Wow. È questo quello che ho pensato quando ho acceso questo ROG Zephyrus M16 di Asus. È questo quello che ho pensato quando ho cominciato ad utilizzarlo, a giocarci, a guardare contenuti multimediali. Solo wow. Non mi credete? Cercherò di convincervi della bontà di questo portatile in questa recensione, anche se non è mancata qualche magagna.
Design
Quello che stupisce a primo impatto di questo Zephyrus M16 è il design, perché nonostante sia un PC da gaming, categoria di prodotti nota per la linea stilistica decisamente pesante e tamarra, si distingue con un uno stile comunque tagliente, ma allo stesso tempo molto più leggero. Il PC stesso è leggero: tutto questo ben di Dio si ritrova in un corpo decisamente compatto (355mm x 243.5mm x 19.9mm) con un peso di soli 1,9 Kg, che per un dispositivo di questo genere sono davvero pochi. Il coperchio è arricchito da un pattern che ad Asus piace chiamare asymmetrical dot matrix design. In parole povere, metà della superficie è forata, e sotto agli stessi fori è posizionato un materiale riflettente che in base alla luce puntata restituisce un gradevole effetto arcobaleno, davvero un tocco di classe. Il resto della scocca è ricoperto di un sottile e gradevole strato gommato, che aumenta il grip, specialmente sulla polsiera, ma che allo stesso tempo si sporca facilmente. Nulla di impossibile da pulire in ogni caso.
Menzione d’onore alla cerniera, davvero di qualità eccelsa: si può aprire il portatile anche con un solo dito, come con i migliori portatili, e l’angolo di apertura arriva fino a 180°.
Aprendolo, si ha accesso ad una tastiera retroilluminata (ovviamente con LED RGB, altrimenti che portatile da gaming sarebbe?) in maniera perfetta e ad un ampio touchpad, mentre ai lati possiamo osservare una completissima dotazione di porte:
- 1 USB-C con Thunderbolt 4 e supporto a USB 4.0, DisplayPort 1.4 e Power Delivery 3.0 (100W)
- 1 USB-C con supporto a USB 3.2 Gen 2, DP1.4 e PD 3.0
- 1 USB-A 3.2 Gen 2
- 1 USB-A 3.2 Gen 1
- 1 lettore Micro SD
- 1 HDMI 2.0b
- 1 jack combo da 3.5 mm
- Kensington Lock
- 1 porta di alimentazione RJ45 (l’alimentatore è da 240W)
Display
Dopo aver sollevato il coperchio, ecco il secondo wow: che display! Un 16 pollici (opaco) nel corpo di un portatile da 15 pollici grazie allo screen-to-body ratio del 94%, un rapporto di forma 16:10 che lo rende fantastico non solo per il gaming, ma anche per la produttività, risoluzione WQXGA (2560×1600), refresh rate di 165Hz, 3ms di risposta. In più una copertura colore DCI-P3 del 100% e una luminosità di picco di 500 nits (unica cosa che non mi ha fatto impazzire, visto che con qualche riflesso di sole dalla finestra non vedevo nulla, ma dopotutto non è un dispositivo fatto per essere usato all’aperto). Non mancano la certificazione Pantone Validated e supporto al Dolby Vision.
Tutte queste specifiche si traducono in un pannello eccezionale, accurato nei colori e funzionale a tutto: gaming, produttività, creazione di contenuti multimediali. Cosa si potrebbe chiedere di più?
Prestazioni ed esperienza
Dopo la classica configurazione iniziale di Windows 10 e aver fatto l’accesso tramite il lettore di impronte digitali, posto all’interno del tasto di accensione, si può cominciare ad utilizzare veramente questa piccola bestiola. La configurazione provata da me è la seguente: CPU Intel i9-11900H di undicesima generazione raffreddata con il metallo liquido, GPU Nvidia RTX 3070 con 8GB di VRAM, 32 GB di RAM (dual-channel, espandibile fino a 48 GB), 2 TB di memoria interna con SSD PCIe Gen 4 ad alta velocità. Anche in questo caso credo ci sia davvero poco da dire, anche perché ci troviamo davanti a delle specifiche davvero overkill. Complice un’evidente buona ottimizzazione da parte del produttore, sono riuscito a fare di tutto senza mai avere thermal throttling. Questo grazie anche alle ventole, che hanno però come contro una rumorosità molto elevata. Dal PC è possibile selezionare 3 diversi profili proprio per le ventole:
- Silent: perfetto per le operazioni semplici. Le ventole, quando attive, mantengono velocità basse, senza quindi disturbare troppo. Fortemente sconsigliato durante il gaming, che verrebbe limitato fin troppo;
- Performance: qui le ventole si fanno sentire, ma le performance ne beneficiano e si può giocare tranquillamente sfruttando il massimo delle potenzialità di questo PC;
- Turbo: le ventole raggiungono la loro massima velocità creando parecchio rumore, ma alla fine di tutto le performance sono solo leggermente migliori.
