Ultimamente TIM è diventata una delle sorvegliate speciali dell’AGCOM, sia per le controverse operazioni che riguardano le chiamate di telefonia fissa – per le quali è stato preso recentemente un provvedimento – sia per la tanto contestata tariffa TIM Prime, che impone agli utenti un aumento di 2€ al mese per godere di alcuni servizi aggiuntivi.
Sebbene l’opzione possa essere disattivata, la modifica unilaterale del contratto – in termini semplici “se non disdici, l’aumento è automatico” – ha messo in agitazione numerosi utenti e soprattutto la stessa AGCOM, che ha preso in analisi il caso.
E’ probabilmente per questo motivo che l’operatore nazionale ha deciso di giocare d’anticipo e di sospendere ufficialmente l’entrata in vigore di TIM Prime e del contestuale aumento del costo mensile degli abbonamenti mobile. La notizia della sospensione è stata diramata dalla stessa TIM con una nota stampa:
La Società, con l’obiettivo primario di mantenere il rapporto di assoluta trasparenza con i propri clienti e di assicurare un confronto aperto, sereno e costruttivo con le Autorità, rende noto di aver sospeso l’applicazione di TIM Prime, nelle more dell’avvio delle interlocuzioni con le Autorità in merito e volte al lancio di nuovi e migliori servizi.
Dunque chiunque non abbia provveduto a disattivare i servizi aggiuntivi non andrà incontro a nessun costo aggiuntivo. La sospensione sarà sicuramente apprezzata dagli utenti, che dal proprio operatore di fiducia pretendono (giustamente) la dovuta trasparenza.
Probabilmente ciò risparmierà a TIM anche una multa bella salata: vedremo, probabilmente in un futuro abbastanza prossimo, in che modo l’operatore nazionale lancerà i propri servizi esclusivi!
Resta interessante sapere se Vodafone procederà in maniera analoga con il suo servizio Exclusive anche se, in realtà, l’operatore rosso ha già subito una sanzione in merito.