Direi che è proprio il caso di dire che fatta la legge si trova l’inganno: Dopo la sentenza di AGCOM che imponeva agli operatori telefonici alla fatturazione mensile abbiamo tutti sperato in un risparmio per i consumatori (che alla fine era l’obiettivo della sentenza). Ma, ovviamente, le varie compagnie telefoniche hanno trovato un altro modo per guadagnarci.
La fatturazione cambia, il prezzo anche.
Se noi speravamo che, tornando alla fatturazione mensile, potessimo risparmiare una mensilità all’anno, ci siamo sbagliati.
Nei vari SMS informativi che stanno arrivando da parte di tutte le compagnie telefoniche si chiarisce, senza troppi giri di parole, che il costo mensile aumenterà in modo che quello annuale sarà totalmente uguale al precedente.
Una bella presa in giro se pensiamo anche che operatori come Vodafone lasciano invariate le soglie di chiamate, SMS e giga pur alzando il prezzo. Un po’ più fortunati i clienti TIM, invece, che vedranno anche un incremento delle loro soglie per far fronte ai giorni in più della fatturazione.
Cosa fare?
Beh, come prevedono le leggi attuali tutti hanno il diritto di recedere dal contratto senza costi aggiuntivi entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione da parte dell’operatore.
I clienti che hanno attiva un’offerta che comprende smartphone, tablet o altri apparecchi continueranno a pagare le rate del prodotto.
Sicuramente una notizia non bellissima per tutti i consumatori che, comunque, potranno approfittare a cambiare operatore senza costi di uscita anticipata.
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