Il Black Friday per molti è un giorno di corse (virtuali e non) per accaparrarsi l’oggetto dei sogni ad un prezzo stracciato, ma per altri è un giorno di lavoro sfiancante causato da una mole di richieste e vendite sempre più in crescita.
La tradizione del giorno dei super sconti, partita dall’America, pian piano si sta diffondendo anche da noi. Ma dietro il bel mondo delle vendite online ce n’è un altro dove i dipendenti sono costretti a correre per assicurare che tutti i nostri prodotti arrivino a casa.
Lo sciopero dei dipendenti Amazon
I dipendenti dello stabilimento Amazon di Castel San Giovanni, hub principale dell’azienda in Italia, hanno fatto sapere attraverso i sindacati che sciopereranno proprio venerdì 25 novembre.
I lavoratori rivendicano una maggiore retribuzione in risposta all’aumento di carico di lavoro in occasioni simili, e criticano i ritmi forsennati e senza pause che l’azienda impone per garantire l’estrema efficienza di cui tanto si vantano.
Il centro di Castel San Giovanni ha visto con gli anni una crescita esponenziale del numero dei dipendenti dai 100 iniziali ai 4000 attuali ( di cui la metà a tempo indeterminato), e sicuramente uno sciopero di tale portata causerà un notevole disservizio per i tempi di consegna.
La risposta di Amazon
Amazon in risposta nega qualunque accusa e rassicura i suoi clienti dichiarando invece che non ci sarà nessun problema sulle consegne. I portavoce dell’azienda hanno ribadito il loro rapporto diretto con i propri dipendenti e con i sindacati, citando i numerosi vantaggi di cui godono i lavoratori, tra cui assicurazione sanitaria, un salario tra i più alti del settore e sconti speciali.
Queste dichiarazioni praticamente non negano che ci sia un sovraccarico di lavoro, ma il colosso Americano invita a partecipare agli eventi porte aperte per verificare personalmente le condizioni lavorative.Sperando che si giunga ad un accordo tra le parti, il Black Friday si prospetta come al solito molto caldo e teso.