Le auto elettriche sono senza dubbio il futuro della mobilità, e nonostante se ne vedano sempre di più tra le nostre strade, molti sono curiosi di sapere quali siano effettivamente i costi di gestione di un’auto del genere. E la prima domanda che tutti ci poniamo è: quanto costa caricare un’auto elettrica? Certo la risposta non è scontata, ma qualche numero posiamo darvelo!
Quanto tempo impiega la ricarica?
Per capire quanto costa ricaricare un’auto elettrica è indispensabile parlare dei tempi di ricarica! Tutto dipende infatti, dal pacco batterie installato nell’auto: la sua potenza – espressa in KWh (chilo Watt ore) – è indice della loro “capienza” e, a seconda del tipo di ricarica, impiegherà più o meno tempo.
Quando mettiamo sotto carica un’auto elettrica, al suo interno una sorta di “alimentatore” decide quando energia prelevare nell’unità di tempo (per non danneggiare l’auto e per ricaricarla efficientemente). Un altro fattore importante per capire quali sono i tempi di ricarica però, è la potenza erogata dalla stazione di ricarica.
Se l’auto ad esempio, non “accetta” una potenza maggiore ai 3 KW, ma la stazione di ricarica può erogare 7 KW, allora la ricarica avverrà comunque a 3 KW. Insomma, per sapere quanto tempo è necessario ad un’auto elettrica per ricaricarsi, è indispensabile conoscere i dati della vettura e scegliere le colonnine elettriche più adatte, che ormai sono facilissime da trovare con le tante app e siti per colonnine elettriche.
QUALCHE NUMERO
In genere le auto elettriche hanno pacchi batterie da 16 kWh fino anche a 75/100 kWh ed oltre – come nel caso delle Tesla – e quindi è difficile stimare un tempo di ricarica universale. In media però, le auto in circolazione hanno potenze che variano dai 16 ai 40 kWh, ed in media, le colonnine elettriche erogano una potenza di 3.7 kW o 7.4 kW per le ricariche più rapide.
Ne consegue che: una ricarica completa con colonnina a 3.7 kW può impiegare in media, a seconda del pacco batterie dell’auto, dalle 5 alle 8 ore. E dunque al contrario, una ricarica completa con colonnina a 7.4 kW può impiegare in media, se l’auto supporta questa velocità di ricarica, dalle 2 alle 4 ore.
In realtà però, la maggior parte delle colonnine Enel installate sul territorio, hanno un potenza di 11 kW o 22 kW, rendendo la ricarica molto più rapida, sempre a patto che l’auto la supporti. Ma è anche vero che difficilmente caricherete un’auto elettrica completamente scarica! Di solito infatti, la ricarica viene fatta per biberonaggio (così detto “rabbocco”), ovvero per finire di ricaricare le batterie a fine giornata.
Così facendo i tempi di ricarica si riducono drasticamente perché durante l’arco della giornata si percorrono mediamente tra i 20 e gli 80 chilometri. Le auto elettriche hanno in genere un’autonomia di circa 150 Km e quindi la ricarica a fine giornata non vi porterà via più di 1 o 2 ore circa. A questo punto però, sorge spontanea una domanda:
Si può caricare l’auto a casa?
Assolutamente sì, e non vi è bisogno né di un’autorizzazione, né di un contatore maggiorato. Caricare un’auto elettrica è come caricare un elettrodomestico, e sfruttare la notte per caricarla è la cosa più semplice ed economica da fare.
I normali contatori domestici infatti, hanno una potenza di 3 kW (massimo 4.5 o 6 kW) sufficienti ad una ricarica lenta dell’auto (poco importa se viene eseguita di notte), sfruttando una semplice spina di casa al quale va applicata una semplice spina CEE.
N.B.: le normali spine casalinghe non possono supportare un’erogazione di corrente così grande per così tante ore, e ciò potrebbe provocare danneggiamenti o addirittura incidenti indesiderati. Per questo sarebbe meglio installare a casa propria una presa CEE industriale, che con una piccola spesa vi consente di dormire sonni tranquilli. In alternativa è anche possibile installare una vera e propria colonnina personale (o condominiale), ma la spesa non è poca!
Insomma, ora che abbiamo messo “la carne sul fuoco”, possiamo finalmente rispondere alla fatidica domanda:
Quanto costa caricare un’auto elettrica?
