Guardando la progressiva evoluzione della serie Saints Row, è facile notare come le dinamiche e gli intenti iniziali siano via via cambiati, passando da una trama incentrata sulle gang di quartiere a una fantasiosa e fuori dagli schemi.
Il filo conduttore che, negli anni, ha legato i vari episodi della serie nonostante i numerosi cambiamenti è l’irriverenza dei personaggi e delle storie narrate. In questo, Agents of Mayhem ripropone in una salsa tutta nuova le stesse sensazioni con, ahimè, alcuni ma.
Trama
La storia di Agents of Mayhem è ambientata a Seul, in particolare dopo gli eventi di Saints Row: Gat out of Hell. Dopo l’attacco globale sferrato dai LEGION, ovvero la League of Evil Gentlemen Intent On Obliterating Nations, Persephone ha decide di fondare il gruppo dei MAYHEM.
La squadra in questione, costituita da agenti specializzati provenienti da tutto il mondo e reclutati nelle situazioni più disparate, è l’unica in grado di contrastare il dominio imposto dal Doctor Babylon, Ministro della Superbia dei LEGION.
Gameplay
Le dinamiche di gioco in un primo momento potrebbero risultare confusionarie. Nonostante, di fatto, i comandi e i metodi con cui vengono svolte le varie missioni siano piuttosto semplici, tutto ciò che circonda l’evoluzione dei nostri personaggi è ricco di parametri da prendere in considerazione.
Il cuore di Agents of Mayhem è il centro operativo, denominato ARK, nel quale troveremo diversi punti in cui organizzare e potenziare i nostri eroi prima dell’inizio di una missione. Nell‘armeria, ad esempio, potremo applicare potenziamenti e gadget che sbloccheremo col proseguo delle missioni. Il laboratorio di ricerca servirà poi per produrre strumenti e power up consumabili da utilizzare in battaglia, mentre passando per il Banco Richieste potremo gestire il mercato nero e potenziare l’agenzia per eseguire upgrade validi per tutti gli agenti e i veicoli.
Le fasi di guida sono molto simili a quelle viste in Saints Row, con una simulazione non proprio fedele e sterzate forse un po’ dure e meccaniche.
Il mondo a disposizione del giocatore non è altro che un grosso contenitore di missioni da svolgere, con un ecosistema non molto vario e che non permette di fare altro se non andare dal punto A al punto B. In ogni caso, oltre alle quest principali, sono presenti numerose missioni secondarie, oggetti da trovare e altre caratteristiche che, in ogni caso, contribuiscono ad aumentare la longevità del gioco.
Caratteristica che aumenta la sfida è poi la difficoltà regolabile. Prima dell’inizio di ogni missione, infatti, oltre a scegliere quale agente schierare è possibile aumentare il livello dei nemici presenti nell’area operativa, così da rendere il tutto più impegnativo. Giocando alla difficoltà consigliata, infatti, oltre a guadagnare pochi punti esperienza ci si potrebbe annoiare a causa della semplicità della missione.
Per quanto riguarda le performance, personalmente ho avuto modo di testare il titolo in questione su una PS4 Slim e, ahimè, nelle fasi concitate di gioco ho potuto constatare cali di frame non poco evidenti. Nonostante sia passato del tempo dalla sua uscita ufficiale e siano stati rilasciati degli aggiornamenti, tale problematica continua ad essere presente anche se non in modo massiccio.
Grafica
Volition, come abbiamo già avuto modo di vedere in Saints Row, non punta al realismo ma a un look più dinamico e vivace. Lo stile col quale sono stati realizzati i personaggi e tutto il mondo che circonda Agents Of Mayhem, infatti, si sposa benissimo con il modo in cui la trama viene raccontata, ricca di tempi comici, situazioni improbabili ed eroi e cattivi dal carattere singolare.
Le cutscene, poi, si propongono come un cartone animato in pieno stile anni 90, con disegni dai tratti spigolosi e movimenti veloci.
L’ambientazione futuristica pretende chiaramente un corposo numero di effetti particellari e luminosi tipici dei prodotti collocati in archi temporali avanzati componente che, come visto prima, sono si un piacere per gli occhi ma compromettono inevitabilmente le performance.
Comparto sonoro
Laser, esplosioni, ancora laser, ancora esplosioni e battute simpatiche, a tratti volgari ma azzeccate al contesto. Questi gli elementi principali del comparto sonoro che vengono resi in modo ottimale.
Chiaro, considerando come il gioco non abbia la pretesa di immergere il giocatore in particolari atmosfere, il comparto sonoro non svolge un ruolo chiave, ma a parte questo il tutto viene riprodotto in modo fedele, chiaro e pulito.
Agents of Mayhem – Conclusioni
Volition, col suo nuovo titolo, non abbandona l’irriverenza e la sfrontatezza vista in Saints Row ma, anzi, la riporta in forma rivisitata in un titolo fresco e interessante. Nonostante le carenze a livello di performance su PS4, Agents of Mayhem rimane godibilissimo e in grado di intrattenere non poco.
La possibilità di selezionare il livello di difficoltà prima di ogni missione, poi, rende sicuramente più avvincente e meno scontato il portare a termine i compiti prefissati. Detto questo, il gioco alla lunga tende ad essere ripetitivo e il mondo poco interattivo rende il tutto più monotono.
Caratteristica che, però, può portare a stancarsi facilmente del gioco è la ripetitività delle meccaniche comuni alle varie missioni, che siano legate alla storia o siano semplici quest secondarie. Questo, unito a un mondo di gioco per nulla attivo e, per questo, poco coinvolgente, può portare il giocatore ad abbandonare il gioco prima del previsto.
La seguente review di Agents of Mayhem è stata realizzata utilizzando la copia fornitaci da Volition.