C’è chi ha inventato l’elettricità, chi ha costruito il primo sistema idrico… e chi ha inventato il primo prototipo – seppur puramente teorico – dei computer che usiamo oggi: il mondo è fatto di personalità influenti e di avvenimenti importanti che in qualche modo hanno contribuito a rendere il mondo quello che conosciamo oggi, nel bene e nel male.
A tal proposito noi di Chimera Revo abbiamo voluto chiederci «quanti anni avevano i “pionieri” della tecnologia moderna quando hanno gettato le basi per questa o quella invenzione?» e vogliamo condividere la risposta – anzi, le rispste – con voi. Probabilmente quanto leggerete di seguito non vi sorprenderà in quanto, tranne qualche raro caso, le menti più brillanti che hanno contribuito a rendere la scena tecnologica quella che è oggi avevano… al massimo trent’anni!
Ci sembra giusto iniziare proprio dal matematico Alan Turing, nato nel 1912 e inventore di quelli che sarebbero diventati i moderni computer: è del 1936 la prima macchina di Turing, il modello di calcolo che ha dato praticamente i natali a tutto ciò che utilizziamo oggi; Turing aveva soltanto 24 anni.
E come parlare di computer e tralasciare… il big di Redmond? Bill Gates nasceva nel 1955 e soltanto vent’anni dopo ad Albuquerque avrebbe fondato la sua Microsoft. Tutto il resto è storia, come è storia quella costruita dal coetaneo Steve Jobs: anch’egli classe 1955, avrebbe fondato Apple alla “tenera età” di ventuno anni; insieme a Steve Wozniak, ovvio, che però di anni ne aveva 26.
Se parliamo di computer parliamo di componentistica, e a tal proposito non si può non citare Intel: il più grande produttore di chipset è stato creato nel 1968 dal genio di Robert Noyce e Gordon Moore, rispettivamente classe 1927 e 1929 (41 e 39 anni). Ben prima di Intel, tuttavia, c’è stata un’altra azienda che si è occupata – e si occupa tutt’oggi – della produzione di “macchine aziendali internazionali”: Tomas J Whatson rivoluzionò IBM – dandole il nome che detiene tutt’oggi – quando ne assunse la presidenza nel 1910. Aveva 36 anni.
Salto indietro nel tempo, parliamo di quei colossi tutt’oggi importantissimi ma che nascono ben prima degli anni ’50: Fusajiro Yamauchi, ad esempio, fondò Nintendo nel 1889 all’età di 30 anni; i fondatori di Sony – Masaru Ibuka e Akio Morita – avevano rispettivamente 38 e 25 anni quando misero in piedi l’azienda nel 1926, mentre Samsung fu messa in piedi da Lee Byung Chul – classe 1910 – quando questi aveva appena 28 anni.
Quando Frederik Idestam decise di mettere in piedi l’azienda che – quasi un secolo e mezzo dopo – avrebbe mandato in subbuglio il mondo dei cellulari aveva soltanto 27 anni: quell’azienda è Nokia, che – e in pochi lo sanno – è nata “appena appena” nel 1865.
Superiamo gli anni ’50 e diamo uno sguardo al mondo dei giochi, in particolare di tutti quelli con cui la mia generazione – e quella precedente – sono cresciute: se vi dicessi coin-op arcade, in pratica i classici giochi “da bar”, non vi torna in mente la software house nipponica Namco? Ebbene Masaya Nakamura, quando la mise in piedi nel 1955, aveva appena trent’anni.
Veniamo ora in tempi “quasi” moderni e parliamo di quelle aziende e di quei sistemi che tutt’oggi fanno parlare di sé, procedendo in ordine di tempo:
- era il 1991 quando un ventiduenne Linus Torvalds battezza il suo Linux 1.0;
- non tutti lo sanno ma Amazon e Yahoo! sono coetanee classe ’94: la prima è stata fondata – come tutti sappiamo – da un Jeff Bezos all’epoca trent’enne, mentre la seconda è stata messa in piedi per la prima volta da David Filo e Larry Yang, rispettivamente alle età di 28 e 26 anni;
- soltanto un anno dopo, nel 1995, Pierre Omidyar all’età di 28 anni avrebbe dato i natali al sito di aste online più conosciuto al mondo, eBay;
- il 1995 è importantissimo anche per Google: fu in quell’anno, infatti,che Larry Page e Sergey Brin si incontrarono per la prima volta; soltanto tre anni dopo, in un garage, sarebbe nato il colosso che tutti conosciamo. Page e Brin, coetanei, avevano entrambi 23 anni;
- Jack Ma, uno degli uomini più ricchi del mondo, ha fondato Alibaba nel 1998 all’età di 31 anni, insieme a Lucy Peng (o Peng Ley) che di anni, all’epoca, ne aveva 25.
E tutto il resto è storia recente: Jack Dorsey aveva esattamente 30 anni quando, nel 2006, inaugura la sua piattaforma di microblogging Twitter; l’anno dopo avrebbe rappresentato la svolta per un giovanissimo studente di Harvard, tutti lo conosciamo come Mark Zuckerberg, che a soltanto 23 anni inaugura quello che avrebbe consolidato il concetto di social network, restando ancora oggi il più usato del mondo: Facebook. In ultimo è la volta di Spotify, il servizio made in Sweden che avrebbe rivoluzionato il concetto di streaming musicale: Daniel Ek e Martin Lorentzon, quando lo hanno creato, avevano rispettivamente 25 e 46 anni.
Parlando di rivoluzioni, anche se rapidamente sarebbero state assorbite da Google non si possono non menzionare due startup che hanno – letteralmente – messo a soqquadro il mondo della tecnologia: quando Andy Rubin ha fondato Android aveva 41 anni, mentre Chad Hurley, Steve Chen e Jawed Karim avevano 28, 27 e 26 anni quando hanno fondato YouTube.
E a proposito di Google e compagnia, probabilmente il big di Mountain View non sarebbe dove è ora se non fossero nate le comunicazioni senza fili: il croato Nicola Tesla diede la prima dimostrazione delle comunicazioni senza fili nel 1893. Aveva 37 anni.
Dulcis in fundo, non si può non citare il genio di Ralph Baer, classe 1922 purtroppo deceduto: viene considerato il papà dei videogame poiché, nel 1972, venne messa in vendita la prima console in assoluto al mondo – la Magnavox Odyssey – basata su un suo progetto risalente agli anni 60.
Nonostante fosse ben oltre la media d’età delle menti tecnologiche brillanti del nostro secolo, se non fosse stato per Baer probabilmente le console da gioco non sarebbero nate. O, almeno, non come le conosciamo oggi.