Non tutti apprezzano le modifiche “drastiche” a qualcosa che sono abituati a vedere tutti i giorni, anche più volte al giorno, con un’estetica più o meno uguale: è certamente il caso di Google, che ha fatto storcere tanti nasini quando avviò la fase di testing in cui i link ipertestuali venivano colorati in nero e non più in blu.
E se pare che i test su quella modifica abbiano parlato di un gradimento piuttosto scarso per portarla su larga scala (sembra, appunto, perché i link neri potrebbero sempre piombare un giorno come un altro senza preavviso), un altra chicca estetica è entrata nei laboratori di Mountain View: l’introduzione del Material Design tra le pagine dei risultati di ricerca di Google (SERP).
Come si vede dall’immagine in alto (crediti), lo sfondo è stato colorato di un grigio leggerissimo e i risultati sono stati racchiusi all’interno di card categorizzate – una per gli annunci, una per le immagini, una per i risultati (che continuerà più in basso) ed una card informativa tra i risultati stessi – con leggero effetto di rilievo. Inoltre è stato modificato lo stile della lente di ingrandimento ed il classico “cog” (ovvero l’icona a forma di inganaggio) per accedere al menu ha fatto spazio al tasto a tre linee tipico del material design.
E se questa modifica proprio non vi garba, non temete: al momento la fase di test è limitata a pochi utenti e non è detto che Google introduca il Material Design nella SERP (che sta per search engine result page) per tutti. A dire il vero a me il nuovo stile piace – molto più di quanto mi piacquero i link neri: e a voi?