Cubot P20 è uno smartphone che unisce un design molto ben conosciuto ad un hardware – ormai – da definirsi entry level, o comunque di fascia medio bassa. I suoi punti di forza sono il grande display in risoluzione FullHD+ ed un software recente e abbastanza fluido, ma basteranno a fare di questo telefono un best buy nella sua fascia di prezzo?
Se avete già guardato la nostra video recensione qui in alto, e volete saperne di più su questo Cubot P20, allora continuate a leggere i prossimi paragrafi dove vi mostreremo questo smartphone più nel dettaglio, oltre ovviamente ad una scheda tecnica completa e tutti i link d’acquisto.
Unboxing e Design
Volendo parlare della confezione di vendita, c’è veramente poco da dire: quella arrivatami da Amazon consiste in uno scatolo bianco chiuso da una fascia di carta che mostra il nome e alcune specifiche tecniche dello smartphone.
Aprendo la confezione il Cubot P20 è protetto da una specie di “mattoncino” fatto di spugna e su di esso è già applicata una pellicola protettiva. Sempre nello scatolo poi, troverete: manuale d’uso, cavo di ricarica antigroviglio (microUSB) e alimentatore da 5V – 2A che ricarica lo smartphone in circa 2 ore e mezza.
Inoltre in confezione troverete anche una comoda cover in TPU trasparente con il quale si può “annullare” lo scalino creato dalla fotocamera posteriore, aumentando però la sensazione di grandezza dello smartphone, che già piccolo non è!
Il Cubot P20, da un punto di vista del design, ricorda molto bene lo Xiaomi Mi8 (soprattutto nel posteriore), mentre si rifà – ma solo leggermente – ad iPhone X per la parte anteriore, dove c’è l’ormai immancabile Notch (o “tacca” come dir si voglia).
Il corpo è completamente realizzato in plastica, ed anche se al tatto si sente questa sensazione di materiali poco pregiati, c’è da dire che la costruzione e l’assemblaggio sono ben realizzati.
Poco altro da dire del design: tasto di accensione/spegnimento, bilanciere del volume, ingresso jack audio e carrellino per la Dual SIM (4G) o per una SIM ed una scheda MicroSD per espandere la memoria.
Specifiche e Software
Sul retro del Cubot P20 c’è un lettore di impronte abbastanza veloce e preciso che ci consentirà di sbloccare lo smartphone ed accedere al sistema operativo. A bordo abbiamo Android 8.0 Oreo con l’ultimo aggiornamento software risalente a Ottobre 2018.
Il sistema è abbastanza fluido sia nella navigazione delle schermate, sia nell’utilizzo delle varie app, ma ovviamente – com’è giusto che sia – le prestazioni iniziano ad essere intaccate quando si utilizzano più di 3 o 4 app contemporaneamente.
Il launcher applicato da Cubot è abbastanza scarno di personalizzazioni, anzi in realtà non ci sono funzionalità aggiuntive, gesture o tool di personalizzazione. Poco male però, perché di sicuro questo contribuisce alla sua fluidità. E poi non ho trovato bug o malfunzionamenti.
Merito anche di un hadrware che – seppur ormai vecchiotto – fa il suo dovere! Il Cubot P20 ha infatti un hardware che 2 anni fa avremmo considerato di fascia media. Ora si parla senza ombra di dubbio di una fascia medio-bassa. Ma vediamolo in dettaglio:
Specifiche Tecniche
Parametri di base
- Sistema operativo: Android 8.0 Oreo
- Processore: Mediatek MT6750T
- Scheda grafica: ARM MALI T-860 MP2
- Batteria: 4000 mAh integrata
Schermo
- display: 6.18 pollici IPS a 403 ppi
- risoluzione: FullHD+ (1080 x 2246)
- Altro: curvatura 2.5D – contrasto 1300:1
Memoria
- Memoria RAM: 4 GB in DDR3
- Memoria interna (ROM): 64 GB
- Espandibile: sì, tramite microSD
Fotocamere
- Posteriore princiapale: 16 MP f/2.0 interpolata a 20 MP
- Posteriore secondaria: 0.3 MP interpolata a 2 MP
- Anteriore: 8 MP f/2.8 interpolata a 13 MP
- Risoluzione max: FullHD 1080p – 30fps
Sensori
- Sblocco con impronta digitale
- GPS, Bluetooth 4.0, WiFi
- 23/3G/4G -anche banda 20
Insomma, un hardware che almeno sulla carta sembra essere di tutto rispetto. Come detto però, l’apparenza inganna perché questi numeri non consentono un utilizzo sempre fluido e si paga il prezzo di qualche LAG e di ricaricamenti di pagine e app. Anche il gaming ne risente quando messo sotto stress, e la poca ottimizzazione fa raggiungere al Cubot P20 anche fino a 50 gradi.
