I Live Streaming sono senz’altro una delle mode di Internet degli ultimi mesi e servizi come quelli offerti da Google, Twitter e Facebook – il primo sotto forma di YouTube Live, il secondo sotto forma di Periscope ed il terzo (in ordine di tempo) sotto forma di Facebook Live – ne sono una palese prova.
In particolare oggi vogliamo parlarvi di Periscope, quell’app che ha fatto successo e furore soprattutto grazie alla semplicità e all’immediatezza con le quali è possibile condividere video in streaming live per eventi, pensieri o semplici chiacchierate tra amici.
La “convenzione” di Periscope è quella di poter visualizzare i contenuti sino a 24 ore dopo la registrazione, dopodiché i video venivano eliminati; almeno questo sino alle scorse ore, quando l’Amministratore Delegato di Periscope Kayvon Beykpour ha annunciato – neppure a dirlo, con una live – lo sbarco di una funzionalità in beta aperta che permette di salvare i video di Periscope per un tempo indefinito.
Per farlo, è necessario aggiungere la stringa #save al titolo del video (senza annettere prefissi né suffissi, almeno per il momento, alla descrizione) e, in fase di registrazione, verrà chiesto all’utente per quanto il video dovrà restare disponibile sui server. Una volta che la funzionalità uscirà dallo stato beta e diverrà integrata in via stabile, non sarà più necessario specificare l’hashtag #save ma verrà chiesto ad ogni registrazione il limite temporale di disponibilità.
In realtà esisteva un workaround per salvare i video in locale, così come un’app – tale Katch – che permetteva di salvare i video di Periscope e postarli altrove per un tempo indefinito, tuttavia avere una funzionalità nell’app principale fa sempre comodo.
Lotta aperta con Facebook Live e risposta all’ultimo affondo di Facebook? Assolutamente no: lo stesso CEO aveva già chiarito che Periscope non fa della competizione un suo obiettivo principale.
Se perdessimo tempo a preoccuparci dei concorrenti, non creeremmo nulla che abbia valore per il mondo.
Ed ecco che, dopo Snapchat che lo aveva già fatto con le immagini, anche Periscope ci ripensa ed offre la possibilità di rendere meno effimeri i video registrati: evidente segno che i ricordi restano per sempre o semplicemente parte di un business futuro?