Mentre Xiaomi e Oppo continuano a dominare, altre aziende emergenti tentano di guadagnare terreno e una di queste è Meizu, che poi tanto emergente non è. Dopo il successo riscontrato col Meizu MX2, confermato poi col successivo MX3, quest’anno l’azienda cinese ha deciso di lanciare il suo nuovo top di gamma, il Meizu MX4 in versione standard e Pro.
Ed è proprio il Meizu MX4 Pro lo smartphone che questa volta ci è capitato tra le mani grazie allo store HonorBuy che ce l’ha concesso in prova. Senza svelarvi il nostro giudizio finale, lo smartphone si rivelerà un top o flop di gamma?
ACQUISTA | Meizu MX4 Pro su HonorBuy
ATTENZIONE: abbiamo ricevuto lo smartphone con il firmware cinese preinstallato pertanto è a quello che faremo riferimento, la versione internazionale potrebbe comportarsi in modo differente da questa.
Confezione
Come sul precedente MX3, anche questo Meizu MX4 Pro vanta una bellissima confezione flip che porta al suo interno il dispositivo, una pellicola protettiva, i vari manuali, il cavo USB-microUSB e l’adattatore da muro con presa cinese. Non sono presenti auricolari di alcun tipo.
Ad arricchire la dotazione ci pensa HonorBuy che include un adattatore per presa italiana, un caricatore da auto, un pennino per il touchscreen ed una flip cover.
Design ed Ergonomia
La cornice in metallo fornisce al dispositivo un tocco di eleganza che non guasta, a completare il tutto ci pensano le rifiniture sui bordi, tasto home compreso, e la cover posteriore che, anche se costruita in plastica, ne riprende lo stile e il colore donando al design un senso di continuità. Belli i dettagli lungo il contorno, bello anche lo stile dell’altoparlante che in parte riprende quello dell’iPhone 6 e 6 Plus.
Il generoso display da 5.5″ implica un’altezza di 150.1mm e una larghezza di 77mm. Lo spessore è di soli 9mm e il peso ammonta a 158 grammi che non sono molti nella fascia dei phablet. Abituato a smartphone di grandi dimensioni non ho avuto troppi problemi con questo Meizu MX4 Pro ma ammetto che la cover, a causa della sua natura, non offre un ottimo grip e la presa potrebbe non essere salda come dovrebbe. Tuttavia non mi sento di considerarlo come un vero e proprio difetto.
La cover posteriore è rimovibile e sotto di essa troveremo l’alloggiamento per la micro sim ed un’ampia batteria da 3350 mAh, quest’ultima non rimovibile. Non è presente l’espansione di memoria dati i tagli di storage da 16, 32 o 64GB.
Le colorazioni disponibili sono 3: oro, grigio e bianco.
Hardware
Dal punto di vista hardware il Meizu MX4 Pro si difende bene con una potente CPU Exynos 5430 Octa-Core con 4 core Cortex A15 con un clock pari a 2 GHz e 4 core Cortex A7 con clock a 1.5 GHz, rispettivamente per i task più pesanti e quelli più leggeri. La RAM ammonta a 3GB e permette all’intero sistema di girare in modo fluido e senza alcun tipo di rallentamenti.
VEDI ANCHE | Meizu MX4 Pro – Scheda Tecnica
Purtroppo il terminale emana calore già dopo una decina di minuti di utilizzo e lo sentirete sulla mano durante l’uso, è ancora più evidente durante il gaming più pesante. Spesso la temperatura si aggira sui 40-45° e sale in fretta nei benchmark dove ho visto raggiungere anche i 65°.
Non mancano il Bluetooth 4.0, il Wi-Fi a/b/g/n/ac e la compatibilità con le reti LTE. La ricezione è nella media, nulla di anomalo da segnalare.
Software
A bordo del device troviamo la Flyme, interfaccia proprietaria dell’azienda, che da poco ha raggiunto la versione 4.2.8.2U dove U nel nostro caso sta indicare un firmware brandizzato cinese, il firmware globale è invece contrassegnato dalla lettera A.
