In un mercato caratterizzato da una marea di mirrorless Full Frame che si scopiazzano fra loro, Panasonic ha deciso di reinventarsi investendo su questa tipologia di sensori senza perdere la propria identità. La nuova serie Lumix S di Panasonic ha il compito di accompagnare chi è alla ricerca della massima qualità e del minimo compromesso, con un hardware al top ed un parco ottiche completamente rinnovato. Panasonic ha inoltre affermato di non voler prendere le distanze dalla serie Lumix G, che continuerà ad essere arricchita da nuove mirrorless micro quattro terzi. Una decisione saggia e astuta, che strizza l’occhio a tutti quei produttori che – per portare avanti lo sviluppo di sistemi Full Frame – hanno deciso di abbandonare le serie già esistenti. Panasonic Lumix S1 è una mirrorless della serie Lumix S che – assieme alla sorella maggiore S1R – ha sancito il debutto dell’azienda nel mercato delle mirrorless Full Frame.
Una nuova serie non solo in termini di specifiche, che ora appaiono più in linea con gli standard delle mirrorless di fascia alta, ma anche di personalità. Panasonic Lumix S1 ha delle dimensioni generose, paragonabili a quelle di una reflex top di gamma, che assieme all’hardware marcano un distacco dalle fotocamere Lumix G con sensore MFT. Alla maneggevolezza a cui Panasonic ci ha sempre abituati la Lumix S1 preferisce puntare sul grip, sulla disponibilità di controlli fisici e sull’ampia dotazione di slot e porte.
Scheda tecnica
Panasonic Lumix S1 segna un punto di svolta nella famiglia di mirrorless Panasonic anche in termini di specifiche tecniche. A bordo non solo un sensore Full Frame completamente ridisegnato per la serie S, ma anche un nuovo processore Venus Engine, l’immancabile stabilizzazione doppia dell’immagine Dual IS, la registrazione video 4K a 60 fps e un parco ottiche completamente ridisegnato nato dalla sapiente collaborazione con Leica.
- Sensore: CMOS Full Frame da 24,2 MP
- Processore d’immagine: Venus Engine
- Gamma ISO: 100 – 51.200 (50 – 204.800 in modalità ISO esteso)
- Raffica di scatti: 9 fps
- Autofocus: 225 aree
- Consumi: 380 scatti
- Connettività: Bluetooth, WiFi
- Display: 3,2″ LCD da 2.100.000 punti
- Mirino: 0,78x OLED da 5.760.000 punti
- Ottiche compatibili: L-Mount
- Peso: 1017 g
- Dimensioni: 149 x 110 x 97 mm
Corpo ed ergonomia
Quelle che a primo impatto contraddistinguono la nuova serie Lumix S sono le dimensioni del corpo macchina, che rimangono invariate sia su S1 che su S1R. Si perde, dunque, il form-factor compatto a cui Panasonic ci ha sempre abituati con le sue mirrorless micro quattro terzi per migliorare l’impugnatura e la disposizione dei pulsanti e delle ghiere. Panasonic Lumix S1 è una gran mirrorless, in tutti i sensi! Il peso di 1017 g è ben distribuito lungo i 149 x 110 x 97 mm del corpo macchina, giustificato dalla robusta struttura in lega di magnesio che garantisce la resistenza a polvere e schizzi d’acqua (oltre che a temperature che vanno dai -10°C ai +40°C).
La parte superiore di Panasonic Lumix S1 è il vero e proprio centro di controllo del dispositivo. Ospita non solo un gran numero di ghiere e pulsanti – che permettono di gestire i principali parametri di scatto – ma anche un display retroilluminato che mostra tali informazioni in tempo reale. Partendo da sinistra sono presenti: il selettore dei programmi e il selettore della modalità di scatto (allocato sotto), il tasto LVF, il shoe mount, il tasto V MODE, il display secondario, il tasto per la retroilluminazione del display e di alcuni pulsanti, lo switch di accensione, la ghiera per la regolazione dei tempi di scatto, tre pulsanti per la regolazione del bilanciamento del bianco, della sensibilità ISO e della compensazione, l’otturatore e la ghiera per la regolazione del diaframma.
