A partire dallo scorso anno e con l’arrivo dei sistemi di pagamento all’interno degli smartphone, moltissimi esercenti si sono lanciati nel mondo digitale dei pagamenti. Si, perché pagare con il proprio dispositivo, per quanto sia semplice nel funzionamento, non è sempre concesso, anzi in Italia, la maggior parte dei negozi fisici e online non supporta ancora il servizio. Attualmente possiamo contare su diverse piattaforme come Apple Pay, Google Pay, Samsung Pay, Fitbit Pay e GARMIN Pay e soprattuto su tantissimi istituti bancari, tra cui: nexi, UniCredit, Hype, N26, PostePay o Intesa Sanpaolo. Bisogna comunque considerare il fatto che non tutte le piattaforme sono compatibili con tutte le banche citate.
In questo articolo però vogliamo aiutarvi a capire in che modo riconoscere un negozio fisico o online che supporta correttamente i pagamenti con lo smartphone, indipendentemente dal servizio utilizzato.
Pagamenti con lo smartphone: dove posso usarli?
Il fatto che esistano tantissimi servizi capaci di consentire all’utente di pagare con uno smartphone, non vuol dire che tutte le aziende produttrici dei suddetti servizi debbano necessariamente utilizzare dei protocolli diversi per il riconoscimento della transazione, anzi, più universale si presenta il tutto, più è conveniente per chiunque.
Per questo motivo, Apple Pay, Google Pay e tutti gli altri si basano sul pagamento contactless tramite NFC e quindi lo stesso utilizzato dalle classiche carte di credito, debito o prepagate. In definitiva, qualsiasi negoziante che espone il simbolo presente in basso o dispone di un POS contactless, accetterà senza alcun problema i pagamenti con lo smartphone.
Ovviamente, nel caso in cui in vetrina o in cassa fossero presenti anche gli adesivi delle suddette piattaforme (come quelli presenti nella galleria in basso), capirlo appare ancora più semplice.
Samsung Pay e la sua maggiore integrazione
Per quanto riguarda invece Samsung Pay la questione è leggermente più ampia. Tale servizio infatti, oltre a rientrare perfettamente nei casi elencati nel paragrafo precedente, presenta un supporto più ampio. Oltre alla tecnologia NFC infatti, dispone anche della MST (Magnetic Secure Transmission), ovvero quella presente nei POS più datati. Sostanzialmente si tratta di tutte quelle casse che “strisciano” la carta anziché avvicinarla al dispositivo.
Ciò consente a Samsung Pay di essere ancora più universale ed utilizzabile rispetto a tutti gli altri, anche se, passando per il pagamento MST, la transazione potrebbe durare qualche secondo in più.
Pagamenti con lo smartphone online
I negozi online invece non sembrano oggi essere molto aggiornati sotto questo punto di vista (almeno in Italia). Tuttavia, per capire se il supporto ai sistemi di pagamento digitali è presente, risulta essere ancora più semplice. Basterà infatti procedere con l’ordine e al momento del pagamento (carta di credito, bonifico, PayPal), se disponibile, cliccare il tasto relativo al servizio utilizzato, che esso sia Samsung Pay, Google Pay, Apple Pay o altro.
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