Gli smartphone e tablet di oggi sono sempre più piccoli computer: dotati di processori multi core, più gigabyte di RAM e tanta memoria fisica, permettono di compiere quasi qualunque azione di un PC. Ma al crescere della potenza di calcolo si sono ridotti drasticamente i tempi di autonomia dei telefoni, arrivando nei modelli di oggi (quando va bene) ad arrivare giusto a sera con un uso intenso.
Il principale nemico della batteria del cellulare è proprio la connettività dati diventata ormai imprescindibile per la stragrande maggioranza delle persone poiché le reti mobili e quelle wireless casalinghe ci permettono di tenere costantemente aggiornati i nostri profili social, ricevere e inviare infiniti messaggi gratuiti via app di messaggistica ed ormai anche chiamare e video chiamare senza spendere un centesimo.
Lo scambio assiduo di informazioni però prosciuga la carica del nostro smartphone portandolo in tempi molto brevi (rispetto la generazione precedente di cellulari) a richiedere una ricarica.
Una delle questioni più discusse è quale sia la rete mobile migliore per permettere di tenere il telefono sincronizzato ma senza vederlo esaurirsi rapidamente: proviamo qui a rispondere a questa domanda ricordando che i consumi variano sensibilmente rispetto l’uso che fate della stessa rete e rispetto la qualità del segnale.
Meglio il WiFi o le reti 3G/4G ?
La rete WiFi è quella che vi permette di collegarvi tramite un router o hotspot che fa da diffusore del segnale, non c’è molto altro da aggiungere visto che probabilmente tutti sapete cos’è nel dettaglio.
Maggiore approfondimento meritano le reti mobili: al momento esistono tre generazioni di reti a frequenze differenti che permettono al vostro smartphone di scambiare dati online. Parliamo delle reti GPRS anche dette 2G (seconda generazione, perché seguono al primo standard, il GSM), delle reti UMTS o 3G e delle reti LTE o 4G. Esistono inoltre le reti Edge (2.5 G), HSDPA/HSUPA (3.5 G) e le più recenti LTE+.
Concentrandoci su quelle più diffuse e che permettono una navigazione effettiva su Internet abbiamo da una parte lo standard WiFi e dall’altra il binomio 3G/4G: quando conviene il primo e quando conviene il secondo?
Le reti WiFi sono fatte in modo da non procurare un consumo eccessivo di batteria nei dispositivi, questo perché l’energia richiesta per il collegamento è molto minore essendo l’antenna del router/hotspot solitamente posto in un raggio massimo di circa 10 metri (magari 20/30 metri se si parla di hotspot in luoghi pubblici), mentre le reti 3G/4G richiedono allo smartphone di agganciare connessioni con ripetitori che sono a svariati chilometri da casa vostra.
Questione risolta dunque? Assolutamente no. Il consumo della rete WiFi è infatti molto minore rispetto a quello delle reti 3G/4G quando si naviga, ma lasciando il telefono in standby la situazione può capovolgersi. Le reti degli operatori mobili quando non sono in uso riducono drasticamente il consumo di batteria, mentre il consumo indotto dalle reti WiFi è sempre più o meno costante.
E’ però giusto ricordare che nei dispositivi attuali ci sono molte applicazioni che continuano a interrogare ciclicamente le reti Internet anche a schermo spento (come Whatsapp, Facebook, i client mail), ma in linea di massima con lo smartphone in standby è meno conveniente lasciare il Wi-Fi acceso rispetto alle reti 3G/4G.
Quando conviene il WiFi
Ricapitolando, il Wi-Fi (Wirelles Fidelity) è uno standard perfetto se vi trovate in una zona coperta bene dalla rispettiva antenna (il segnale non cade) e dovete navigare per sessioni di almeno qualche minuto su browser o app come Facebook e Twitter. E’ sconsigliabile lasciarlo acceso con lo smartphone in standby e dunque non in uso. Quando non serve spegnetelo sempre, soprattutto se siete fuori casa, evitate che l’antenna impazzisca alla ricerca costante di reti a cui agganciarsi.
Quando conviene il 3G/4G
Se siete fuori casa, oppure se dovete collegarvi per una ricerca veloce o per l’invio di messaggi e email, preferite le reti 3G perché sono quelle che vi permetteranno di fare tutto questo ad una buona velocità e senza consumare eccessivamente.
Le reti 4G LTE sono ottime, la velocità di navigazione è davvero incredibile se confrontata agli standard precedenti ma il consumo è superiore (soprattutto per via della scarsa ricezione generale di questo segnale in confronto al 3G UMTS). Se non ci sono problemi di ricezione a casa vostra lasciatele invece accese con il telefono in standby, il consumo non sarà rilevante.
E le reti 2G GPRS ?
La prima vera generazione di reti dedicate allo scambio di dati che andassero al di là degli SMS e delle chiamate è tutt’altro che esclusa da questo discorso. Molti infatti pensano sia una rete abbandonata o da evitare, ma la verità è che per moltissimi usi è ancora la migliore che possiate impostare come preferita sul vostro smartphone.
Questa rete permette senza problemi di usare app come Whatsapp o i client email in push, inoltre il consumo di batteria è davvero irrisorio, inferiore a tutte quelle precedentemente elencate. Senza contare che la ricezione del segnale 2G è solitamente migliore degli altri permettendo al telefono di collegarsi senza troppi stress alla rete dati.
Non è un caso che su molti Android alla voce Seleziona Rete la 2G è denominata come “Risparmio Energetico“. E’ anche vero che anche soltanto collegarsi a Facebook o Twitter potrebbe essere difficile, oppure che Instagram non funzioni celermente, ma se non potete fare a meno di queste app potete facilmente fare lo switch ad una rete superiore (3G/4G) quando necessario e tornare alla 2G quando non vi serve più.