Se sei capitato qui probabilmente ti trovi in una situazione del genere. Ti devo dare, purtroppo, una brutta notizia: la maggior parte delle volte non è possibile utilizzare un caricatore di un altro PC.
Quando parliamo di batterie bisogna sempre stare molto attenti, questo componente infatti non solo è importantissimo ma è anche molto delicato ed un suo malfunzionamento potrebbe provocare non pochi danni al resto del computer. Questo discorso vale ovviamente anche per il caricatore ed uno scorretto uso di quest’ultimo potrebbe creare danni irreparabili (oltre che pericolosi). Ci sono alcuni motivi che dovrebbero farti pensare bene prima di utilizzare un caricatore “alternativo” in attesa di sostituire quello originale:
Analizziamoli velocemente uno ad uno.
Requisiti di alimentazione
Un notebook da “gaming”, uno con scheda grafica dedicata, uno con un processore i7 ed uno con un processore Atom hanno ovviamente dei requisiti ben differenti che si ripercuotono nei consumi e quindi nei requisiti di alimentazione. Un alimentatore, infatti, non solo deve garantire il corretto caricamento della batteria a computer spento o in standby bensì il caricamento completo anche in condizioni “estreme” dove il laptop viene sfruttato al massimo (basti pensare a sessioni di gioco o di rendering foto/video).
Gli alimentatori hanno due elementi fondamentali: l’amperaggio ed il voltaggio. Senza entrare in inutili tecnicismi è importante che il voltaggio sia esattamente lo stesso mentre l’amperaggio può essere differente (cambierà il tempo di caricamento) anche se è sempre meglio trovare un caricatore con le stesse identiche caratteristiche. Un alimentatore con voltaggio inferiore o, peggio ancora, superiore, porterà nel giro di poco tempo dei danni irreparabili alla batteria (con rischio di ripercussioni anche ad altri elementi hardware) mettendo a serio rischio la stabilità della stessa (e quindi l’incolumità dell’utente).
I caricatori ed i notebook sono intelligenti e hanno dei sistemi di limitazione del voltaggio che cercano di bilanciare il più possibile la quantità di corrente ma questi accorgimenti funzionano per sbalzi e differenze molto esigue e, soprattutto, non continuative.
Spinotti e tecnologie proprietarie
Da molti anni a questa parte gli “spinotti di alimentazione” sono diventati sempre più variegati e variano di modello in modello, a volte anche se della stessa casa madre.
Gli spinotti hanno varie caratteristiche come la lunghezza e la larghezza e sono fatti appositamente per l’alloggiamento in cui verranno inseriti. Capita spesso che uno spinotto molto fino riesca ad entrare in un alloggiamento più largo e che riesca effettivamente a caricare il portatile, ciò però non vuol dire che tutto vada per il meglio. Tralasciando i requisiti di cui abbiamo parlato prima, un altro problema è quello che riguarda i contatti che sono molto sensibili e che per questo soffrono dei continui movimenti e delle vibrazioni che si verificano quando si utilizza un caricatore con spinotto diverso da quello di fabbrica.
Caricatori non originali
La prima cosa che si fa quando un caricatore “muore” è cercarne uno compatibile al minor prezzo possibile. Su Amazon, eBay e sui vari siti specializzati ce ne sono molti che hanno il pregio di essere perfettamente compatibili con gli originali ma che spesso sono costruiti con materiali di scarsa qualità e di difetti di fabbricazione anche abbastanza pericolosi. Basti pensare ai condensatori che spesso, nel giro di qualche mese, si gonfiano e producono quel classico odore di plastica bruciata che ci dovrebbe sempre far stare particolarmente attenti.
Sia chiaro, i caricatori compatibili funzionano, ma il nostro consiglio è quello di rivolgersi sempre a materiale originale quando si parla di alimentazione, che siano le batterie o che siano i caricatori.