Se è vero che il mondo shifta sempre più verso i cosiddetti 2-in-uno, è vero anche che i costruttori hanno iniziato ad adattarsi a questo trend e proporre soluzioni sempre più pratiche ed alla mano. E se la linea high-end di Lenovo – la Yoga – vi fa ancora rabbrividire per il prezzo, oggi vogliamo parlarvi di un dispositivo convertibile di fascia alta ed estremamente interessante che vanta al suo attivo la qualità del brand ASUS: stiamo parlando del Transformer Book T300 Chi.
Che lo si usi da notebook o da tablet, questo dispositivo darà soddisfazioni grazie all’interessante scheda tecnica – il modello da noi provato corrisponde a quello con display WQHD, 8 GB di RAM e memoria a stato solido da 128 GB – e ad un chipset completamente fanless, che dà quel tocco di classe in più ad un device già di per sé molto bello.
Ciò non toglie che l’ASUS Transformer Book T300 Chi non sia esente da difetti, che vi elencheremo ovviamente nella nostra dettagliata recensione a seguire!
Confezione
In una sola parola: stile. Già guardando la scatola di questo dispositivo si comprende da subito con cosa si ha a che fare: confezione di cartone rigido in stile “valigetta“, con apertura verso l’alto in colore grigio scuro.
L’unica informazione sovraimpressa è il nome del dispositivo al suo interno (senza il modello specifico), con il tipico font di ASUS in colore grigio metallizzato. Davvero, davvero bella!
Aprendo la confezione ci ritroveremo davanti il Transformer Book T300 Chi con la tastiera già agganciata, protetto da un involucro in plastica facilmente sollevabile grazie all’apposita linguetta:
Il notebook nasconde, nella parte più bassa della confezione, un secondo comparto in cui sono disponibili tutti gli accessori e la manualistica a corredo, di cui vi parleremo nella prossima sezione!
Dotazione
Il sample da noi ricevuto contiene, oltre alla tastiera-dock caratteristica del dispositivo, tanti altri interessanti accessori che potranno rendere l’esperienza d’uso di questo dispositivo nettamente migliore (vi anticipiamo che il T300 Chi non è dotato di porte USB standard ma di sole microUSB).
Ma ciò non sarà un problema – o almeno non nell’immediato, poiché a corredo del dispositivo troviamo un adattatore OTG microUSB (maschio) – USB (femmina) che permetterà di collegare i dispositivi USB alla porta sul tablet; inoltre abbiamo trovato nella confezione:
- l’alimentatore con spina italiana ed allacciamento DC-in da 33 Watt;
- una prolunga micro-USB;
- la stilo ASUS Transformer Chi Active Stylus Pen (con batteria micro-stilo AAAA inclusa);
- un piccolo (ed efficace) panno per la pulizia del notebook, della dock e dei suoi accessori.
A completare il reparto accessori arriva tutta la dovuta manualistica, che spazia dalla garanzia al manuale di primo utilizzo del tablet, continuando con un piccolo manuale dedicato alla dock.
Praticamente non manca nulla!
Design
Bello, bello, bello: la versione da noi ricevuta è total-black, tuttavia è disponibile anche con tastiera in dotazione bianca; in tutti i casi, ciò che abbiamo visto non ci ha deluso: design molto molto raffinato ed elegante, con quel pizzico di aggressività che non guasta dato dalla scocca del tablet completamente in alluminio, il che garantisce una buona resistenza ed un’ergonomia di cui non ci si può lamentare.
Anche la tastiera-dock in dotazione è completamente rivestita in alluminio per non interrompere la linea di design della componente principale.
Altezza pari a 317.8 e larghezza di 191.6 x 7.6 per questo tablet con generoso display da 12.5″, tablet che grazie alla scelta della CPU è in grado di totalizzare – da solo – uno spessore di soli 7.6 mm, che aumenta a soli 8.05 mm una volta agganciato alla dockbar.
Tasti hardware e porte come nella norma: tasto di accensione-blocco sul bordo alto del tablet e in ordine, dall’alto verso il basso: bilanciere del volume, tasto Windows, altoparlante ed alloggiamento per l’alimentatore sul bordo sinistro. A seguire, sul bordo destro (sempre dall’alto verso il basso: entrata microUSB, entrata micro HDMI e jack da 3.5mm combo per cuffie e microfono.
Sul bordo inferiore, da sinistra a destra, le due cerniere magnetiche per l’alloggiamento alla dock e l’alloggiamento per microSD.
Sulla cornice del display del tablet sono presenti, come ci si aspetta, la fotocamera anteriore con un sensore di prossimità ed il microfono integrato.
