Tutti parlano delle novità sul Roaming, in effetti sono una grande rivoluzione, perché a partire dal 15 Giugno 2017 è entrato in vigore il provvedimento dell’unione Europea (soprannominato Roaming Zero) del settembre 2016 volto ad azzerare i costi per i clienti. E’ il momento di esultare? La risposta è si, ma è meglio fare qualche precisazione.
Cosa sono i costi di Roaming?
Quando si va all’estero il vostro operatore non può più fornirvi il servizio, quindi ha stretto degli accordi con gli operatori dei Paesi di destinazione per continuare a servirvi ( permettendovi di inviare chiamate e dati). Di fatto il nostro operatore affitta per noi la rete dell’operatore straniero e ciò comportava (prima dell’entrata in vigore del roaming zero) degli importanti costi per loro che venivano scaricati su noi che siamo i clienti finali.
I costi sostenuti dal nostro operatore sono chiamati costi di roaming all’ingrosso, ed erano davvero molto salati sopratutto per il traffico dati che arrivava a costare agli operatori fino a 50€ per GB. Ovviamente gli operatori si rifacevano sui clienti, adesso la normativa ha messo dei massimali ai costi all’ingrosso che andranno calando nei prossimi anni.
Quindi eccoci qui a poter dire addio al Roaming almeno nei paesi che fanno parte del mercato comune europeo.
Che significa dire addio al roaming?
Significa che gli operatori a partire dal 15 di Giugno 2017 sono costretti a offrire ai propri clienti sms, chiamate e traffico dati allo stesso prezzo della loro tariffa nazionale (roam like home). Ciò significa che se avete una tariffa con minuti, sms e traffico dati inclusi, l’operatore sarà obbligato a permettervi di utilizzarli senza sovrapprezzi (quindi gratis) anche all’estero (nei paesi del mercato unico europeo).
I paesi coinvolti sono 31 di cui 28 membri dell’unione europea:
- Austria
- Belgio
- Bulgaria
- Croazia
- Cipro
- Repubblica Ceca
- Danimarca
- Estonia
- Finlandia
- Francia
- Germania
- Grecia
- Ungheria
- Irlanda
- Lettonia
- Lituania
- Lussemburgo
- Malta
- Paesi Bassi
- Polonia
- Portogallo
- Romania
- Slovenia
- Slovacchia
- Spagna
- Svezia
- Regno Unito
a cui bisogna aggiungere i tre paesi appartenenti solo al mercato unico:
- Norvegia
- Islanda
- Liechtenstein
I vantaggi del Roaming Zero sono destinati però solo ai cittadini dei paesi coinvolti oppure a coloro che potranno dimostrare di avere legami stabili di residenza studio o lavoro con uno di questi paesi.
La normativa ha in ogni caso dei limiti che riportiamo di seguito, il più importante è quello del fair use che, per la sua complessità, merita un paragrafo a sé.
Cos’è il fair use?
Tradotto letteralmente significa uso corretto, ed è una serie di clausole volte a garantire gli operatori. La normativa non è stata realizzata guardando all’interesse dei cittadini residenti in paesi diversi dal proprio, questi compravano e compreranno una sim del paese di residenza, piuttosto è volta a garantire chi viaggia nei confini dello spazio economico europeo.
Per questo gli operatori avranno il diritto di imporre dei costi aggiuntivi a coloro che utilizzeranno la SIM per almeno 4 mesi fuori dal proprio Paese di residenza in un anno. Tali clienti perderanno il diritto al roam like home sulla numerazione per un anno. In ogni caso prima di conseguenze così drastiche i clienti dovranno essere avvisati ed avranno 15 giorni per far valere le proprie ragioni.
Questa parte della norma è stata studiata per combattere eventuali abusi commerciali, quindi per evitare che il roam like home unificasse tutti i mercati mobile europei in uno solo, in quanto come detto questo non era l’intento del legislatore. E per una volta questa scelta ci avvantaggia visto che l’italia è fra i paesi europei uno di quelli con le tariffe mobile più convenienti, un eventuale mercato unico avrebbe potuto portarci importanti rincari.
