Da diversi anni Yahoo!, quello che fu un gigante di Internet capitombolato in basso in favore di concorrenti ben più attenti alle esigenze di mercato, versava in una incresciosa situazione di stallo.
Da tempo in cerca di un metodo per risanare le finanze senza però smantellare l’azienda, la board esecutiva ha provato a riaccendere l’interesse dell’utenza rimodernando – spesso anche notevolmente – i suoi servizi.
Ciò non è comunque servito a garantirle l’indipendenza, tant’è che presto ci sarà un passaggio di testimone: con un accordo da 4.8 miliardi di dollari sarà Verizon, il gigante statunitense delle comunicazioni, ad acquisire il core business Yahoo! nell’immediato futuro.
Fuori da questo affare restano Alibaba – a cui Yahoo! partecipa -, la divisione Yahoo! Japan, alcuni brevetti e, con molta probabilità, l’attuale amministratore delegato Marissa Mayer – che non sarà più al timone dell’azienda dopo la fusione ma che, secondo alcuni analisti, avrebbe diritto ad un bonus di uscita pari a 57 milioni di dollari.
Non è difficile immaginare come Verizon possa monetizzare il core business di Yahoo!, quella divisione che è riuscita inizialmente a stravolgere Internet: advertising online (insieme all’altro colpo grosso AOL) la parola d’ordine, magari il tutto adornato dal miglioramento delle attuali tecnologie in fatto di servizi software.
Chiaramente l’accordo non è operativo da subito ma dovrà passare la procedura standard di autorizzazione da parte degli enti americani.
Dunque volge così al termine, almeno come brand indipendente, uno di quei colossi che ha praticamente costruito Internet. Ma che, per sua sfortuna, non è riuscito ad adattarsi in tempo all’evolversi delle esigenze.