Il profilo che consiglio è quindi quello Performance, che offre il miglior rapporto prestazioni/rumorosità delle ventole. Dal programma Armoury Crate è comunque possibile immettere dei settaggi manuali, per un’esperienza del tutto personalizzata.
Quando il PC è caldo, è possibile sentire un bel po’ di calore a sinistra del tasto di accensione e al centro della tastiera. Le temperature non superano comunque gli 80°C, che è un ottimo risultato se si considera la CPU utilizzata, molto esosa sotto tutti i punti di vista.
Per testare le prestazioni di CPU e GPU, ho giocato a giochi come GTA V e a Watchdogs 2 a dettagli massimi e frame rate mai sotto i 60 FPS. La media di su giochi competitivi come Overwatch e anche di 220 FPS, mentre su giochi pesanti come The Witcher 3 e Far Cry 5 ci si attesta su una media di 90 FPS, comunque ottimi. Sfruttando il ray tracing, su Control con RTX ON abbiamo una media di 30 FPS con minimo a 20 FPS e massimo a 40 FPS, mentre su Metro Exodus, sempre con RTX ON, la media si alza leggermente e arriviamo a 54 FPS. Non servono altre parole per dire che per questo Zephyrus M16 le prestazioni non sono davvero un problema.
Nota di merito per audio, trackpad e tastiera, che completano l’esperienza al 100%. Il touchpad in vetro è super reattivo e molto sensibile. La tastiera solida e affidabile, peccato solo per il tasto Invio di dimensioni ristrette. L’audio di ottima qualità è garantito dai doppi speaker posti ai lati della tastiera, che restituiscono anche una buona quantità di bassi, che soddisfano.
Presente, a differenza dei modelli G14 e G15 sempre della linea ROG Zephyrus, anche una webcam, che è di supporto a tutte le operazioni che ormai conosciamo benissimo.
Concludo questo paragrafo condividendo brevemente le due uniche esperienze negative avute utilizzando questo PC, molto probabilmente dovute a chi ha utilizzato il PC prima di me piuttosto che al PC stesso: sin da subito non sono mai riuscito ad aggiornare Windows, sicuramente per qualcosa di “rotto” a livello di file system, irrisolvibile anche un ripristino totale del sistema. Oltre questo, gli ultimi giorni ho avuto un drastico calo delle prestazioni della scheda di rete, sia a casa che in altri posti. Non sono riuscito a spiegarmi il perché di questo malfunzionamento, quindi non mi sento di espormi troppo riguardo la scheda di rete, che è comunque una Mediatek di buona qualità, con Wi-Fi 6 e Bluetooth 5.1.
Autonomia
L’autonomia è sempre il tallone d’Achille dei portatili da gaming, tanto potenti quanto energivori. E infatti, con schermo settato su risoluzione massima e refresh rate a 165Hz, in modalità Silent e risparmio energetico, non ho superato le 6 ore con uso blando. Impossibile consigliare di giocare senza tenere l’alimentatore connesso.
Prezzo e conclusioni
Il prezzo è alto per questo ROG Zephyrus M16, che parte da 2439€ per la versione “base” con i7, RTX 3070, display Full HD a 144Hz, 8 GB di RAM e 1 TB di memoria interna, mentre non sono riuscito ad individuare il prezzo della mia variante, che ipotizzo si attesti attorno a 3000€. Insomma, prezzo da top di gamma per un hardware davvero top di gamma, e se consideriamo lo sforzo di Asus nel mettere un hardware così potente in una scocca così compatta e rifinita, possiamo tranquillamente dire che è un prezzo giustificabile.