Quali sono i possibili sovrapprezzi?
I sovrapprezzi non saranno addebitati automaticamente, ma solo dopo che l’operatore avrà dimostrato tramite analisi del traffico la violazione delle clausole di fair use riportate sopra. In ogni caso anche i sovrapprezzi sono limitati dalla legge:
- Per le chiamate saranno 3.2 cent per minuto (+ tasse)
- Per gli SMS saranno 1 cent per SMS (+ tasse)
- Per i dati saranno 7.7€ ( il costo massimo di un GB all’ingrosso, scenderà nei prossimi anni) per 1 GB (+tasse)
E’ vero che ci sono dei limiti per i dati?
L’indirizzo del legislatore è stato chiaro: l’intento è permettere ai clienti di usufruire di un quantitativo consono di dati da poter usare anche all’estero senza spese.
Però ci sono dei limiti, la normativa prevede che gli operatori non siano obbligati a fornirci per intero il traffico dati disponibile nel nostro piano. Sono vincolati dalla legge a fornirci un quantitativo di dati minimo proporzionato al costo del nostro abbonamento. Tale quantitativo è legato anche al costo massimo al GB stabilito dall’unione (ad oggi è 7.7€/GB, sarà 6€/GB il prossimo anno, 4.5€/GB nel 2019, 3.5€/GB nel 2020, 3€/GB nel 2021 e 2.5 GB/2022.), quindi nei prossimi anni il quantitativo minimo di dati garantito a parità di costo mensile salirà.
Per capire se vi toccano tutti i dati del vostro piano basta un rapido calcolo, dovete scoprire quanto pagate per GB, se tale cifra è più di 3.85€ al GB l’operatore è tenuto ad offrirvi tutti i vostri dati all’estero. Fare il conto è semplice: utilizziamo come esempio la tariffa Special 1000 di Vodafone che offre 1000 minuti, 1000 sms e 7 GB di dati a 7 €.
Per i minuti e gli Sms non ci sono problemi, non entrano nei limiti. Per i nostri calcoli ci servono solo il numero di GB offerti ed il costo mensile (o oramai purtroppo quadri-settimanale).
Tolta l’IVA che ricordiamo nel nostro paese è al 22%, potete fare rapidamente il calcolo con la calcolatrice o utilizzando un apposito servizio online come questo.
Il prezzo senza IVA della nostra tariffa è 5.74€. Dividendo per 7 il numero dei GB inclusi e otteniamo 0.82 che è molto basso rispetto la soglia quindi non potremo utilizzare tutti i nostri dati.
Ma Vodafone dovrà comunque per legge garantirci il quantitativo minimo così calcolabile: prendete il costo della tariffa senza tasse, nel nostro caso 5.74, e dovete fare un calcolo con il costo all’ingrosso per GB che ricordiamo è al momento di 7.7 €.
Per ottenere il numero minimo di GB bisogna quindi dividere il vostro costo senza tasse (nel nostro caso il famoso 5.74) per 7.7 e poi moltiplicare il risultato per 2.
Nel nostro caso Vodafone sarà tenuta a darci gratis almeno 1.49 GB, quindi praticamente un GB e mezzo. Il calcolatore nel loro sito da un valore leggermente maggiore è probabile che Vodafone abbia voluto offrire leggermente più del minimo.
In ogni caso non vi preoccupate, appena metterete piede in suolo straniero automaticamente l’operatore dovrà informarvi delle condizioni, e di quanta parte del vostro bundle potete usare senza costi aggiuntivi.
Se non avete nessun pacchetto vi conviene ricaricare a casa visto che potrete utilizzare le tariffe agevolate del vostro piano (quindi chiamare, navigare, e inviare sms) ai soliti costi solo finché dura il vostro traffico. Eventuali successive ricariche in loco, non vi permetteranno con quel traffico di utilizzare le tariffe domestiche. Inoltre il quantitativo massimo di dati che all’estero potrete utilizzare con le tariffe domestiche sarà calcolabile dividendo il vostro traffico per il costo all’ingrosso al GB ( al momento 7.7 €).
