Ultimamente stiamo provano diversi tablet di diverse dimensioni, in questa recensione andiamo a vedere il fratello minore del già provato Ekoore Lucid 9.7″ ovvero il Lucid 7″. Dopo la “brutta esperienza” del precedente, mi aspettavo solo di meglio dalla versione 7″ che non condivide assolutamente nulla con l’altro se non il nome con il suo fratello, ma questo è solo un bene per il prodotto stesso.
Andiamo quindi a scoprire insieme questo particolare tablet dalle mille features e sorprese!
Confezione
Probabilmente l’unica vera nota dolente di questo prodotto è la confezione, uguale esteticamente a quella del 9.7″ con la differenza che personalmente non ho trovato dentro ne le cuffie ne il caricabatterie, nonostante fossero dichiarati presenti.
Per il resto la semplice dotazione include un cavo USB-microUSB standard per la ricarica e il collegamento al PC, uno sticker di Ekoore e della manualistica davvero essenziale, insomma lo stretto necessario all’utilizzo del tablet.
Design ed Ergonomia
Semplice ma piacevole da vedere, il design dell’Ekoore Lucid 7″ è il vero punto distintivo del device, che a molti potrebbe ricordare alla lontana l’Oppo Find 5 in versione ingrandita. L’unica pecca che posso trovare nel design è la mancanza della retroilluminazione sui tasti softouch nella parte inferiore dello schermo, che li rende difficili da premere se siamo al buio, ma analizziamo tutto con ordine.
Il prodotto si presenta con delle dimensioni piuttosto contenute di 190 x 105 x 7.8 mm in un peso complessivo di solo 270g, complice la scocca mista in plastica ed alluminio. Nella parte frontale troviamo lo schermo da 7″ 1280×800 pixels che sente la risoluzione limitata e manca della luminosità automatica, ma soprattutto presenta dei bordi piuttosto accentuati che fanno sprecare spazio sul frontale, inoltre vi sono i tasti softouch (back, home, menu), la capsula auricolare per effettuare le chiamate e la fotocamera anteriore.
Il lato posteriore presenta lo sportellino che nasconde gli slot per le 2 SIM e lo slot per la microSD, la fotocamera posteriore da 8 Mpixel con singolo flash LED che analizzeremo nella sezione dedicata e lo speaker di sistema di qualità discreta.
Per finire troviamo nel lato inferiore le porte microUSB, microHDMI per connessione alle TV e il microfono principale, mentre nella parte superiore il jack da 3,5mm per le cuffie. I pochi veri tasti fisici sono quello power sul lato sinistro, e il bilanciere del volume sul lato destro.
Hardware
Il Lucid 7″ è basato interamente su SoC Mediatek MT8382 Quad-Core Cortex A7 a basso consumo e con frequenza massima a 1.3Ghz (con uno scaling piuttosto mal gestito che lo farà stare al massimo quasi sempre), affiancato ad una GPU Mali-400 MP che come sul fratello maggiore sente il peso del tempo non permettendoci di giocare fluidamente a giochi di fascia alta come Real Racing 3.
La memoria RAM si ferma a solo 1GB, appena sufficiente ad evitare problemi nelle applicazioni di sistema, mentre quella interna è da ben 16GB di cui circa 12GB disponibili per i dati dell’utente e per chi avesse bisogno di altro spazio troverà lo slot di espansione microSD. Troviamo inoltre una connettività completa con WiFi b/g/n, Bluetooth 4.0, streaming wireless Miracast ma soprattutto supporto Dual SIM (Dual Standby) con 3G completo con messaggi e chiamate, addirittura utilizzando la capsula auricolare integrata nel tablet.
Per il resto troviamo uno schermo da 7″ con risoluzione 1280×800 pixels dai colori piuttosto slavati e senza supporto alla luminosità automatica, ma che comunque alla massima luminosità si vede egregiamente anche al sole.
Software
Essendo un dispositivo su piattaforma Mediatek, anche l’Ekoore Lucid 7″ monta Android 4.2.2 Jelly Bean in versione personalizzata dal produttore in modo molto intelligente ed utile seppur mantenendo una linea sobria e semplice da utilizzare.
