Avete acquistato un Power bank in modo tale da ricaricare il vostro smartphone anche nelle situazioni più scomode. Tuttavia, dopo qualche giorno di utilizzo, vi siete resi conto che le prestazioni del Power Bank non vi soddisfano pienamente e che il dispositivo non ricarica lo smartphone come indicato nella “descrizione”.
Questo è dovuto ad alcuni errori comuni che si fanno quando si parla di ricarica, in particolar modo se l’argomento è associato ad un Power bank. Proprio per questo motivo, noi di ChimeraRevo abbiamo deciso di fare chiarezza sulla questione e di farvi capire il reale funzionamento di un Power bank e come conoscere la sua reale capacità.
L’errore comune
Prima di parlare del funzionamento di un Power bank, vediamo come mai si commette questo “errore comune” che confonde la maggior parte degli utenti. Infatti, per scoprire il numero di volte che è possibile ricaricare un dispositivo (ad esempio uno smartphone) con un Power bank, si tende a dividere direttamente la capacità del Power bank con la capacità dello smartphone:
- Numero ricariche possibili = Capacità del Power bank (mAh) / Capacità dello smartphone (mAh)
Questo calcolo è sbagliato! Infatti, in questo modo, non si considera la capacità reale del Power bank, ma quella che è in grado di immagazzinare al suo interno. Ecco, perché, molte persone rimangono deluse dal loro acquisto e non comprendono il reale motivo di questo inconveniente.
Come funziona un Power Bank?
Una volta capito l’errore comune che la maggior parte degli utenti compie, bisogna anche comprendere il funzionamento di un Power bank, conoscendo i suoi componenti principali e chiarendo alcuni concetti.
Batteria
La batteria di un Power bank è composta da celle (agli ioni di Litio o di polimero di Litio ad alta densità) collegate in parallelo, le quali hanno una tensione nominale da 3,6-3,7V e una capacità che va dai 1500 mAh ai 3600 mAh.
Visto che, le celle della batteria sono collegate in parallelo, la tensione della batteria sarà uguale alla tensione nominale delle celle, quindi la capacità totale sarà la somma delle capacità delle celle.
Circuito elettronico
Il circuito elettronico rappresenta un altro componente fondamentale di un Power bank, in quanto gestisce il processo di carica e scarica delle celle, oltre a svolgere funzioni di protezioni contro inconvenienti come, ad esempio, cortocircuiti o sovraccarichi.
Ora, ricordando che la tensione della batteria è di 3,7V e sapendo che la porta USB lavora a una tensione da 5V, il circuito interno deve elevare la tensione della batteria da 3,7V a 5V.
Le funzioni del circuito elettronico hanno un costo energetico, il quale influisce sulla capacità totale del Power bank e dipende anche dalla sua qualità. Infatti, più il Power bank è di qualità, maggiore sarà la sua efficienza e minore sarà il costo energetico. Tenete conto, quindi, che in linea generale un buon Power bank ha un’efficienza energetica dell’85-90%.
L’energia totale
Per calcolare l’energia totale di un Power bank, bisogna tener conto di due concetti fondamentali:
- Capacità di una batteria: calcolata in Ampere-ora (Ah)
- Energia elettrica: calcolata in Wattora (Wh)
Dunque, per calcolare l’energia totale si dovrà ricorrere alla formula:
- Energia totale: Ah x V
Come esempio, prendiamo un Power bank con una capacità di 10000 mAh. Per calcolare la sua energia totale, quindi, bisognerà calcolare:
- Energia totale = 10000 mAh x 3,7V = 37000 mAh
La conversione di voltaggio
Visto che, la porta USB di un Power bank usufruisce di una tensione da 5V, il circuito interno eleva la tensione da 3,7V a 5V. Come visto precedentemente, questa conversione riduce la carica elettrica.
- Energia totale / 5V
Tornando al nostro esempio, avremo che:
- 37000 mAh / 5V = 7400 mAh
La capacità reale
Durante la conversione di voltaggio, il circuito interno del Power bank consuma energia, quindi ci saranno delle perdite. Questo dipende anche dalla qualità del dispositivo e dalla sua efficienza. Infatti, più il Power bank è di buona qualità, maggiore sarà l’efficienza.
Tenendo conto che il nostro Power bank sia di buona qualità, quindi avrà un’efficienza energetica dell’85%, avremo che:
- Capacità reale: 7400 mAh x 0,85 = 6290 mAh
Ecco, quindi, la capacità reale di cui tenere conto per trovare il numero di ricariche disponibili!
Numero di ricariche
Finalmente siamo arrivati alla conclusione ed al valore che realmente ci interessa: il numero di ricariche possibili. Il valore si ottiene facilmente con la seguente formula:
- Numero di ricariche = Capacità reale / Capacità dello smartphone
Tornando al nostro esempio, con uno smartphone che ha una batteria da 2815 mAh non ci resta che calcolare:
- Numero di ricariche = 6290 mAh / 2815 mAh = 2,23
In conclusione, con il nostro Power bank da 10000 mAh riusciremo a ricaricare il nostro smartphone 2,23 volte.
Sappiate che, questo risultato, non tiene conto di molte variabili come, ad esempio la condizione del Power bank o le operazioni effettuate sullo smartphone durante la ricarica. Infatti, come ben saprete, utilizzare lo smartphone durante la ricarica, oltre ad essere un’operazione dannosa, diminuisce anche la capacità del Power bank.
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