Chi non è utente 3 Italia o viaggia poco all’estero non ha una grande confidenza con la definizione “roaming dati”; spesso si conosce l’esistenza di questa “cosa” perché compare da qualche parte tra le impostazioni dello smartphone o perché il tecnico o l’operatore ci chiede esplicitamente di disattivarlo in caso abbiamo avuto addebiti non previsti sulla SIM.
Ma in realtà cosa è il roaming dati? O meglio, cosa è il “roaming”?
Cosa sono il roaming voce ed il roaming dati
In parole povere, andiamo a parlare di roaming quando la nostra SIM si poggia ad un operatore che non è quello con cui abbiamo sottoscritto il contratto per continuare ad avere servizi, questo per mancanza di copertura o accordi di terze parti (ci ritorneremo tra breve).
Ed è proprio qui che scatta la distinzione fondamentale: il roaming voce è quello che ci permette di ottenere servizi voce/SMS in assenza di copertura dal nostro operatore, il roaming dati è quello che ci permette di ottenere la connettività ad Internet.
Roaming dati nazionale ed internazionale
Compreso il concetto di roaming, bisogna fare una distinzione per il roaming dati – nonostante sulle impostazioni dello smartphone vi si riferisca genericamente come “roaming dati”.
Il roaming dati nazionale è quello che avviene tra due operatori che operano sullo stesso suolo; in Italia, l’unico esempio è 3 Italia: esso utilizza la propria copertura per offrire segnale 3G e 4G, mentre utilizza in alcune zone il roaming dati – sotto copertura TIM – per offrire connessione GPRS ove non possiede copertura propria.
Questo comportamento è presente nel contratto e, chiaramente, presenta costi aggiuntivi: la navigazione sotto rete TIM, da SIM 3 Italia, non è compresa nell’eventuale pacchetto dati associato al proprio abbonamento.
Il roaming dati internazionale ha una meccanica piuttosto simile, ma avviene tra due o più operatori che operano su nazioni diverse.
Poniamo per esempio che io sia utente Vodafone Italia e che pianificassi una vacanza all’estero: se volessi usare Internet in vacanza dovrei appoggiarmi ad uno degli operatori che operano nel posto in cui sarò in vacanza. Questo è possibile grazie a particolari accordi tra gli operatori ma, ovviamente, anche in questo caso andrò incontro a costi aggiuntivi per pagare le spese di leasing.
Stessa cosa succede anche per il roaming voce.
Nella Comunità Europea è in atto una transizione che permetterà di abolire i costi di roaming dati e voce tra i vari Stati Membri entro il prossimo giugno 2017; per maggiori informazioni potrete consultare il nostro articolo dedicato.
Se invece siamo interessati alle tariffe di roaming per tutti gli altri Paesi potremo usare un sito di comparazione e scegliere la più conveniente per le nostre esigenze.
Come disattivare il roaming dati
Mentre per il roaming voce c’è poco da fare (starà a noi non effettuare né rispondere a chiamate ricevute e non inviare SMS per non pagare costi aggiuntivi), è possibile disattivare il roaming dati per evitare di affrontare spese non previste in caso di viaggi all’estero (o di utilizzo della rete TIM da operatore 3). Vediamo come.
Android
Rechiamoci in Impostazioni > Wireless e reti > Altro e disattiviamo la voce Roaming Dati. La procedura potrebbe variare leggermente a seconda della ROM: ad esempio sulla MIUI dovremo recarci in in Impostazioni > Gestione SIM > Roaming Internazionale e disattiviamo la voce.
iOS
Rechiamoci in Impostazioni > Cellulare su iPhone o Impostazioni > Dati cellulare iPad; disattiviamo la voce Roaming Dati.
Windows 10 Mobile
Rechiamoci in Impostazioni > Rete e Internet > Cellulare, selezioniamo il nome della nostra connessione dati (ad esempio “Vodafone IT” e spostiamo su off l’interruttore in corrispondenza di “Consenti il roaming”.
Windows Phone
Rechiamoci in Impostazioni > Rete cellulare e SIM e, dalla tendina “Opzioni dati in roaming”, selezioniamo “non collegare in roaming”.