, non è solo la bellezza della livrea, il progetto avveniristico e la collaborazione con Aston Martin, ma il progetto sulla guida autonoma che LeEco porta avanti da, oramai, più di un anno.
Sulla parte superiore del veicolo (sul “tettuccio”) sono presenti dei sensori che, monitorando ciò che circonda l’auto, permetteranno al veicolo di “guidarsi da solo” in tutta sicurezza, un po’ sulla falsa riga della Google Car. Non sono ancora note le specifiche tecniche, ma entro il 2017 il tutto dovrebbe essere pubblicizzato visto che l’azienda punta a piazzarla sul mercato entro il 2018ò
Sebbene non introducendo molte novità, LeEco ha, forse, sfondato definitivamente il “muro occidentale” e superato la prova di maturità che ormai era diventata obbligatoria. E voi, acquisterete (o acquistereste) mai uno di questi prodotti?