Nell’era in cui la mobilità la fa da padrona, essere produttivi da qualsiasi luogo è diventato quasi un must per chi si sposta spesso.
Le soluzioni di computing di questo tipo non sono così economiche come sembra, eppure Chuwi ha provato a cambiare le carte in tavola con un tablet dalle grandi promesse ma dal prezzo piccino. Stiamo parlando del Chuwi Hi12, un dual boot Android/Windows che, all’occorrenza, può trasformarsi in un “notebook” da 12 pollici.
Una sorta di wannabe-Surface che l’azienda cinese ha commercializzato col preciso intento di offrire una soluzione economica ad alternative più note e blasonate come la serie non-Pro di combinabili Microsoft.
Sarà questo Chuwi Hi12 davvero all’altezza delle aspettative? E’ davvero oro ciò che luccica? Scopriamolo insieme!
Confezione & Dotazione
Molto, molto minimale la confezione del Chuwi Hi12: si tratta infatti di una scatola di cartoncino resistente con stampato il marchio del produttore. Su di essa sono presenti alcune etichette che riassumono, in cinese, le specifiche tecniche del tablet.
All’interno della scatola trovano posto, oltre che al tablet ben avvolto da una busta protettiva, un cavo di ricarica USB/microUSB (lungo circa 1 metro), il relativo caricabatterie da muro – da noi ricevuto con sola spina cinese – ed un manuale di istruzioni, anch’esso in cinese.
Design
Se c’è qualcosa che non si può criticare a questo dispositivo è sicuramente l’estetica: si tratta di un imponente tablet con display da 12″ e scocca posteriore completamente in alluminio, che grazie anche agli accostamenti di colore disponibili – nel nostro caso nero/silver – ha davvero un suo perché.
Sulla parte anteriore del tablet, oltre al display, trovano posto la fotocamera anteriore (lato lungo) ed il tasto soft-touch Windows (lato corto), che funge anche da tasto Home in Android.
Sul lato lungo del bordo superiore del tablet trovano posto il tasto di accensione/blocco ed il bilanciere del volume, sul lato corto sinistro sono presenti, dall’alto verso il basso:
- l’entrata da 3.5mm per le cuffie;
- una porta miniHDMI;
- una porta USB 2.0;
- una porta microUSB;
- una porta USB 3.0;
- l’alloggiamento per la microSD;
- uno dei due altoparlanti.
Sul lato lungo inferiore troviamo la cerniera magnetica per il collegamento alla tastiera con relativi meccanismi ad incastro ed infine, sul lato destro, il secondo altoparlante.
Sulla scocca posteriore in alluminio trova posto la fotocamera posteriore (lato lungo), insieme con una stampa riassuntiva delle caratteristiche della CPU.
Bello, davvero molto molto bello… ma pesante, davvero molto, molto pesante. Parliamo di un dispositivo che da solo supera gli 800 grammi – 852, per la precisione. Che, in caso optiate per l’acquisto della tastiera, aumentano di ulteriori 752 grammi.
Insomma, un tablet che pesa quanto un notebook!
Hardware
Tablet
A differenza delle soluzioni economiche di alcuni concorrenti, il comparto hardware del Chuwi Hi12 è davvero degno di nota. Troviamo a bordo una CPU Intel Cherry Trail a 64 bit a 1.44 GHz, affiancata da grafica Intel HD e ben 4 GB di memoria RAM. Presenti 64 GB di memoria interna, espandibile.
Sulla memoria interna, tuttavia, va fatto un appunto: i 64 GB totali sono ripartizionati in modo particolare; senza scendere nei dettagli, di fatto 32 GB sono dedicati alla parte gestibile da Windows 10 Home ed altri 10 GB sono dedicati alla parte gestibile da Android.
In tutti i casi, come si legge dalla scheda tecnica, la memoria è espandibile tramite microSD sino ad un massimo di 128 GB.
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A bordo del tablet è presente una fotocamera anteriore da 2.0 MP ed una posteriore da 5.0 MP, non dotata di flash; niente sensori né supporto a reti mobili se non tramite dongle – questo grazie alla presenza delle porte USB standard.
