DAC è una sigla che ai più non può dir niente ma che, ai giorni d’oggi, si trova su sempre più dispositivi (anche di fascia non altissima)!
Per farla breve, un DAC Audio altro non è che un dispositivo che si occupa direttamente della conversione da musica digitale (dunque presenti su lettori ottici, su dischi o altro) in onde sonore, interno o esterno (in quest’ultimo caso bypassa la scheda audio) e che permette di ottenere un audio migliore.
Questo detto in poche, pochissime parole. Dietro un DAC audio però c’è di più e ci sono dei precisi motivi per cui questo dispositivo hardware, anche esterno, ha preso piede nella storia e continua a farlo.
Nelle righe in basso cercheremo di spiegare in termini semplici e comprensibili, ma in modo esaustivo, cosa è e a cosa serve un DAC audio; in fondo a questa guida, infine, troveremo qualche consiglio per gli acquisti!
Cosa è il DAC Audio e a cosa serve
Facciamo un salto indietro nella storia e ritorniamo ai tempi della “transizione” tra il vinile ed i primi lettori di CD audio.
Coloro dotati di orecchio fine ed in generale l’intera cerchia degli audiofili, all’epoca, si rese conto di quanto la conversione da digitale ad onde sonore (analogico) della musica riprodotta intaccasse sulla qualità.
La lente del supporto, insieme con le altre componenti, inviano i dati al DAC interno del lettore CD per la conversione e per la riproduzione delle onde sonore; tale lettura, però, non è esente da problemi e può provocare errori di conversione (in questo caso di decodifica) e costringere il dispositivo a ritrasmettere il segnale.
Tali ritrasmissioni, che prendono il nome di jitter e che provocano una sorta di sfasamento temporale, sono percettibili a chi ha un orecchio particolarmente sviluppato sotto forma di un segnale meno fluido e “pulito”.
E così i DAC interni dei lettori CD furono migliorati per arginare questo fenomeno, tuttavia i lettori equipaggiati di tali dispositivi di conversione “migliorati” costavano per l’epoca uno sproposito.
Da questo fenomeno nasce il mercato dei DAC esterni, che all’epoca erano tutt’altro che a buon mercato (ma sicuramente più economici dei lettori di cui sopra) ma che riuscivano ad offrire una qualità audio tale da soddisfare anche gli audiofili più esigenti.
Ora ritorniamo ai giorni nostri: un DAC audio ha esattamente lo stesso compito di venti anni fa, ovvero quello di diminuire il “rumore” provocato dalle dinamiche di lettura dell’audio – oggi estese anche alla cosiddetta “musica liquida”, ovvero quella memorizzata su dischi, memoria e riprodotta in streaming – offrendo una conversione digitale/analogica e dunque una qualità audio migliore.
In altre parole il DAC audio esterno va a sostituirsi alle moderne schede audio per l’operazione di conversione poiché, spesso, i produttori tendono a risparmiare per raggiungere un buon compromesso tra qualità e prezzo.
I DAC audio disponibili ad oggi possono essere dotati anche di porte USB per essere riadattati ai PC ed ai vari dispositivi audio, oppure molto più complessi e dotati di connettività WiFi (con supporto a telecomandi e accessori vari).
DAC Audio USB: tipo 1 o tipo 2?
Ad oggi sul mercato sono principalmente disponibili due tipi di DAC audio esterni USB: il tipo 1 (sincrono) ed il tipo 2 (asincrono). Il tipo 1, tuttavia, è abbastanza “datato” e può essere soggetto al jitter, restituendo quindi una qualità audio tutt’altro che ottimale.
Dunque il consiglio è quello di rivolgere le proprie attenzioni ad un DAC USB esterno asincrono o di tipo 2 che, grazie a sofisticati meccanismi di conversione, possono addirittura eliminare i problemi del jitter e dunque della trasmissione del segnale digitale, avvicinandosi molto alla qualità offerta da un supporto su vinile.
I DAC USB asincroni sono particolarmente indicati per la musica liquida e possono essere usati nel pieno delle proprie funzionalità (dunque con trasmissione ad alta frequenza) installando appositi driver (tali ASIO) su Windows e macOS.
Il kernel Linux, e di conseguenza anche le più recenti versioni di Android, è capace invece di arrivare alla massima resa anche senza l’installazione di driver dedicati grazie al supporto nativo per le periferiche USB asincrone.
Alcuni DAC sono disponibili anche per iPhone e iPad, tuttavia possono leggere e convertire correttamente soltanto musica in qualità CD Audio.
Consigli per gli acquisti
Esistono dei DAC USB (e non) per tutte le fasce di prezzo, in grado di offrire chiaramente prestazioni differenti; inutile dirlo, se dobbiamo adattare un DAC al nostro PC per migliorare leggermente la qualità audio sarebbe inutile spendere centinaia e centinaia di euro; al contrario, se possediamo un impianto HiFi dall’elevata qualità e stiamo cercando un metodo per meglio rendere il suono è bene affidarsi a soluzioni più costose e qualitativamente migliori.
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