Passando alla parte frontale di Panasonic Lumix S1, si possono osservare la serigrafia Lumix S1, il tasto di sgancio per l’ottica, il LED per l’autofocus, due pulsanti programmabili e un selettore che permette di passare in modalità silenziosa. La baionetta L-Mount ospita un sensore CMOS Full Frame da 24,2 MP, grande passo in avanti di Panasonic e grande dimostrazione di forza nei confronti di altri brand già presenti nel mercato delle mirrorless pieno formato. La stabilizzazione a 5 assi del sensore rimane la stessa Dual IS delle mirrorless Panasonic. A cambiare sono i 5,5 stop di compensazione che salgono a 6 in abbinamento ad ottiche stabilizzate. Nonostante le dimensioni del sensore, la raffica di scatti raggiunge i 9 fps. Questi posso essere aumentati a 30 fps in modalità 6K Photo e a 60 fps in modalità 4K Photo.
Nella parte posteriore di Lumix S1 risiedono la levetta LOCK, il tasto galleria, il pulsante per la registrazione video, il selettore della messa a fuoco con pulsante AF-ON, il tasto Q, BACK, DISP, MENU e cestino. Meritano una menzione anche il joystick, comodo per selezionare l’area di messa a fuoco, e la ghiera rotabile. Il display LCD inclinabile occupa la maggior parte dello spazio a disposizione a sinistra, mentre leggermente sopra di esso è collocato il mirino elettronico. Oltre ad un piccolo LED di stato posto in basso a destra, alcuni tasti sono retroilluminati per un utilizzo ottimale anche in notturna.
Nella parte laterale destra sono collocati i due slot di memoria, compatibili sia con schede SD UHS-II che con memorie XQD. Panasonic ha giocato d’astuzia e ha deciso di mettere a disposizione degli utenti entrambi gli slot. Basti pensare che la scelta di utilizzare sole XQD sulle mirrorless della serie Nikon Z ha suscitato molto scalpore fra gli appassionati. Panasonic Lumix S1 garantisce grande flessibilità in termini di backup, registrazione continua e suddivisione di file grazie alla collaborazione fra le due schede.
Nella parte laterale sinistra sono presenti, invece, le varie porte di input e di output. Tra queste il collegamento per lo scatto remoto,una porta USB-C, una porta HDMI standard, ingresso e uscita audio da 3,5 mm. Sotto questo punto di vista Panasonic Lumix S1 è una delle mirrorless più complete, che permette non solo di utilizzare un microfono esterno per la registrazione di tracce audio (sia tramite jack che tramite USB-C) ma anche di ascoltare direttamente in cuffia il flusso dell’audio.
Controlli e funzionalità
Entriamo più nello specifico per svelarvi quelle che sono le principali funzionalità di Panasonic Lumix S1. La nuova serie di mirrorless Panasonic mette piede sul mercato con tre dispositivi giovani ma già maturi, nati da uno sviluppo durato circa quattro anni. Destinata a migliorare nel tempo con la crescita del parco ottiche L-Mount e con l’avvento di nuovi aggiornamenti firmware, Panasonic Lumix S1 è la mirrorless Full Frame più versatile che possiate attualmente portarvi a casa.
Autofocus
Cambiano le dimensioni del corpo macchina e il formato del sensore ma – reduce del grande successo sulle mirrorless micro quattro terzi – Panasonic continua a sfruttare su Lumix S1 un sistema di messa a fuoco automatica basato sulla tecnologia DFD. Rispetto a quanto visto su Lumix G9 – o all’ultima recensita Lumix G90 – il sistema è stato notevolmente migliorato, mi è sembrato che Panasonic Lumix S1 predicesse cosa mettere a fuoco ancor prima di premere l’otturatore. Nonostante l’infallibilità della messa a fuoco automatica avrei gradito un maggiore impegno da parte di Panasonic nello sviluppo di un sistema ibrido apposito per la sua nuova serie di mirrorless Full Frame.
Entrando più nello specifico, Panasonic Lumix S1 sfrutta un sistema di messa a fuoco automatica a rilevamento di contrasto basato su 225 aree. Con un tempo di messa a fuoco minimo di appena 0,08 secondi e con l’ausilio del touch-screen è pressoché impossibile sbagliare il fuoco sul soggetto: anche utilizzando il mirino elettronico, il display si trasforma in un selettore touch dell’area di messa a fuoco.
Su una base di appoggio solida che, come ho già detto, è stata collaudata negli anni, Panasonic ha sviluppato degli algoritmi per la messa a fuoco impressionanti: mi riferisco alla modalità Face/Eye/Body/Animal detection che – come suggerisce il nome – permette di mantenere a fuoco un numero elevatissimo di soggetti, tra cui gli animali.
Autonomia
Tra le principali giustificazioni delle dimensioni così generose di Panasonic Lumix S1 c’è sicuramente la durata della batteria. All’interno del capiente corpo macchina alloggia una batteria da 3050 mAh che assicura un’autonomia di circa 380 scatti. Sebbene nell’utilizzo reale ne abbia contati decisamente molti in più, con qualche piccola accortezza e con la Power Save LVF mode è possibile salire a 110o scatti.