Per quel che riguarda la dock, invece, l’unica entrata disponibile è una microUSB che fungerà sia da archiviazione che da meccanismo di ricarica.
Punto a sfavore, a mio avviso, è il peso di questo dispositivo specie con annessa dock: a seconda del modello scelto il peso del tablet varia tra gli 0.72 e gli 0.76 kg, che lievitano a 1.4 kg se agganciati alla tastiera (che dispone di una batteria indipendente). Ma vista la qualità delle scocche… è un compromesso tranquillamente raggiungibile.
Hardware
CPU e RAM
Nulla da dire sulla dotazione hardware del tablet, in grado di offrire prestazioni: nel sample a nostra disposizione abbiamo trovato a bordo una CPU Intel Core M-5Y71 dual-core a 1.20 GHz, accompagnata da 8 GB di memoria RAM e da grafica integrata Intel HD 5300.
Un mix piuttosto esplosivo in termini di prestazioni, mix che mette il tablet in condizione di reggere grossi carichi di lavoro senza soffrire più di tanto… ed in modalità completamente silenziosa, grazie alla natura fanless della soluzione scelta da ASUS. Lo spazio di archiviazione a nostra disposizione è di 128 GB sotto forma di un dispositivo a stato solido (SSD); eliminando lo spazio dedicato al sistema operativo e al (minimo) parco applicativo installato, di questi 128 GB circa 102 sono a disposizione dell’utente.
Proprio la natura fanless ed una dissipazione non molto equilibrata, purtroppo, sono artefici del grosso difetto per l’autonomia di questo tablet, ma di questo parleremo nell’apposita sezione.
Per gli amanti dei numeri diamo un’occhiata a qualche test eseguito con alcune note suite. La prima è Novabench, che confermano la bontà di questo dispositivo:
La seconda è PC Benchmark, sicuramente meno dettagliata ma altrettanto eloquente:
E la terza, infine, è l’immancabile suite a corredo di AIDA64, che mostra quanto i risultati totalizzati da CPU e hardware grafico siano buoni ed appartenenti di tutto diritto alla fascia alta dei tablet:
Display & Video
Il display di questo tablet… ci piace: sensibilità al tocco e all’intensità di digitazione notevole, senza poi contare della luminosità assolutamente buona, del bilanciamento di colori che non lascia a desiderare e della risoluzione WQHD (questa la versione in nostro possesso) che, abbinata all’hardware grafico Intel che non delude, permette di ottenere un’esperienza di riproduzione video e di gaming (chiaramente di livello medio) che non fanno rimpiangere quella di un notebook vero e proprio.
Tastiera-Dock
Tra me e questa tastiera si è fin da subito instaurato un rapporto di amore-odio: amore per il meccanismo di connessione e la tastiera, odio per il trackpad. Ma andiamo con ordine.
Si tratta di una dock BlueTooth 4.0 con batteria indipendente dalla durata di circa 4 ore di utilizzo continuato, agganciabile al tablet tramite due cerniere magnetiche dalla presa notevolmente salda; infatti, è tranquillamente possibile sollevare l’intero device afferrando il tablet senza preoccuparsi che la dock si sganci.
Come già detto, nessun tipo di batteria secondaria che possa alimentare il tablet tantomeno nessuna connettività aggiuntiva, se non una porta microUSB che può fungere da ricarica. Ottimo a mio avviso il layout ad isola dei tasti, ben distanziati e che garantiscono una qualità di scrittura che difficilmente farà rimpiangere tastiere ben più grandi.
A bordo tutti i tasti del caso: da FN al tasto Windows, passando per ALT+GR ed i tasti funzione. Ecco qualche dettaglio:
Come vi ho anticipato, a rompere questo delicatissimo equilibrio è un trackpad tutt’altro che all’altezza: nonostante sia di buona fattura, la rilevazione della pressione digitale non sempre lascia soddisfatti ed il bordo inferiore cliccabile è a mio avviso fin troppo resistente e scomodo da utilizzare, a causa anche della sua posizione infelice su una dock così piccola. Davvero un peccato!
Fortuna che l’adattatore microUSB-USB in dotazione ci permetterà facilmente di collegare un mouse esterno.
Chi Active Stylus Pen
La stilo che abbiamo trovato in dotazione con questo tablet mi ha lasciata piacevolmente sorpresa: è sufficiente inserire la batteria ed avvicinarla al tablet affinché sia rilevata (il pairing sarà effettuato via BlueTooth). Il riconoscimento dei livelli di pressione è buono, così come è ottima anche la maneggevolezza della stilo – dotata di un tasto hardware completamente configurabile – anche per chi, come me, utilizza la mano sinistra per scrivere.
