Abbiamo parlato di quanto sia semplice chiamare con il numero privato sia da fisso che da smartphone e, nella stessa guida, vi abbiamo scoraggiato a farlo per fini non consoni o addirittura illegali. Il comportamento scorretto è ovviamente a rischio e pericolo di chi lo aassume: questo sia perché le autorità sono in grado di ottenere il numero chiamante anche se questo viene “camuffato” col privato, sia perché esiste una legge che permette all’operatore, su richiesta della “vittima”, di impedire la soppressione dell’identificativo chiamante. In pratica, su richiesta e per legge, gli operatori possono “ignorare” i codici per l’anonimo e mostrare comunque il numero.
Override, la risposta legale al numero privato
Questa pratica prende il nome di Override e segue l’articolo 127 del Decreto Legislativo 196/2003, che regola le chiamate di disturbo e di emergenza. L’articolo in questione cita testualmente:
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Il contraente che riceve chiamate di disturbo può richiedere che il fornitore della rete pubblica di comunicazioni o del servizio di comunicazione elettronica accessibile al pubblico renda temporaneamente inefficace la soppressione della presentazione dell’identificazione della linea chiamante e conservi i dati relativi alla provenienza della chiamata ricevuta. L’inefficacia della soppressione può essere disposta per i soli orari durante i quali si verificano le chiamate di disturbo e per un periodo non superiore a quindici giorni.
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La richiesta formulata per iscritto dal contraente specifica le modalità di ricezione delle chiamate di disturbo e, nel caso in cui sia preceduta da una richiesta telefonica, è inoltrata entro quarantotto ore.
In altre parole, grazie al servizio legale Override possiamo chiedere al nostro operatore di mostrarci il numero di chi ci chiama anche se viene utilizzato il codice per impostare il numero privato.
Come funziona Override?
Per usufruire del servizio Override c’è bisogno di farne richiesta al nostro operatore di telefonia fissa o mobile. A partire dall’accettazione della richiesta e per le sole fasce orarie indicate in cui si ricevono chiamate di disturbo, l’operatore si impegna a mostrare sempre il numero di chi ci chiama (anche se viene usato l’anonimo) per un periodo massimo di 15 giorni.
Ciò significa che il servizio non è attivo 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, ma soltanto per le fasce orarie indicate nel modulo (o specificate all’operatore) e per un massimo di 15 giorni.
Come si attiva Override?
Come già detto, è possibile richiedere l’attivazione del servizio Override inviando per fax o raccomandata A/R il modulo compilato all’indirizzo specificato su di esso, insieme alla fotocopia di un documento di identità valido; il modulo è disponibile per TIM, Vodafone e Wind/Infostrada (download in basso), mentre per 3 Italia e Fastweb bisognerà contattare il servizio clienti e farne richiesta orale.
DOWNLOAD | Modulo Override TIM
DOWNLOAD | Modulo Override Vodafone
DOWNLOAD | Modulo Override Wind/Infostrada
Al termine del periodo di “controllo” verrà inviato il resoconto delle chiamate ricevute tramite il metodo specificato nel modulo o comunicato all’operatore.
Quanto costa Override?
Abbiamo detto all’inizio dell’articolo che scoprire numero privato con Override è tutt’altro che gratuito; il costo del servizio è variabile in base all’operatore; in particolare, al momento della scrittura dell’articolo, il costo è di
- 36€ per TIM
- 26.55€ più IVA (circa 31€ in totale) per Vodafone;
- 27€ per Wind/Infostrada;
- 3 Italia e Fastweb: comunicato dall’operatore.
Ribadiamo ancora una volta che il servizio ha una durata massima di 15 giorni ed è attivo soltanto nelle ore di disturbo segnalate nel modulo o nella comunicazione.
Alternativa economica a Override
Se non vogliamo usufruire del costoso Override possiamo optare per Whooming, un servizio offerto da terzi che grazie alla deviazione chiamate è in grado di scoprire chi ci chiama col numero privato. Whooming è già stato tea di una nostra precedente guida, che potremo consultare per conoscere funzionamento e dettagli.