La ricarica del dispositivo può avvenire sia tramite l’apposita dock, che porta al 100% la batteria in poche ore, sia tramite porta USB-C. Grazie all’ausilio di quest’ultima sarà possibile utilizzare un qualsivoglia powerbank, così da poter ricaricare Panasonic Lumix S1 con maggior tranquillità, anche in viaggio, con un semplice cavo. Durante la prova ho principalmente sfruttato la presenza della porta Type-C con supporto alla ricarica durante l’acquisizione di time lapse e lunghe esposizioni.
Connettività
Trattandosi di una macchina ideale sia per la fotografia che per il mondo delle riprese, Panasonic Lumix S1 integra un comparto connettività di tutto rispetto. I moduli Bluetooth e WiFi vengono sfruttati principalmente per una comunicazione rapida ed efficace con lo smartphone, rendendo possibile il trasferimento degli scatti anche in maniera automatica. L’accoppiamento con il proprio dispositivo permette inoltre di sopperire alla mancanza del modulo GPS: durante lo scatto Panasonic Lumix S1 comunica con lo smartphone per ricevere informazioni sulla posizione.
L’applicazione dedicata Lumix Sync prevede anche una sezione per il controllo remoto del dispositivo da utilizzare per gli scatti a distanza o quando Panasonic Lumix S1 è montata sul cavalletto per gli scatti a lunga esposizione. In alternativa è possibile utilizzare un telecomando remoto attraverso l’apposita porta. Oltre ad essa, il corpo macchina dispone di un jack per il microfono e di un jack per le cuffie per controllare al meglio il flusso dell’audio in input e in output, di una porta USB-C e di un’uscita HDMI standard.
Display e mirino
Arriviamo ad uno degli aspetti che maggiormente mi ha lasciato senza parole durante l’utilizzo di Panasonic Lumix S1. Il display principale è un’unità LCD da 3,2″ inclinabile in altezza e verso destra, permettendo una maggiore libertà quando si scatta in verticale e quando si sfrutta l’apposito battery grip. La riproduzione dei colori è molto fedele all’originale, ma in alternativa potete calibrarla a vostro piacimento attraverso l’apposito menù nelle impostazioni. Il display touch-screen ha una risoluzione da 2.100.000 punti, una delle più alte – se non la più alta – vista sulle mirrorless.
Proprio come una reflex di fascia alta, Panasonic Lumix S1 dispone di un ampio display secondario retroilluminato su cui visualizzare le principali informazioni di scatto, tra cui: diaframma, ISO, esposimetro, scatti rimanenti e batteria.
Sul mirino elettronico non ho dubbi: è il migliore che io abbia mai provato. Un grande plauso a Panasonic, non solo per il mirino in sé, ma anche per la comodità dell’oculare. Sia l’alloggiamento che i materiali sono molto ergonomici e la vista – anche senza occhiali – non si affatica minimamente. Il mirino sfrutta la tecnologia OLED ed ha una risoluzione di 5.760.000 punti (5,7 MP circa), ha un ingrandimento di 0,78x e copre il 100% dell’inquadratura. Piccola menzione anche al sensore di prossimità per lo switch automatico da display a mirino, che è sempre rapido e preciso.
Qualità delle immagini e delle riprese
Sin dal primo contatto con Panasonic Lumix S1 ho percepito un senso di robustezza, solidità ed affidabilità. Una volta che le mani – e la mente – si abituano alle dimensioni del corpo macchina e alla disposizione di ghiere e pulsanti non riuscirete più a separarvene così facilmente. L’aggettivo che mi è subito venuto in mente sin dalle prime ore di utilizzo è: predittiva. Anche in modalità automatica Panasonic Lumix S1 non sbaglia mai un colpo, è sempre pronta e reattiva ed ha dalla sua un software completo e molto intuitivo.
A proposito di software, Panasonic ha introdotto alcune funzionalità di cui probabilmente sentirò la mancanza su altri dispositivi della stessa fascia. Mi riferisco in particolare alla modalità High Resolution, che sfrutta il sensor-shift (movimento microscopico del sensore) per combinare assieme una serie di otto immagini in un unico file da 96 MP.