Punto a sfavore ancora una volta l’autonomia: la Stylus Pen è un’autentica divora-batterie e purtroppo ha bisogno di batterie del tipo micro-stilo AAAA – dalle mie parti quasi introvabili, se non chiaramente in rete – per alimentarsi. Se sapete di dover utilizzare spesso questo dispositivo di digitazione, vi consiglio di acquistare un pack di AAAA ricaricabili e tenerle sempre a portata di mano!
Software
In realtà non c’è molto da dire sul parco software di questo dispositivo: la versione capitata nelle nostre mani è dotata di sistema operativo Windows 8.1 a 64 bit (è disponibile anche la versione Pro), senza nessun tipo di personalizzazione e con un parco software preinstallato che si limita ad alcune utility gestionali ASUS, l’immancabile ASUS WebStorage, la protezione di base McAfee, il lettore PDF FoxIt e le app Tripadvisor e Zinio.
E’ inoltre possibile scaricare una versione di prova di Microsoft Office.
Insomma nulla di trascendentale per un tablet che arriverà tra le nostre mani prevalentemente “pulito” (in termini di software) e, soprattutto, senza bloatware o software invasivi di alcun tipo.
Multimedia
Come già detto la qualità video di questo dispositivo è davvero buona ma di certo non si può dire la stessa cosa per la qualità audio: nonostante l’altoparlante sia situato in un posto strategico, il volume dell’audio risultante è abbastanza basso seppur discretamente pulito; la situazione cambia invece utilizzando un paio di auricolari, che grazie all’audio Realtek possono avere una buona resa.
Come è semplice immaginare, la fotocamera anteriore da 2 MP è largamente sufficiente per effettuare videochiamate e videoconferenze, ma nulla di più: il Transformer T300 Chi non è sicuramente un tablet dedicato all’aspetto multimediale ma fortemente incentrato sulla produttività, e questi due aspetti un po’ carenti non fanno altro che accentuarne questa caratteristica.
Autonomia
La soluzione fanless scelta da ASUS per questo tablet, che ne contribuisce notevolmente al design curato e al piccolo spessore, tuttavia rivela uno dei più grandi difetti di questo tablet, forse il peggiore: la dissipazione del calore non è ben bilanciata e il dispositivo finisce per scaldarsi sul retro in maniera sensibile.
Ciò, oltre ad essere piuttosto scomodo nelle situazioni di utilizzo senza dock, è in grado di scaricare la batteria da 32 Wh in tempo piuttosto breve: non sono riuscita a totalizzare più di 6 ore in utilizzo moderato del tablet (con dock) né a superare le 4 ore e mezza ad utilizzo intensivo. Ed è questo che fa sentire la mancanza di una fonte di alimentazione aggiuntiva nella dock, fortunatamente indipendente.
Che peccato.
Prezzo
Il prezzo è un punto decisamente a favore di questo tablet, che compare sul mercato in diverse configurazioni ma tutte dalle alte prestazioni: al contrario dei suoi colleghi di categoria e fascia d’utilizzo (per i quali bisogna sborsare dai 950 euro in su, per un modello di base), il Transformer Book T300 Chi ha un prezzo che oscilla tra gli 800 euro (per il modello con display 1080p, 4 GB di RAM, CPU M-5Y10 a 1.2 GHz e 128 GB di SSD) e i 1100 euro per i modelli più avanzati.
Molto aggressivo e decisamente appetibile per tutti coloro che cercano alte prestazioni, design curato e comodità ad un prezzo sicuramente abbordabile!
Conclusioni
Bello, molto bello; potente, molto potente… caldo, molto caldo! L’ASUS Transformer T300 Chi è un ottimo candidato per sostituire quasi del tutto un notebook, grazie all’eccellente comparto hardware a disposizione. Si fa sentire la mancanza di almeno una porta USB, nulla a cui non si possa riparare con il pratico adattatore a disposizione (e magari qualche splitter perché non si sa mai).
Buono anche il rapporto qualità-prezzo di questo dispositivo, molto maneggevole e sicuramente piacevole al tatto; il grosso deterrente tuttavia è l’autonomia: personalmente mi aspettavo molto di più di 5 ore da un dispositivo dedicato alla produttività in mobilità ma, come si suol dire, la perfezione non esiste. Non posso comunque nascondere che questo brutto neo, davvero brutto, fa scendere sensibilmente la mia valutazione.
In definitiva consiglio il T300 Chi a tutti coloro che hanno bisogno della potenza di un notebook accostata alla maneggevolezza di un tablet, con valori aggiunti di design curato e resistenza, ma i cui viaggi tuttavia sono brevi e non prevedono mancanza di alimentazione per più di 6-7 ore in situazioni di lavoro continuo.