Il fatto che alcune delle aziende più grandi ed influenti del mondo – Facebook e Microsoft per citarne un paio – stiano investendo nel Metaverso, la dice già lunga su quanto il mondo dei “videogiochi” sia (e sarà) strettamente legato al mondo della realtà. Ma cos’è il Metaverso e come si entra in questo mondo virtuale? In questo articolo troverete la risposta a queste domande e a molte altre!
Ebbene sì, perché non vogliamo solamente soffermarci alla stretta definizione di Metaverso, ma vogliamo cercare anche di rispondere ad una domanda ben più concreta: perché dovremmo entrare nel Metaverso? Cosa faremo in questo mondo parallelo? Bene, allora non rimane che preparare un caffè, sedersi comodi, e lasciarsi accompagnare in questo nuovo mondo (in tutti i sensi):
Cos’è il Metaverso?
Cerchiamo prima di rispondere in maniera esaustiva alle domande più semplici, per poi sviscerare meglio il discorso nei prossimi paragrafi. Avete mai sentito parlare di giochi RPG? Questa sigla significa semplicemente Role-Playing Games, ovvero giochi dove si impersona un giocatore virtuale in un mondo che può essere più o meno vicino al nostro, vivendo le sue avventure, compiendo scelte (a modo nostro) che cambiano dunque il suo modo di relazionarsi con il mondo di gioco.
Gli RPG sono sempre esistiti, ma con il tempo si sono evoluti esponenzialmente, permettendoci di creare un vero e proprio alter-ego all’interno del mondo di gioco, con la possibilità di relazionarsi con altri giocatori reali, comprare oggetti (come abitazioni, vestiari e mezzi di trasporto) e molto altro. Esempio lampante è quello di Roblox, Minecraft o GTA RolePlay, dove si ha a disposizione un mondo di gioco vasto, con tantissimi giocatori reali, e dov’è possibile vivere una vita parallela che non per forza deve riscontare la nostra vita reale.
Il Metaverso è un’estremizzazione del concetto di RolePlay: un mondo videoludico (quindi virtuale) parallelo, dove creare e vivere la vita del nostro alter-ego. La differenza sostanziale sta nel fatto che non intraprenderemo le gesta di un personaggio di fantasia, ma prenderemo i panni di noi stessi in forma digitale, incontrando amici e persone nuove.
Un mondo digitale ma concreto, perché ci sarà un forma di pagamento (digitale, ma pur sempre un pagamento), per acquistare terreni, case, oggetti di lusso, vestiario, opere d’arte e qualsiasi cosa che ora è presente nella realtà e che può essere digitalizzata. Ed è proprio qui che entrano in gioco società di carattere mondiale come Facebook (che ora si chiama Meta), Microsoft, ma anche Adidas e tanti altri.
Come si entra nel Metaverso?
Il Metaverso segna quella che può essere chiamata una evoluzione del Web. Ad oggi questo è navigabile solo attraverso dispositivi intelligenti (smartphone, tablet, computer, Smart TV e altro). Il Metaverso invece, potrà essere visitato “fisicamente”, tramite l’utilizzo di particolari strumenti, e utilizzato per creare una seconda vita parallela a quella reale.
Per entrare Metaverso basta quindi registrarsi ad un qualsiasi sito (come Sandbox ad esempio) che ne faccia parte e che ne permetta l’accesso. Come detto poi, per un’esperienza davvero immersiva è consigliabile indossare un visore di realtà aumentata o comunque qualche accessorio che consenta di proiettarsi nel mondo virtuale. Non li si possiede? Non importa, l’esperienza sarà meno emozionante, ma comunque interessante.
Ebbene sì, perché il Metaverso è accessibile a chiunque (tecnicamente basta una connessione Internet ed un dispositivo per accedervi). Non ci sono nessun tipo di sbarramenti o impedimenti all’ingresso, ed è per questo che viene considerato come la prossima frontiera del World Wide Web.