Schermo e Fotocamera
Un punto sicuramente a favore di questo smartphone è il grande e risoluto pannello IPS da quasi 6.2 pollici in risoluzione FullHD+, con una buonissima taratura dei colori che non tende ne a saturare ne a schiarire le varie tonalità. Insomma colori fedeli ed immagini ricche di dettaglio, che viste da un display così grande, fanno decisamente il loro effetto!
Purtroppo non sarà possibile godere di questo schermo dopo aver scattato una foto, perché il comparto fotografico – come ci si aspettava da uno smartphone di fascia bassa – lascia decisamente a desiderare! Le fotocamere sono state “spremute” fino all’osso per ottenere quanti più Megapixel possibili (solo per vendere di più) con dei risultati che… giudicate voi stessi:
La risoluzione troppo elevata dei sensori lascia entrare tantissimo rumore, generando immagini poco dettagliate, mal calibrate e pessime in mancanza di luce. Il discorso è analogo sia per la fotocamera anteriore che per quella posteriore. Ovviamente però il sensore Samsung posteriore vanta più dettaglio ed una migliore messa a fuoco.
Sì, c’è anche un secondo sensore posteriore, che dovrebbe servire al Cubot P20 per calcolare la profondità di campo e ottenere l’effetto sfocatura. Peccato che l’hardware di questo smartphone non consente l’utilizzo di quel terzo sensore, che rimane dunque soltanto un’altra mossa di “marketing”. Nulla di nuovo però, la stragrande maggioranza degli smartphone cinesi in questa fascia di prezzo fa lo stesso.
Autonomia e Prezzi
Un’ultima questione c’è rimasta da considerare: l’autonomia. A bordo del Cubot P20 c’è una batteria integrata da ben 4000 mAh che, accoppiata ad un hardware di fascia medio-bassa (poco energivoro a rigor di logica) dovrebbe consentire una buona autonomia.
Tuttavia, sarà per la quasi assente ottimizzazione software, o sarà per il grande e risoluto schermo da più di 6 pollici, la batteria non ci porterà quasi mai a sera tarda, costringendoci a ricaricare lo smartphone prima di cena.
Dunque, tirando le somme, il Cubot P20 è stato – almeno a mio parere – uno smartphone deludente sotto quasi tutti i punti di vista. Ma il miglior modo per giudicare uno smartphone è quello di rapportarlo ai suoi competitor nella stessa fascia di prezzo.
Il problema è proprio qui: se il Cubot P20 fosse costato almeno 40/50 euro in meno al suo prezzo di listino che si aggira attorno ai 200 euro, sarei passato volentieri su alcune pecche che hanno tutti gli smartphone di quella fascia di prezzo. Ma a 200 euro si entra in competizione con “mostri sacri” come Xiaomi Redmi Note 5 e Redmi Note 6 Pro (che costano anche meno) e tantissimi altri competitor molto più validi!
Insomma, a voi la scelta! Ecco qualche link d’acquisto per il Cubot P20 che potete comprare ad un prezzo molto più basso dalla Cina:
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- ACQUISTA | Cubot P20 dal GearBest (Cina)
Ma come detto ci sono tanti altri competitor nella stessa fascia di prezzo, e dunque se volete vagliare più opzioni, vi consigliamo di dare un’occhiata alle nostre guide all’acquisto di smartphone: