Nelle ultime settimane ho avuto la possibilità di testare Philips 243B1JH, un monitor pensato principalmente per migliorare la postazione domestica di studenti e lavoratori. Quello che a primo impatto può sembrare un monitor come tanti altri si è rivelato un ottimo alleato per lo smart-working e la didattica a distanza ricco di funzionalità pensate appositamente per la produttività, come la webcam a scomparsa con tecnologia Windows Hello e la docking station integrata per utilizzare più dispositivi contemporaneamente con un singolo cavo.
Design e costruzione
Il design di Philips 243B1JH è moderno e minimale, con degli inserti in plastica dall’effetto satinato che ne raffinano l’estetica, e si sposa bene sia in atmosfere più fredde come quelle di un ufficio ufficio che in quelle più calde della propria stanza. La scocca è realizzata per l’85% in plastica riciclata post-consumo ed è completamente priva di sostanze nocive come piombo, mercurio e pvc.
La pressoché assenza di cornici laterali e superiore, oltre ad un grande impatto visivo, consente di utilizzare il monitor in configurazioni multischermo senza spezzare quel senso di continuità che ci si aspetta passando da uno schermo all’altro.
Per questioni logistiche ho utilizzato il monitor su un supporto meccanico a gas che normalmente utilizzo sulla mia scrivania, ma devo ammettere di essere rimasto piacevolmente sorpreso dalla SmartErgoBase, il sistema di supporto e di articolazione completamente regolabile (da -5° a 35°) che permette di ruotare il display ed utilizzarlo in verticale, ad esempio mentre si programma o si scrive un articolo.
Specifiche tecniche
Ci tengo a specificare che Philips 243B1JH non è un monitor pensato per il gaming, tantomeno per garantire la miglior fedeltà cromatica nella sua categoria, ma il suo pannello IPS è in grado di adempiere a tutte le principali mansioni, comprese la fruizione di contenuti – si pensi allo studente che tra una lezione e l’altra recupera la sua serie tv preferita – e l’editing leggero di contenuti multimediali.
- Dimensione pannello: 24 pollici
- Rapporto d’aspetto: 16:9
- Risoluzione: 1920 x 1080
- Refresh rate: 60 Hz (75 Hz con FreeSync)
- Tempo di risposta: 4 ms
- NTSC / sRGB: 88% / 105%
- Tipo di pannello: IPS
- Luminosità: 250 cd/m²
- Contrasto: 1000:1
Prestazioni e funzionalità
Il pannello IPS da 24″ con risoluzione Full HD e rapporto d’aspetto 16:9 garantisce degli ottimi angoli di visione (parliamo di circa 178°) ed una buona riproduzione dei colori. Normalmente il refresh rate è di 60 Hz, ma può essere esteso a 75 Hz attraverso la modalità FreeSync. Lo ribadisco: non si tratta di un monitor pensato per i videogiocatori incalliti, ma per chi – come me – non ha particolari esigenze, ed in quei pochi momenti liberi gioca a titoli graficamente leggeri e poco articolati, può rivelarsi un’ottima soluzione.
Ciò che permette a questo monitor di impostazione tradizionale di distinguersi dai competitor è il complesso di funzionalità e ottimizzazioni pensato appositamente per migliorare la produttività dell’utente. Mai come in questo periodo dove – per studio o per lavoro – siamo costretti a trascorrere svariate ore davanti allo schermo tornano utili la tecnologia Flicker-Free e la modalità LowBlue che, riducendo lo sfarfallio e l’esposizione ai raggi ultravioletti, aiutano a prevenire la stanchezza degli occhi.
Le caratteristiche user-friendly non finiscono qui: attraverso il LightSensor è possibile regolare automaticamente la luminosità dell’immagine a seconda delle condizioni ambientali per un’immagine perfetta con il minimo consumo di energia.
