Trasformare un hard disk interno in esterno è una pratica ottima, ad esempio, quando il nostro notebook o PC emigra al paradiso dei computer ma il disco (o i dischi) restano integri. Con una spesa piuttosto modica, infatti, è possibile riciclare i dischi trasformandoli in veri e propri dispositivi di archiviazione esterna USB, alla stregua delle classiche “chiavette”.
Non c’è bisogno di particolare pratica o esperienza per farlo: dovremo al massimo essere capaci di montare un piccolo box, spesso senza viti e ad incastro, e di collegare un cavo USB al PC! Il trucco è, appunto, quello di smontare il disco dal PC o dal notebook e di inserirlo in un box tutto suo o in una docking station, a loro volta collegati al PC (e a volte all’alimentazione da corrente).
Nulla di particolarmente complesso, dunque! Teniamo sempre a mente che, affinché funzioni correttamente, il disco deve essere integro. Un box o una docking station non riporteranno in vita un disco danneggiato!
Trasformare un hard disk interno in esterno
Usare un box
La scelta di usare un box è l’ideale se vogliamo trasformare definitivamente l’hard disk interno in esterno. La prima cosa da fare è comprendere la dimensione del nostro disco, poiché l’adattatore che andremo ad acquistare ne terrà conto. In particolare:
- i dischi meccanici e gli SSD per PC hanno diagonale pari a 3.5″;
- i dischi meccanici e gli SSD per notebook hanno diagonale pari a 2.5″.
In base a questa informazione, dovremo cercare un box che possa contenere dischi da 3.5″ o da 2.5″, anche se la maggior parte dei box in circolazione è compatibile con entrambi. Altro fattore da tener presente, almeno per i dischi meccanici per PC e notebook, è il tipo di disco in possesso: SATA, PATA o IDE. Questi ultimi sono solitamente il formato dei vecchi dischi – 6 anni o più.
Prima di procedere all’acquisto è necessario accertarsi che il box scelto sia compatibile con la tipologia di collegamento in nostro possesso (meglio ancora se entrambe!). Spesso i box dedicati esclusivamente ai dischi (o SSD) per notebook sono autoalimentati (con singola USB 3.0 o doppia USB 2.0), quindi potrebbe non esserci bisogno di collegarli alla corrente. Facciamo comunque attenzione alla descrizione del prodotto.
Se vogliamo trasformare un hard disk interno in esterno per leggervi e scrivervi dati da PC, tablet o smartphone (in questo caso con l’ausilio di OTG) usandolo di fatto come un disco USB, possiamo pensare ad un box contenitore per hard disk. Chiaramente la velocità di trasferimento non dipenderà dal disco ma dal tipo di porta usata – USB 2.0 o USB 3.0. Il box si connette al dispositivo tramite USB.
Questo, ad esempio, è un ottimo box Aukey per dischi da 2.5″:
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Su Amazon sono comunque disponibili box esterni di entrambi i tipi; alcuni sono davvero molto economici. Vi consigliamo sempre di leggere le recensioni!
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Usare una docking station
Questa è invece una soluzione che permette di non “chiudere” il disco in un box e di non usarlo come disco USB, ma di avere la possibilità di montarlo e smontarlo in modo semplice (e senza aprire il contenitore, come succederebbe in alto). Il vantaggio di una docking station è proprio la possibilità di scollegare il disco connesso senza smontare altro, lo svantaggio è che spesso queste lasciano esposti i dischi alla polvere.
Dunque si tratta di una soluzione ideale per chi ha più dischi inusati, riposti al riparo di polvere e quant’altro. Inoltre alcune docking station possono aver collegati più dischi contemporaneamente.
Per quanto riguarda il form factor vale quanto detto in precedenza: dobbiamo accertarci che la docking station sia compatibile col formato di disco o di dischi da noi in possesso (3.5″, 2.5″ o entrambi; SATA, PATA, IDE); anche qui, la velocità di trasferimento è dipendente dal tipo di USB usato.
La docking station viene connessa al PC tramite un cavo USB e solitamente richiede il collegamento alla corrente elettrica. Questa, ad esempio, è una docking station in grado di leggere fino a 2 dischi SATA.
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Su Amazon sono disponibili diversi tipi di docking station; la spesa sarà un po’ più alta rispetto al semplice box!
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