Come tutti i fork di Android provenienti dall’Asia, manca l’app drawer e tutte le app saranno presenti nella homescreen, pronte per essere catalogate in cartelle esattamente come Apple ha sempre abituato i suoi utenti su iOS. E’ presente uno store proprietario, purtroppo in cinese, in cui potremo scaricare temi per personalizzare lo smartphone in tutti i suoi aspetti grafici.
Nel complesso la UI stock non mi è dispiaciuta, decisamente ben studiata e curata per non tralasciare al caso alcun dettaglio, da questo punto di vista tanto di cappello per Meizu. Interessante anche lo SmartTouch, un utilissimo bottoncino fluttuante che ci permetterà di eseguire diverse azioni in base alla pressione o alle gesture assegnate.
Purtroppo la Flyme non è esente da bug, mi è capitato di non ricevere notifiche push da app di messaggistica nonostante le avessi concesso il permesso di avviarsi allo startup e di inviare notifiche al sistema. Più volte l’unico modo per riceverle era andare ad aprire di proposito l’app e aspettare il refresh del servizio. Inoltre il Wi-Fi durante la sospensione non funziona causando il consumo di enormi quantità di dati mobili.
Il firmware basato su Android Lollipop è già in test e spero che vada a risolvere i problemi riscontrati poiché non è esattamente ciò che ci si aspetta da un vero top di gamma.
Multimedia
Il comparto audio non delude, buona la qualità sonora e molto alti i volumi sia dello speaker principale che della capsula auricolare. Durante la riproduzione musicale riuscirete a godere di buoni bassi senza sacrificare troppo gli alti, l’equalizzazione mi è sembrata veramente buona.
Le fotocamere sono il vero punto di forza di questo MX4 Pro, quella posteriore mi ha regalato bellissimi scatti anche in scarse condizioni di luminosità. E’ tra le migliori mai provate, forse attualmente è seconda solo a quella del Galaxy S6 ed S6 Edge e LG G4 quando uscirà. Ottima la saturazione, buono il bilanciamento del bianco e anche la gestione dell’esposizione. In modalità automatica anche l’autofocus non darà problemi e gli scatti saranno rapidi e precisi. Per i più esperti è presente anche la modalità manuale per sfruttare a pieno il sensore da 20.7 MP. La fotocamera frontale invece è nella media.
Anche gli amanti dei video non potranno non apprezzare questo terminale che in generale si comporta bene in qualsiasi circostanza, ecco un piccolo video in 4K che ho preparato in vista della recensione.
VEDI ANCHE | Meizu MX4 Pro: 4K Cinematic Video Test
Autonomia e prezzo
Devo essere sincero, da 3350 mAh avevo grosse pretese che però sono svanite poco dopo. L’autonomia non è ancora al top ed è evidente la necessità di ottimizzazione software dato che i consumi sono abbastanza alti, probabilmente anche dovuti al mancato funzionamento della rete Wi-Fi durante la sospensione. Generalmente riuscirete a raggiungere circa 3h 30m di schermo attivo con svariati tipologie di utilizzo e con un uptime che in media si aggirerà sulle 13h.
Il prezzo ammonta a 340€ per la versione base e considerata la presenza di un display 2K, di una buona fotocamera, di un’ampia batteria e di una qualità costruttiva di un certo livello è senza alcun dubbio tra i più competitivi sul mercato. Ovviamente varierà in base al taglio di memoria scelto, fate attenzione alla decisione che farete poiché, come detto prima, non è possibile espandere la memoria.
Conclusioni
E’ difficile dare un giudizio ma non nascondo che da questo top di gamma mi aspettavo molto di più. E’ vero, probabilmente sarà possibile agire via software per tutti i difetti ma ciò non basta a rassicurarmi durante una spesa che ammonta a qualche centinaio di euro.
Mi sento di dare un complessivo 7.4 tenendo presente anche degli aspetti positivi dello smartphone che non sono pochi, schermo e fotocamera sono solo 2 esempi. Tuttavia non credo che ne consiglierei l’acquisto ad un utente comune, non fin quando saranno presenti problemi come quelli precedentemente citati.