Dunque questo è tutto quello che dovevate sapere in merito al Metaverso dal punto di vista puramente teorico. Ora però, entriamo più in dettaglio in questo mondo, e vediamo effettivamente come funziona e come potremo “vivere” in esso. Due domande che, vi assicuriamo, non sono per nulla scontate!
Cosa si può fare nel Metaverso?
Si potrà fare “di tutto”, ma capiamo bene che questa risposta non è molto esaustiva! Il punto è che si sa ancora poco di questo mondo piuttosto acerbo, ma di sicuro il Metaverso, essendo un universo parallelo, permetterà di vivere una vita davvero molto simile a quella reale.
Essendo un mondo digitale infatti, esso continuerà ad evolversi ed integrare sempre nuovi contenuti e funzionalità che lo avvicineranno al mondo reale. Per adesso ad esempio, possiamo dirvi che è possibile acquistare terreni sui quali poi costruire una proprietà e quindi una vera e propria abitazione digitale.
Un esempio? Un utente ha sborsato 450 mila dollari per essere il vicino di casa di Snoop Dogg, che sta costruendo una villa virtuale su un terreno a Sandbox e le isole virtuali vendute un anno fa a 15 mila dollari ora ne valgono 300 mila. Fonte.
Nel Metaverso si può andare a un concerto di musica, visitare un museo, partecipare a una festa. «Il Metaverso – dice il CEO di Tokens Andrew Kiguel – è la prossima iterazione dei social media». In questi mondi virtuali le persone reali interagiscono come personaggi simili a cartoni animati chiamati avatar. Qualcosa di simile a un videogioco multiplayer in tempo reale. Le persone possono accedere a questi mondi attraverso lo schermo di un normale computer o smartphone.
NFT e Criptovalute: come funziona il Metaverso
Per entrare nel Metaverso sarà necessario registrare un nostro e-wallet, ovvero un portafoglio digitale che conserva valuta virtuale, anche chiama criptovaluta. Vi dicono nulla nomi come Bitcoin o Ethereum? Questi sono due esempi di valuta digitale che possono essere minate oppure acquistate con soldi reali.
La moneta virtuale sarà utilizzata poi per acquistare terreni, proprietà, beni di lusso, vestiario ma anche partecipare ad eventi o acquistare opere d’arte. Insomma, tutto quello che normalmente facciamo nel “mondo reale” può essere trasportato nel mondo del Metaverso.
A tal proposito è importante parlare anche di NFT (Non-Fungible Token): un NFT non è altro che un certificato di proprietà ed autenticità di un contenuto digitale. Per spiegarlo in maniera semplice, pensate ad un’opera d’arte come “La Gioconda” ad esempio: se fosse creata una riproduzione digitale del quadro, ci sarebbe un NFT che attesterebbe l’unicità (e non riproducibilità) ma anche proprietà di questo quadro nel Metaverso.
Questo significa che, acquistando l’NFT del La Gioconda, sareste gli unici possessori al “Mondo” di questo quadro nel Metaverso. Un “Non-fungible token”, però, non appartiene solo al mercato dell’arte. Anche nel caso dei videogiochi, ad esempio, un oggetto che può essere trasferito da un utente a un altro può essere un NFT. Oggetto “di scena” s’intende. Questo non significa che, tanto nel caso del gaming quanto in quello dell’arte, l’utente che ne acquisisce il certificato di proprietà possa farne ciò che vuole. Il proprietario di un NFT non può replicare l’oggetto e venderlo a propri piacimento: il diritto d’autore rimane intatto.
Un esempio? L’opera di Beeple, ovvero l’artista Mike Winkelmann, che l’anno scorso è stata venduta a 69 milioni di dollari (soldi veri, tangibili). uindi l’Nft non è qualcosa di astratto, ma è un certificato. Di un bene virtuale, ma pur sempre un bene. (fonte)
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