La Google Chromecast è stata a tutti gli effetti uno dei prodotti di Big G più riusciti degli ultimi anni. L’ultima arrivata è la Google Chromecast con Google TV. Questa, a differenza delle vecchie generazioni, oltre ad essere dotata di un apposito telecomando in stile Fire TV Stick, monta al suo interno un vero e proprio sistema operativo che rende il dongle del tutto autonomo. Nell’ultimo periodo ho testato questa nuova Chromecast studiandone a pieno le potenzialità e ciò che realmente è in grado di fare. Per scoprire tutti i dettagli su questo nuovo dispositivo targato Google non dovrete fare altro che continuare nella lettura di questo articolo.
Confezione e design
La confezione in cui è venduto il nuovo dongle di casa Google segue la linea semplice ed essenziale con la quale sono venduti i prodotti di big G. Una volta aperta, al suo interno troviamo il dongle, i manuali d’istruzione, il piccolo telecomando, un paio di pile mini stilo, il cavo con uscita Type-C e l’alimentatore.
Passando al design, questa nuova versione del dongle targata Google si presenta con una forma più allargata e allungata, che onestamente non mi ha fatto impazzire. Difatti il device risulta abbastanza pesante e, posizionarlo dietro alla TV, può causare qualche piccolo problema viste le dimensioni maggiorate. Sulla parte superiore della scocca è incisa una G e sulla parte bassa sono posti un piccolo LED ed un tasto per il reset.
Hardware
Per quanto riguarda il comparto hardware, il nuovo dongle di big G è dotato di un processore Amlogic S905D3 quad core Cortex A55 unito ad una GPU Mali G-31 MP2. A completare la scheda tecnica troviamo anche 2 GB di RAM e 8 GB di memoria interna. Lato connettività è presente il supporto al Wi-Fi ac e Bluetooth 4.1. Non manca il supporto al 4K 60 fps, HDR e Dolby Vision e audio Dolby Digital. Ovviamente è presente l’uscita HDMI per collegare il dispositivo alla TV ed infine una porta USB-C per l’alimentazione.
Telecomando
La grande novità di questa nuova versione della Chromecast è, come già detto in precedenza, il telecomando. Questo si presenta con dimensioni davvero ridotte ed è curvo nella parte inferiore. Proprio quest’ultima peculiarità, nonostante lo renda bello da vedere, fa sì che il dispositivo risulti molto scivoloso fra le mani e poco stabile sulle superfici.
I tasti presenti sono ben 10: troviamo nella parte bassa il tasto di accensione/spegnimento, il microfono ed il tasto per selezionare l’uscita video. Appena più su sono presenti i tasti Netflix e YouTube, che consentono di accedere alle relative app semplicemente venendo pigiati; troviamo poi i tasti Home e muto, il tasto per tornare indietro e, denotato da un colore diverso, quello per richiamare l’Assistente Google. Infine, a completare il set di comandi, è presente una corona circolare che consente di muoversi all’interno delle varie app e menu, al cui centro è posto il tasto per la selezione.
Il microfono funziona bene e i comandi vocali vengono interpretati correttamente dall’assistente vocale. La porta a infrarossi riesce a impartire comandi anche a grande distanza e consente di gestire l’accensione e lo spegnimento della TV, di cambiare fonte e regolare il volume.
Esperienza d’uso
Il passo in avanti rispetto al precedente modello è evidente, la presenza del sistema operativo Google TV dà al dongle una netta marcia in più. Una volta collegata la Chromecast alla TV ed averla accesa, ci si trova davanti ad una schermata ricca di applicazioni e menu vari (molto simile a quella di Fire TV Stick). Proprio come un sistema Android, anche questa Chromecast con Google TV ospita al suo interno uno store da cui è possibile scaricare app, comprare film o musica e giochi. Difatti, grazie al telecomando, sarà possibile anche videogiocare a titoli come Asphalt 9.
L’interfaccia risulta molto curata ed intuitiva, facile da consultare e con animazioni fluide. Purtroppo non mancano i bug nelle varie applicazioni; difatti, durante il mio utilizzo, ho riscontrato in alcuni momenti dei leggeri bug oppure un ritardo abbastanza evidente nell’aprire alcuni servizi (ad esempio Twitch o Netflix). Ovviamente, trattandosi di una Chromecast, non manca la possibilità di poter effettuare cast e trasmettere i contenuti da un altro dispositivo. L’accesso ai contenuti mediante i comandi vocali è facile e veloce, a patto che venga specificato nel comando la piattaforma da cui attingere il contenuto, altrimenti di default verranno avviati video da YouTube.
La qualità visiva è eccellente, difatti tale versione della chiavetta di casa Google permette la riproduzione di contenuti in 4K con supporto all’HDR10 e Dolby Vision. Per quanto riguarda la regolazione dei parametri audio/video, Google TV non offre molte possibilità di personalizzazione e, oltre ad una modalità di gioco, non vi sono particolari peculiarità.
Google Chromecast o Fire TV Stick?
La domanda che tutti si pongono a questo punto è “quale conviene acquistare fra Google Chromecast e Fire TV Stick?“. Ebbene, non esiste una risposta univoca in quanto quest’ultima cambia in base alle proprie esigenze. I due dispositivi sono abbastanza simili sia nel funzionamento che nell’offerta dei contenuti. Medesimo discorso anche per il prezzo poiché Google Chromecast è disponibile all’acquisto a 69,99€, mentre Fire TV Stick a 59,99€.
Una parte fondamentale per la scelta è svolta, nel caso in cui abbiate assistenti vocali in casa, da quali dispositivi avete scelto; se in casa avete optato per gli Amazon Echo, allora la scelta migliore è sicuramente Fire TV, che si va ad integrare perfettamente all’interno della vostra smart home. Al contrario, se avete gli smart speaker di casa big G, allora vi converrà puntare su Google TV.
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