Come vedremo in seguito, il display 12″ con risoluzione 2K e densità di 216 ppi ha una resa dei colori soddisfacente, tuttavia il pannello touch – sebbene superiore alla media di dispositivi low-cost del genere – non è precisissimo.
Completa il tutto una capiente batteria da 11000 mAh il cui comportamento, però, è abbastanza strambo…
Tastiera
Abbiamo avuto modo di provare anche la tastiera dedicata al Chuwi Hi2, non inclusa nella dotazione standard del tablet ma acquistabile separatamente. Anch’essa di alluminio, si tratta di una piccola tastierina con layout US in cui sono presenti, oltre ai classici pulsanti d’obbligo, anche tasti funzione e tasti multimediali.
La tastiera viene agganciata al tablet tramite un meccanismo ad incastro magnetico, presente nella cerniera posta sul bordo superiore.
Personalmente, pur avendo le mani piccole, ho trovato piuttosto scomoda questa tastiera. Volendo tralasciare la dimensione ridotta (ciò non è imputabile a Chuwi), a rendermi non agevole l’utilizzo è stata soprattutto la qualità della pressione dei tasti, in realtà abbastanza duri – soprattutto la barra spaziatrice.
L’intero blocco è dotato di touchpad, molto sensibile e con supporto alle gesture sino a 3 dita (utilizzabili sia su Windows 10 che su Android); unico problema la posizione: in fase di scrittura, è molto facile sfiorarlo involontariamente muovendo di conseguenza il cursore. Assente un tasto fisico per disattivarlo.
Presenti inoltre i classici led per il Num Lock, il Caps Lock e lo Scroll Lock ed una porta USB standard aggiuntiva.
La tastiera non dispone di alimentazione autonoma, dunque tenerla collegata intaccherà sulle prestazioni del tablet in termini di autonomia.
Software
Windows
Windows 10 Home, nudo e crudo, e nulla più: a parte la sezione “Informazioni di sistema”, Chuwi ha deciso saggiamente di non pre-installare app proprietarie (o peggio ancora renderle “di sistema”) su questo tablet. Una scelta che ho personalmente gradito molto e che mi ha reso agevole l’utilizzo del sistema operativo.
Unici accorgimenti: bisognerà installare l’intero pacchetto della lingua italiana, non disponibile da subito ma installabile comodamente tramite il pannello Impostazioni, affinché Cortana sia totalmente funzionante. Nulla da segnalare riguardo alla compatibilità hardware: è esattamente come se Windows 10 fosse installato su un “comune” notebook.
Android
Anche la parte Android – volendo escludere l’autonomia – mi ha lasciata piacevolmente sorpresa: Android 5.1 in versione praticamente stock!
A dire il vero spunta ogni tanto qualche app cinese preinstallata, che può essere però comodamente rimossa con la classica procedura di disinstallazione su Android.
Presenti di fabbrica il Google Play Store ed il gestore per l’hardware grafico Intel HD. Anche la parte Android è ovviamente compatibile con la tastiera Chuwi e con la stragrande maggioranza delle tastiere USB e Bluetooth.
Ben supportati anche i mouse esterni anche se, con alcuni mouse più complessi (ad esempio il mouse/scanner IRISscan o un Roccat da gaming, nei nostri test), il driver può crashare.
Multimedia
Display
Partiamo dal punto di forza di questo tablet: il display. La fattura è molto buona e la resa dei colori non lascia affatto a desiderare, complice anche l’hardware Intel Graphics HD al suo interno, sia su Windows 10 che su Android.
Buona anche la visualizzazione del display da angolazioni differenti, tuttavia si distingue chiaramente il pannello visivo dal vetro protettivo a causa della fattura del dispositivo stesso.
Resa video
Il display 2K ha un suo perché in combinata con la CPU e la GPU: ci si può tranquillamente spingere alla visualizzazione di contenuti 1080p a 30fps senza verificare lag; con determinati formati il dispositivo permette di riprodurre anche a risoluzione 2K a 60fps senza lag.