Parlando di consumi energetici una menzione speciale va al PowerSensor, un sistema che attraverso gli infrarossi determina la presenza di utenti. Quando nessuno è nei paraggi (il range di funzionamento è di 30 – 120 cm) il sensore riduce automaticamente la luminosità del pannello, riducendo i costi energetici fino al 70% ed aumentando il ciclo di vita.
Ciò che non mi ha particolarmente colpito è l’evidente presenza di backlight bleeding e la distribuzione non uniforme della retroilluminazione. Non solo il pannello è più luminoso al centro rispetto ai lati, ma lo è anche la metà inferiore rispetto a quella superiore.
Anche la coppia di altoparlanti da 3 W è tutt’altro che entusiasmante, il volume è nella media mentre il suono risulta abbastanza ovattato. Riconosco, però, che il sistema audio integrato può rivelarsi un ottimo alleato quando il laptop è collegato al monitor.
Sul lato destro di Philips 243B1JH è possibile accedere ad una serie di pulsanti (oltre a quello di accensione e spegnimento) che permettono di navigare all’interno dell’OSD. Dai tasti rapidi sarà possibile accedere ad una sezione per la modalità SmartImage in cui sono presenti diversi settaggi adatti a particolari condizioni di utilizzo (EasyRead, Ufficio, Gioco, Foto, Film, ecc) e selezionare la porta di input per il segnale video.
Connettività e periferiche
Philips 243B1JH è uno dei pochissimi monitor nella fascia medio-bassa che cerca di sbarazzarsi dell’arcaica porta VGA. Al suo posto, integra una porta HDMI e ben due porte DisplayPort, di cui una in uscita per il collegamento concatenato di più monitor.
La presenza di una porta USB-C in grado di erogare fino a 100 W di potenza è un game-changer in questa categoria in quanto, oltre a caricare il laptop e (simultaneamente) trasmettere il segnale video, trasforma il monitor in una docking station rendendo accessibili numerose porte USB 3.2 ed una porta gigabit LAN. Una soluzione molto comoda, accessibile con una singola porta, che permette di risparmiare anche su un eventuale hub esterno – si pensi ai MacBook dotati di due sole porte USB-C.
- 1x HDMI 1.4
- 1x DisplayPort 1.4 (in)
- 1x DisplayPort (out)
- 1x USB-C 3.2 da 100 W
- 1x USB-C 3.2 Gen 2
- 4x USB-A 3.2
- 1x porta RJ-45
- 1x jack audio da 3,5 mm
Tramite la porta USB-C è inoltre possibile usufruire dello sblocco attraverso la webcam pop-up dotata di riconoscimento facciale e compatibile con il sistema Windows Hello. Oltre ad essere molto rapida nello sblocco, la tecnologia ad infrarossi ne permette il funzionamento anche al buio. La qualità del sensore da 2 MP è ottima, bene la risoluzione Full HD e la soppressione del rumore, meno l’audio catturato dal sistema di microfoni.
Ho utilizzato la webcam sia per lezioni universitarie che per call di lavoro e devo ammettere di essere rimasto piacevolmente sorpreso dalla qualità complessiva del segnale trasmesso. Gli interlocutori non hanno avuto problemi nell’ascoltarmi ed – anzi – hanno elogiato la qualità dell’immagine.
Conclusioni e prezzo
Philips 243B1JH è un ottimo monitor per chi studia e per chi lavora – sia in ufficio che a casa – con una forte propensione per l’utilizzo on-the-go e non si fa mancare assolutamente nulla. Esteticamente moderno e minimale, si abbina bene a qualsiasi scenario e non passa sicuramente inosservato. Pur considerando il set di caratteristiche e funzionalità che permettono di risparmiare su webcam e docking station, il prezzo resta leggermente alto. Si tratta, tuttavia, di un prodotto appena lanciato e – considerando che la versione base 243B1 si trova a poco più di €200 – sono sicuro che nei prossimi mesi avrà modo di scendere di prezzo e di candidarsi come un best-buy.
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