Ecco le indicazioni per operatore:
- TIM– permette di utilizzare tutto il traffico dati incluso nella vostra offerta nazionale, quindi se avete un piano con un certo numero di GB inclusi potrete utilizzarli tutti a prescindere dal vostro costo di rinnovo. Per maggiori informazioni potete seguite questo link.
- Tre– anche lei segue la stessa politica di TIM quindi nessuna preoccupazione per i clienti che possono usare tutto il proprio traffico anche all’estero.
- Vodafone– purtroppo si comporta in modo diverso rispetto ai primi due quindi fornisce solo il quantitativo minimo di dati a cui è obbligata per legge, potete calcolarlo come spiegato sopra. Per maggiori informazioni potete consultare questa pagina.
- Wind– si comporta in modo davvero simile a Vodafone, quindi dandovi solo il quantitativo minimo obbligatorio. Potete sempre calcolarlo come detto sopra, per maggiori dettagli potete consultare il loro sito.
Riguardo gli operatori virtuali la situazione si fa più complessa, sono realtà più piccole che possono usufruire di deroghe. Come ha fatto Fastweb mobile che offrirà per tutti i piani con dati solo 1 GB gratis all’estero. Per questi operatori consigliamo fortemente di consultare le loro pagine dedicate.
Alcune domande frequenti
Devo cambiare tariffa?
La risposta è no, ogni operatore è automaticamente obbligato a attivarvi il roam like home a meno che voi non gli chiediate esplicitamente il contrario.
Andando in Inghilterra si paga il roaming?
In breve no, la Brexit sarà cosa fatta fra forse due anni, sempre che non si raggiunga un accordo per trattenere la Gran Bretagna almeno nel mercato unico (soft Brexit), in ogni caso per ora è un paese membro a tutti gli effetti quindi pienamente coperto dal roam like home.
Andando in Svizzera si paga il roaming?
Purtroppo sì, la Svizzera non fa parte del mercato unico europeo, quindi non è interessata da questo provvedimento così come non era interessata dalla vecchia eurotariffa. Per sapere i costi vi conviene consultare le pagine dei vostri operatori.
In aereo si paga il roaming?
Ad oggi sugli aeromobili i dispositivi con connessione sono utilizzabili da regolamento solo in modalità aereo e solo se questa è stata impostata a terra prima del decollo. Se siete fra quelli a cui piace violare le regole, vi accorgerete che è davvero difficile avere campo ad alta quota e quindi è impossibile effettuare traffico di rete. Alcuni aeromobili permettono di connettersi tramite Wifi, ma quello non è considerabile come traffico di pertinenza di un operatore.
In crociera si paga il roaming?
La cosa non è perfettamente chiara, ad oggi pare che il roaming marittimo sia a pagamento. Quindi se utilizzate la rete del vostro operatore in un porto in uno dei paesi dell’unione non avrete problemi e potrete usufruire del roam like home, mentre in roaming marittimo le tariffe resteranno le solite, potete consultare a proposito questa pagina.
Le chiamate e gli SMS dall’estero verso altri Paesi UE sono gratis?
La risposta è semplicemente no. Se siete in Spagna e volete mandare una chiamata o un messaggio ad un contatto in Spagna o in Francia non potrete utilizzare i minuti ed sms del vostro piano ma dovrete pagare. Invece se chiamerete un numero in Italia o massaggerete con lui non affronterete nessun costo e potrete utilizzare i minuti ed sms inclusi nel vostro piano.
Conclusioni
Il roam like home è davvero una buona notizia, potrete portare il vostro piano in tutti i 31 paesi del mercato unico, senza dover temere costi aggiuntivi e balzelli. Un grande risultato visto che fino a poco tempo fa bastava fare un poco di traffico all’estero per bruciare decine di euro.
Il nostro post sul roaming zero è arrivato a conclusione speriamo che via abbia chiarito le idee, se avete altre domande non esitate a lasciarci un commento.