La qualità degli scatti è ben al di sopra delle aspettative, sebbene queste – trattandosi di una mirrorless top di gamma – siano già molto alte. Nonostante i “soli” 24,2 MP (messi a confronto con i 47,3 MP della sorella maggiore S1R) le foto appaiono incredibilmente dense di dettagli: si può ingrandire, e ingrandire, senza pentirsene. Merito anche del rinnovato parco ottiche nato dalla stretta collaborazione con Leica, gli scatti vantano una profondità di campo non indifferente. Le tre ottiche messe in commercio assieme alle due mirrorless – e in particolare il 24-105 mm f/4 Macro OIS che abbiamo provato – hanno una qualità costruttiva paragonabile a poche altre lenti e le performance sono strabilianti. Nonostante l’f/4, l’ottica 24-105 mm riesce comunque a garantire uno sfocato d’autore, pur mantenendo la versatilità di un’ottica tuttofare.
Quella che per molte mirrorless Full Frame può essere una debolezza diventa in realtà uno dei principali punti di forza di Panasonic Lumix S1. Sapevo già che la risposta al rumore digitale – anche per via del numero di megapixel – sarebbe stata ottima, ma non credevo potesse spingersi così oltre. Premessa: Panasonic Lumix S1 lavora con una gamma ISO 100 – 51.200, che si spinge a 204.800 in modalità estesa. Fino ad ISO 6400 gli scatti sono puliti e perfettamente utilizzabili, a partire da ISO 12.800 si intravedono i primi peggioramenti in termini di dettagli e di fedeltà cromatica ma è possibile tamponare fino ad ISO 51.200 (che vi ricordo essere già il limite massimo della gamma tradizionale). Vi sconsiglio di utilizzare i valori ISO estesi, ma mi ha stupito constatare che la differenza tra ISO 51.200 e ISO 102.400 non sia poi così tanta.
Menzione speciale va fatta alla modalità Timelapse e agli scatti a lunga esposizione. Con Panasonic Lumix S1 basta un cavalletto e po’ di pazienza per dar vita a qualcosa di straordinario. La prima modalità ha dalla sua la possibilità di scegliere l’intervallo di scatto e il numero totale di scatti, ma permette anche di calcolare in tempo reale la durata totale del timelapse e l’orario di fine. Una volta concluso il timelapse è la fotocamera stessa a chiedere come esportare la clip, proponendo diverse risoluzioni e diversi frame-rate. Per quanto riguarda le lunghe esposizioni, oltre alla possibilità di impostare l’apposita modalità luce rossa, mi ha colpito l’algoritmo di noise-reduction che viene eseguito automaticamente al termine dello scatto.
Parlare di Panasonic Lumix S1 senza menzionare il comparto video sarebbe un grande errore. Questa mirrorless si pone, infatti, come ponte fra le sorelle maggiori S1R ed S1H. Per rispondere alle esigenze dei professionisti Panasonic Lumix S1 non solo è in grado di registrare in 4K a 60p/50p (andando ad eseguire un crop del sensore) e a 30p/25p/24p (utilizzando tutta la superficie del sensore), ma attraverso un aggiornamento a pagamento è possibile sbloccare la registrazione 4:2:2 a 10 bit. A mio avviso è questa l’unica nota negativa di questa mirrorless: perché un utente dovrebbe essere disposto a pagare qualcosa in più per continuare ad utilizzare Lumix S1 quando – quasi sulla stessa fascia di prezzo – potrebbe puntare sulla nuova Lumix S1H? Bisogna ammettere che, anche senza alcun aggiornamento, le riprese sono soddisfacenti e vantano della doppia stabilizzazione dell’immagine Dual IS a cinque assi.
Conclusioni
Panasonic Lumix S1 è ad oggi una delle mirrorless Full Frame più interessanti fra quelle attualmente disponibili all’acquisto. Dopo anni di esperienza nel settore delle mirrorless Micro 4/3 Panasonic ha deciso di offrire “qualcosa in più” ai suoi utenti e, sebbene questo sia stato il primo approccio ad un mercato ancora poco familiare al brand, non ho riscontrato particolari mancanze rispetto alle concorrenti. Panasonic Lumix S1 è dunque l’anello di congiunzione fra una mirrorless focalizzata sull’ambito fotografico (come può esserlo la S1R) e una mirrorless che punta tutto sulle riprese (come ci ha dimostrato recentemente Panasonic stessa durante la presentazione di S1H).
Il prezzo è (ovviamente) quello di una top di gamma a tutti gli effetti, ma acquistando il bundle Lumix S1 + 24-105 mm f/4 Macro OIS riuscirete a risparmiare circa €500 sull’effettivo prezzo dell’ottica. Si parte da €2499 per il solo corpo macchina per arrivare ai €3399 del bundle.