Gli SSD sono sicuramente uno dei ritrovati tecnologici più acquistati negli ultimi anni: hanno lentamente sostituito i vecchi e lenti HDD su PC e (ancor di più) sui notebook regalando velocità d’avvio stupefacenti e capacità di lettura e scrittura pazzesche. Gli SSD sono diventati così importanti in una configurazione PC da essere il primo upgrade effettuato su PC abbastanza recenti ma non dotati della tecnologia, con benefici davvero notevoli in termini di fluidità e apertura dei programmi. Ma oltre all’aspetto velocistico, quando possiamo fidarci della durata di un SSD? Una ricerca recente ha dimostrato che chi ha acquistato un SSD da almeno 3 anni è già incappato in un “fail” del drive, ma spesso i sintomi passano inosservati anche grazie alla natura silenziosa dell’SSD: se qualcosa non andava su un HDD quest’ultimo inizia a fare “strani rumori”, rumori del tutto assenti sul disco a stato solido. Ovviamente più passa il tempo più probabile che l’SSD guasto muoia del tutto facendoci perdere sistema operativo e programmi (supponendo che abbiate avuto la coscienza di salvare i dati importati su un HDD classico).
Come accorgersi quindi se un SSD è guasto? Come riconoscere i sintomi? Ecco la guida completa firmata Chimera Revo sull’argomento.
SSD guasto: cosa può innescarlo
Un SSD non è soggetto ai danni meccanici tipici di un disco magnetico classico, ma questo non vuol dire immunità totale ai danni! Gli sbalzi di temperatura eccessivi si sono dimostrati molto dannosi per la durata delle memorie Flash utilizzate dagli SSD, così come un improvviso black out della corrente elettrica.
Altro aspetto da non sottovalutare: tutti gli SSD hanno dei limiti nei cicli di scrittura e lettura e questi limiti posso essere raggiunti da alcune celle prima di altre, provocando errori. Sulla carta un SSD di 3-4 anni potrebbe già aver raggiunto il limite per qualche cella, anche se non percettibile nell’utilizzo quotidiano.
SSD guasto: gli strumenti per monitorare
L’SSD non emette suoni, quindi capire se sta cedendo potrebbe essere un’impresa. Possiamo monitorare la velocità del disco e i dati S.M.A.R.T. con alcuni strumenti gratuiti per Windows, per GNU/Linux e OS X.
DOWNLOAD | Crystal Disk Mark for Windows
DOWNLOAD | Smart Reporter Lite for Mac OS X
Su GNU/Linux possiamo installare il tool SmartMonTools. Per Ubuntu possiamo digitare da un terminale:
sudo apt-get install smartmontools
SSD guasto: quale voce S.M.A.R.T. monitorare
Sappiamo bene che i dati S.M.A.R.T. sono solo statistiche e non ci dicono la verità assoluta, ma conviene tenere sott’occhio il valore “bad blocks” presente su tutti i software di gestione del disco e valido anche su SSD. Questo parametro mostra i tentativi (registrati dal chip S.M.A.R.T.) in cui il drive ha cercato di leggere o scrivere su un blocco inutilmente o dopo molto tempo, sfociando spesso in un errore di scrittura/lettura.
Conoscere i blocchi danneggiati è importante per capire lo stato di salute di un SSD.
SSD guasto: sintomi
Oltre al monitoraggio con i programmi giusti possiamo sospettare di avere tra le mani un SSD guasto se si verificano in continuazione uno dei seguenti sintomi:
- I file non possono essere scritti e/o letti
- Il sistema operativo chiede di riparare il file system di frequente
- File “spariti” dal sistema
- Crash improvvisi durante il boot
- Alcune partizioni entrano in modalità “sola lettura” senza aver toccato nulla
- Il sistema non si avvia più per un errore I/O (anche su Linux)
Se si presenta anche solo uno di questi sintomi con preoccupante ricorrenza (peggio ancora se due sintomi o più), è il momento di sostituire l’SSD dopo ovviamente aver escluso ogni possibile altra causa (BSOD da driver danneggiati per esempio).
SSD guasto: come impedire o ritardare i problemi
Impedire l’usura dell’SSD è del tutto impossibile, ma utilizzando alcuni accorgimenti possiamo ridurre al minimo l’interferenza dei blocchi danneggiati e sfruttare il disco a stato solido per un periodo più lungo di tempo.
Acquistare un SSD nuovo
Se il vostro SSD è sul punto di cedere possiamo prendere in esame l’acquisto di uno nuovo. I prezzi stanno scendendo a vista d’occhio, ora è possibile acquistare un SSD da 256 GB a meno di 150 €.