Come abbiamo visto ci sono due modi per caricare un’auto elettrica: dalle colonnine o da una presa casalinga. Nel primo caso la tariffa è fissa, mentre nel secondo varia a seconda della vostra tariffa energetica:
COLONNINE ELETTRICHE
Il costo di ricarica per le stazioni pubbliche consiste in una tariffa mensile fissa. Quando porterete la vostra auto elettrica in una stazione di ricarica, non dovrete far altro che attaccare il cavo di ricarica, avvicinarvi alla colonnina e tirare fuori dalla tasca la vostra “tessera carburante” per far partire il processo di ricarica (oppure tramite app).
Non è altro che una tessera magnetica, simile ad una carta di credito, che vi verrà erogata dal fornitore di energia elettrica. Quando lo deciderete poi, potrete avvicinare nuovamente la tessera alla colonnina per far sì che la ricarica si interrompa. In questo caso si pagherà un abbonamento mensile – dal costo medio di 25 euro – con il quale sarà possibile effettuare ricariche illimitate.
RICARICA DOMESTICA
La ricarica domestica invece ha dei costi variabili, che variano proprio rispetto alla tariffa energetica che avete sottoscritto. Insomma, ricaricare un’auto elettrica a casa ha un costo che vedrete in bolletta e che varia rispetto a: batteria integrata nell’auto (in termini di kWh), tariffa energetica di casa e, di conseguenza, in base anche a quanti Km fate in media ogni giorno.
Per fare un conto approssimativo, il costo dell’elettricità varia dai 0,19 €/kWh ai 0,48 €/kWh. Il costo dell’elettricità dunque è in media di 0,30 €/kWh: il conto allora è presto fatto. Basta moltiplicare questo numero per la quantità di kWh che eroga la batteria della vostra auto elettrica! Ecco qualche esempio:
- Auto da 16 kWh: circa 4.80€ per una ricarica completa
- Auto da 40 kWh: circa 12€ per una ricarica completa
- Auto da 75 kWh: circa 22.50€ per una ricarica completa
Ovviamente si tratta solo di dati teorici e soprattutto abbiamo considerato delle ricariche complete (da 0 a 100%). Piccoli accorgimenti per risparmiare (molto!) sono ad esempio l’adozione di una tariffa in base alle fasce orarie, che di solito fanno pagare meno l’elettricità nelle ore notturne, o meglio ancora l’installazione di un impianto fotovoltaico.
Le auto elettriche con più autonomia
Poco fa abbiamo stimato quanto costa caricare un’auto elettrica. Tuttavia queste stime non ci dicono nulla sull’autonomia, ovvero su quanti Km è possibile percorrere con una carica completa. Come al solito anche questa è una questione prettamente legata al veicolo e dare una stima sarebbe molto approssimativo perché, come per i veicoli a motore, c’è chi compra una Fiat e chi compra una Ferrari.
Allo stesso modo, c’è chi compra una Smart elettrica e chi è abbastanza fortunato da permettersi una Tesla Roadster. Ma se volessimo fare una classifica delle auto elettriche con più autonomia, chi avrebbe la meglio? Di seguito vi riportiamo i dati forniti da Motor1 secondo il quale queste sono le 10 auto elettriche con la migliore autonomia:
LA TOP 10
- Jaguar I-Pace – 470 km (WLTP)
- Tesla Model S 75D – 450 km (NEDC)
- Renault Zoe – 400 km (NEDC)
- Nissan Leaf – 350 km (NEDC); 270 km (WLTP)
- Volkswagen e-Golf – 300 km (NEDC)
- BMW i3 – 300 km (NEDC)
- Hyundai Ioniq Electric – 280 km (NEDC)
- Kia Soul Electric – 250 km (NEDC)
- Smart fortwo EQ – 160 km (NEDC)
- Citroen C-Zero – 150 km (NEDC)
ATTENZIONE: i test sono stati effettuati con omologazioni differenti! Il nuovo metolo di omologazione per i consumi è il WLTP (Worldwide harmonized Light vehicles Test Procedure), mentre in NECD (New European Driving Cycle) è un tipo di omologazione più “teorico” e quindi non più in vigore perché poco attendibile.