Quest’ultimo aspetto non è però la regola, in quanto tutto è fortemente dipendente anche dalla codifica video.
Resa audio
Soddisfacente seppur non eccelsa la resa audio dagli speaker installati sul tablet che, grazie alla posizione, non soffrono di riduzioni o gracchi neppure se il tablet è agganciato alla tastiera. Sicuramente la resa dei bassi non è delle migliori ma, da un dispositivo simile, non ci si può aspettare chissà cosa.
Molto buona la resa audio tramite il jack cuffie: il suono è pulito e viene reso correttamente, con un piacevole effetto 3D, anche a volumi alti.
Fotocamere
E’ presto detto: questo tablet non è pensato per essere sfruttato come una fotocamera digitale, dunque è comprensibile che Chuwi non abbia dato molto “peso” alle due lenti installate a bordo.
Ciò non significa che il risultato sia pessimo: la fotocamera anteriore è ottima per effettuare videochiamate, quella posteriore per qualche scatto fugace senza troppe pretese.
Nulla di adatto però alle foto delle vacanze al mare o del concerto del vostro attore preferito, complici la mancanza del flash, la bassa risoluzione (5.0 MP la fotocamera posteriore) e, soprattutto, il peso assolutamente non trascurabile del tab.
Autonomia
La batteria è davvero gigantesca: parliamo di 11000 mAh di capienza, che su Windows 10 fanno il loro dovere! Con il tablet agganciato alla tastiera ed un tipico utilizzo da sessione lavorativa (illuminazione media, tantissimo Chrome con più schede ed un gran numero di estensioni, diversi video, qualche minuto di gioco, tanto social, molto IM) siamo riusciti ad arrivare anche a 8 ore di autonomia, aumentate a circa 9 ore e mezza senza tastiera.
Davvero niente male.
Deludente invece la parte Android, che abbiamo utilizzato in modalità tablet senza tastiera: con pochi minuti di gioco, qualche video riprodotto, navigazione web e un bel po’ di IM, siamo riusciti a totalizzare soltanto 7 ore di autonomia.
Troppo poche, su Android, per una batteria di tal portata.
Rapporto qualità/Prezzo
Tutto sommato il Chuwi Hi12 non è un tablet da sottovalutare visti il display piuttosto ampio e ben fatto, la resistente scocca di alluminio e la possibilità di utilizzare ben due sistemi operativi.
Una qualità che si fa pagare ma non troppo: su Gearbest è infatti possibile acquistare il Chuwi Hi12 in colorazione Silver/Nera ad un prezzo di circa 235€ da warehouse cinese.
Scende invece a 227€ il prezzo d’acquisto dalla warehouse europea.
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Chi fosse interessato alla soluzione 2-in-1 potrà acquistare, sempre su Gearbest, anche la tastiera originale Chuwi ad un prezzo tutto sommato contenuto: si parla di 38€.
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Conclusioni
Ve lo avevamo presentato come un wannabe-Surface e, dobbiamo ammettere, Chuwi ci è andata abbastanza vicina. Il Chuwi Hi12 è un tablet tutto sommato economico per quel che offre, di buona fattura e che permette di lavorare in mobilità potendo vantare non uno ma ben due sistemi operativi.
Se dobbiamo trovarvi un grosso difetto, quello è il peso: già da solo oltrepassiamo gli 850 grammi, che superano il kilo e mezzo se vi annettiamo la tastiera. Più o meno quanto un ultrabook, se non addirittura di più.
Se dobbiamo trovarvi invece un grosso pregio, oltre alla presenza di Windows, Android e delle porte USB standard, quello è l’ottimo forum di supporto, fortunatamente in lingua inglese: in esso è presente praticamente di tutto – dai driver per Windows alle immagini per ripristino/reflash, il tutto accompagnato da una buona dose di tutorial.
Insomma per meno di 300€ (includendo il costo della tastiera) ci si porta a casa un combinabile che, grazie alla qualità dell’hardware ed alla buona fattura, ha un suo perché. Certo, la tastiera all’inizio è un po’ scomoda e i tasti un po’ duri ma, col tempo, si finisce per farcisi (quasi) l’abitudine!