Fin dall’inizio si nota il launcher proprietario, con transizioni personalizzabili sia per le home che per l’app drawer, ma che rallentano il tablet a causa della scarsa potenza della GPU integrata, mantenendo comunque la struttura classica di Android Vanilla seppur con colori ed icone completamente diversi.
La barra di notifiche presenta dei Quick Toggle personalizzati e davvero ben fatti, ma soprattutto coerenti con il resto della UI, mentre le impostazioni di sistema sono state riorganizzate semplificando le categorie e aggiungendo alcuni menu dedicati al Dual SIM e al Tethering.
Per finire il parco applicazioni installate è semplice ma completo, andando dai classici File manager e Torcia, fino ad una app chiamata PhotoClear per ritoccare foto appena scattate e la immancabile app Menestrello per la lettura di audiolibri (di cui 3 inclusi). Piccola chicca inclusa, una finestra fluttante che permette di attivare delle mini apps come video e musica, olte che attivare modalità gaming o lettura in base alle nostre esigenze ed ovunque ci troviamo nel sistema.
Multimedia
Rispetto al modello superiore, il comparto multimediale del Lucid 7″ si presenta con miglioramenti ma anche peggioramenti da come avrete sicuramente letto anche nei paragrafi precedenti. Troviamo infatti uno schermo dalla risoluzione e qualità dei colori decisamente peggiori ma che non affaticano la vista anche durante la lettura, ed una fotocamera posteriore decisamente migliore in tutti i suoi aspetti, specialmente nella gestione dell’autofocus.
La fotocamera posteriore cresce e diventa da 8 Mpixel con singolo flash LED dalla buona potenza, ed il software fotografico passa ad essere quello già visto su tutti i device Mediatek con supporto alle varie scene e gestione dello stabilizzatore elettronico di immagine. La qualità delle foto è discreta ma non eccelsa in condizioni di buona luminosità presentando comunque un rumore di fondo piuttosto accentuato, mentre al buio senza flash risultato completamente scure ed estremamente rumorose.
I video vengono girati in FHD 1080p a 30 FPS con una buona qualità e fluidità ma senza l’autofocus continuo, mentre l’audio registrato risulta piuttosto cupo anche se con un buon volume. La fotocamera anteriore è invece solo VGA quindi appena sufficiente a qualche videochiamata, scordatevi selfie e video di qualità.
Il lato musicale non presenta specifiche di spicco, lo speaker posteriore è potente a sufficienza da sentire suonerie e musica in ogni condizione anche se messo in una posizione piuttosto infelice mentre l’audio in cuffie si attesta senza infamia e senza lode, insomma in linea con i device concorrenti.
Autonomia e Prezzo
L’Ekoore Lucid 7″ include una batteria da 3000 mAh non removibile che, assieme ad un SoC parsimonioso ed uno schermo a bassa risoluzione permette di ottenere una autonomia complessiva di 2 giorni in utilizzo solo WiFi, che si riduce ad 1 giorno con una SIM inserita ed ancora meno utilizzando 2 SIM. In effetti la capacità della batteria poteva essere decisamente maggiore, avendo anche molto spazio a disposizione a causa delle dimensioni da tablet del device.
Come sempre l’autonomia è stata testata con 3 account di Gmail in sincronizzazione, i social attivi (Facebook, Twitter, G+ e 500px), assieme ad un utilizzo misto fra navigazione web e utilizzo di applicazioni native, oltre che a qualche sessione di gaming sporadico di sera.
Il prezzo di listino del Lucid in versione 7″ è di 189,90€ sul sito ufficiale del produttore, in linea con molti altri competitor ma che trova concorrenza spietata da parte di marchi molto più famosi e con hardware più performante.
Conclusioni
Rispetto al suo fratello maggiore da 9.7″, la versione da 7″ mi ha convinto molto di più sia come design e qualità costruttiva che come completezza di features sia hardware che software.
Le poche pecche trovate risiedono sempre nella qualità scarsa della messa a fuoco della fotocamera, oltre che la mancanza della luminosità automatica ed un software che necessita di essere ottimizzato nonostante sia davvero completo ed intuitivo. Insomma con un po’ di impegno Ekoore può tirare fuori un prodotto davvero valido e dar filo da torcere alla concorrenza che diventa sempre più spietata sulla politica dei prezzi.
Ringraziamo Ekoore per averci concesso il sample in prova.