Nelle ultime settimane abbiamo avuto modo di conoscere bene Klipsch, azienda americana che da decenni produce attrezzatura hi-fi di un certo livello. Dopo aver recensito una neckband, delle cuffie true wireless e delle cuffie semi-open back, finalmente abbiamo avuto l’occasione di poter provare anche un diffusore, che tra l’altro appartiene proprio alla categoria di prodotti per cui Klipsch è così celebre nel settore.
Si chiama Klipsch The Three: è bellissimo, suona dannatamente bene ed è più smart di quanto sembri, ma con qualche ma.
Confezione
La confezione non è niente di trascendentale, semplicemente uno scatolone in cartone che raffigura il prodotto e che ne elenca le funzionalità. Al suo interno troviamo:
- la cassa;
- due cavi di alimentazione, uno con presa europea e l’altro con presa americana;
- un cavo da USB-A a USB-B;
- un cavo aux da 3,5mm;
- un telecomando (due pile mini-stilo incluse);
Purtroppo nella scatola a me pervenuta non erano presenti né il cavo aux (poco male), né il telecomando, che sarebbe stato molto utile per controllare la cassa da remoto. Questo è un rischio che si corre quando si provano prodotti che sono passati per le mani di altri colleghi che, spero sbadatamente, non ricordano sempre di rimettere tutto al proprio posto.
Design e costruzione
Come al solito dei prodotti Klipsch, l’uso dei materiali e la costruzione di questa cassa sono di un livello superiore rispetto a tantissime altre aziende del settore, e il design vintage è una firma inconfondibile. Su questo The Three non si spreca il legno, usato nei due pannelli superiore e inferiore, mentre i lati sono circondati da tessuto intrecciato. Il tutto restituisce un look a tratti, come già detto, vintage, anche se forse mi spingerei più in là e lo definirei senza tempo. Difficilmente dei design del genere stancano, anche dopo anni, ecco perché mi permetto di dire una cosa del genere.
Sulla parte superiore, incastrato nel pannello in legno, troviamo un piccolo centro di controllo della cassa interamente in rame, costituito da:
- una levetta per l’accensione;
- 5 LED che indicano la sorgente attuale della cassa;
- una manopola per cambiare le sorgenti;
- una manopola per il volume.
Anche in questo caso, c’è poco da dire: l’estrema bontà della costruzione di questa cassa si sente anche in questo piccolo componente, con la levetta dell’accensione che produce un suono davvero soddisfacente quando azionata, e delle manopole perfettamente bilanciate che non producono alcun tipo di suono o strano sibilo quando ruotate.
Il pannello posteriore è forse il più interessante, anche se lo è più per le porte presenti che per il design. In effetti, tutte le porte più importanti per un uso consumer o amatoriale sono presenti. Da sinistra:
- una porta USB (utile per aggiornare il firmware);
- un ingresso digitale USB-B (per l’audio tramite USB);
- un ingresso analogico RCA;
- un ingresso analogico AUX da 3,5mm;
- un ingresso PHONO (per collegare un giradischi);
- una presa per l’alimentazione.
Insomma, sembra che in un modo o nell’altro al The Three ci si possa davvero collegare un po’ di tutto, considerando che sono presenti anche altre due sorgenti virtuali, ma di quelle parleremo tra pochissimo.
Qualità audio
Arrivati al capitolo dedicato alla qualità del suono della The Three, mi sembra quasi di ripetermi: Klipsch non nasconde di certo il suo know-how in fatto di audio. Il timbro e l’equalizzazione sono quelli unici a cui ci ha abituato la casa americana e che restituiscono un’esperienza sonora di alto livello: bassi spinti al punto giusto dal woofer da 133,4mm e i due radiatori passivi della stessa dimensione, tanto dettaglio nelle frequenze alte – riprodotte dai due driver da 57,15mm – e medi un po’ meno valorizzati. La potenza in output raggiunge gli 80W, e infatti la pressione sonora è impressionante: sono riuscito a coprire tutto il mio appartamento (60mq circa) senza neanche dover arrivare al volume massimo. Direi, quindi, che anche in un ampio salone la Klipsch The Three può trovarsi tranquillamente a suo agio e riempirlo senza troppi problemi.
Software e prestazioni
Come accennato in un paio di paragrafi fa, oltre a tutti gli ingressi cablati che presenta il bel Klipsch The Three, ce ne sono altri due virtuali: il Bluetooth e il Wi-Fi. Questi sono i due modi in cui ho preferito usare questo prodotto per durante il mio periodo di test, e se per il Bluetooth non ho riscontrato problemi, non posso dire lo stesso per il Wi-Fi.
Nei prodotti odierni la componente smart è sempre più importante, e se non è realizzata al meglio la percezione del prodotto si abbassa e tutto sembra più scadente, anche se in realtà potrebbe anche non essere così. Purtroppo, è proprio questa la sensazione che mi ha dato il The Three, che mi ha non poche volte innervosito a causa di continue disconnessioni e di una app decisamente non bella, che alla fine mi ha fatto decidere di abbandonare l’utilizzo via Wi-Fi per prediligere il Bluetooth, un vero peccato. Ci sarebbe anche una skill Alexa per controllare da remoto la cassa con la voce grazie all’assistente vocale di Amazon, ma non sono riuscito a far funzionare neanche quella, che ve lo dico a fare.
Un’altra procedura che mi ha fatto impazzire è quella dell’aggiornamento del firmware, che è illustrata in maniera errata anche sui manuali forniti da Klipsch stessa. Per aggiornare il firmware il manuale indica di:
- staccare la cassa dalla corrente;
- posizionare la levetta su OFF;
- attaccare nella porta USB la chiavetta con il nuovo firmware già opportunamente trasferito ed estratto;
- riattaccare la cassa alla corrente e aspettare che i LED sul pannello superiore smettano di illuminarsi a intermittenza.
Sembra tutto molto semplice, se non per il fatto che in realtà la levetta va lasciata su ON, e questo piccolo dettaglio mal decritto ovunque da parte di Klipsch mi ha fatto perdere una giornata intera per arrivarci.
Prezzo e conclusioni
Giunti alle conclusioni, a chi è raccomandabile un prodotto del genere? Di sicuro non a chi ha un budget ridotto, visto che parliamo di un listino di 499€ e uno street price che si aggira attorno ai 400€.
Se invece poteste permettervele, allora è un acquisto che dovreste sicuramente considerare, a patto di prediligere una connessione cablata e/o con Bluetooth, lasciate perdere il Wi-Fi, è un consiglio spassionato.
GUARDA SUL SITO | Klipsch The Three
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