Presentato come esclusiva del mercato cinese, Honor Magic 2 porta grosse novità tra gli smartphone del brand e degli stessi concorrenti.
Confezione
La confezione di vendita di questo Honor Magic 2 si discosta dallo stile utilizzato finora per gli altri dispositivi, che solitamente hanno visto scatole in colorazione azzurra o bianca. In questo caso, esattamente come accadeva con Honor View 10, il colore predominante è il blu notte, con la sagoma del prodotto che genera giochi di luce sulla facciata principale.
Al suo interno, chiaramente, troviamo ad attenderci il nostro dispositivo che, subito al di sotto, nasconde il caricabatterie da parete con attacco cinese, il relativo cavo USB di tipo C, la graffetta per la rimozione del vano SIM e diversi libricini illustrativi tutti, chiaramente, in lingua cinese.
Design ed ergonomia
Le scelte stilistiche fatte durante la realizzazione di questo terminale sono un misto di già visto e innovazione. L’elemento che sicuramente colpisce sin da un primo sguardo è la quasi totale assenza di bordi, con un display che vede una leggera cornice ai lati e nella parte alta, mentre il bordo inferiore appare leggermente più accentuato.
Se la zona frontale è occupata esclusivamente dallo schermo, dove si nascondono fotocamera e sensori? Dietro la grande novità introdotta dall’azienda cinese, ovvero lo slider. Trascinando il display verso il basso, infatti, azioniamo la slitta che nasconde ben 3 fotocamere frontali e lo speaker per l’ascolto in chiamata.
Passando al retro, troviamo una grande somiglianza col P20 Pro di Huawei. Qui, infatti, troneggiano le 3 fotocamere principali, 2 disposte in un unico modulo e una isolata e leggermente distanziata. A seguire troviamo esclusivamente la dicitura Ai Vision e il logo Honor.
Sin dal primo utilizzo si nota come lo smartphone non sia leggerissimo, colpa probabilmente dello slider, ma nonostante ciò l’ergonomia non viene assolutamente compromessa, in quanto si riesce a tenerlo saldamente in mano e, nonostante il retro della scocca posteriore, non soffre dell’effetto saponetta.
Robustezza e resistenza agli urti
Non sono solito fare questo tipo di test ma, mio malgrado, ho riscontrato un’eccessiva scivolosità di questo Honor Magic 2 quando poggiato su una superficie liscia oppure quando lo si tiene in tasca. Durante queste settimane di utilizzo, il magico smartphone di Honor ha avuto un incontro ravvicinato con il pavimento per ben 4 volte, cadendo da altezze differenti.
Nel dettaglio, una volta è caduto dalla lavatrice sulla quale l’avevo lasciato, poi dal divano sul quale si è ritrovato dopo averlo perso dalla tasca e le restanti 2 volte proprio dalla tasca, una volta mentre ero seduto a tavola e una mentre ero accovacciato. Ebbene, dopo tutti questi impatti ( con annesse imprecazioni) posso dire di non aver riscontrato alcun danno allo schermo, né allo slider, componente che credevo fragile ma che si è dimostrata decisamente resistente.
Unico punto in cui le cadute hanno lasciato il segno è in prossimità dello spigolo subito al di sopra della fotocamera.
Hardware
Oltre a essere caratterizzato da un fattore estetico di un certo rilievo, questo smartphone di Honor vede un comparto tecnico di alto livello.
- CPU: Huawei HiSilicon KIRIN 980
- GPU: ARM Mali-G76 MP10
- RAM: 6/8 GB
- Archiviazione: 128/256 GB
- Display: AMOLED da 6.39″ / 1080 x 2340
- Batteria: 3500 mAh
Per la prima volta vediamo la nuova CPU Kirin 980 su uno smartphone Honor, trend che chiaramente sarà protagonista della prima metà del 2019. Il processore in questione è il primo ad essere realizzato con un processo costruttivo a 7 nanometri, con un conseguente aumento di potenza di 1,6 volte rispetto al modello precedente. Gli 8 core caratteristici di questa componente si sentono e forniscono prestazioni al top, risultando in un’esperienza utente fluida e scattante.
L’ambito in cui la potenza di uno smartphone viene messa a dura prova, oltre che nei test benchmark, è sicuramente quello videoludico. Ho chiaramente avuto l’occasione di stressare a dovere il gioiellino di Honor con titoli appartenenti a diverse tipologie, partendo da Brawl Stars e arrivando ad Asphalt 9. In nessun caso preso in esame Honor Magic 2 ha mostrato incertezze e l’accoppiata prestazioni/ampiezza display rende questo smartphone il top per chi gioca in mobilità.
Anche la sensoristica si comporta in modo egregio, primo tra tutti il lettore d’impronta sotto al display. Dopo averlo configurato con cura, seguendo le istruzioni precise comparse a schermo, son subito riuscito a utilizzarlo senza problemi e con estrema naturalezza. Bisogna esercitare una pressione leggermente più decisa rispetto al sensore tradizionale, ma precisione e velocità di sblocco sono assolutamente soddisfacenti. A display acceso viene mostrato a schermo il punto in cui poggiare il dito, per cui è impossibile sbagliare anche durante un primo utilizzo. Se, invece, lo schermo è bloccato, non appena lo smartphone rivelerà un movimento o un tocco, farà apparire il logo dell’impronta digitale per aiutarvi durante lo sblocco. Questa funzionalità è agevolata dal display AMOLED, che rende minimo il consumo in questa fase.
Altro metodo di sblocco è il riconoscimento facciale, attivabile svelando le fotocamere frontali. Con il dispositivo bloccato, anche a schermo spento, facendo scorrere lo slider avvieremo il riconoscimento del nostro volto che, a seconda della situazione, sbloccherà il dispositivo più o meno velocemente. In linea di massima, finché c’è della luce, anche se poca, a illuminarci, riusciremo nell’intento. Nel buio assoluto, invece, dovremo necessariamente utilizzare la nostra impronta o il pin.
Software e prestazioni
Il nuovo magico smartphone targato Honor non si distingue solo per lo slider ma anche e soprattutto per il comparto software.A bordo di questo Honor Magic 2 troviamo, ovviamente, Android 9 Pie, con le patch di sicurezza aggiornate a Dicembre. La prima novità sta nel firmware del dispositivo che, a differenza di tutti gli altri device dell’azienda, è denominato MagicUI e non EMUI.
Le differenze tra le 2 interfacce? A livello grafico praticamente nessuno, se non per il logo visionabile nella sezione riservata agli aggiornamenti di sistema. Troviamo alcune funzionalità aggiuntive pensate, però, principalmente per il mercato cinese. Primo tra tutti, YOYO è l’assistente ideato da Honor e usufruibile solo in cina o, comunque, in lingua cinese. Per questo motivo non mi soffermerò su quest’ultimo, ma vi basti sapere che permette di svolgere gran parte delle operazioni già fruibili con gli assistenti vocali localizzati nel nostro paese.
Altra funzionalità che, invece, risulta decisamente utile e che mi piacerebbe sicuramente vedere sui prossimi smartphone dell’azienda destinati, però, anche al mercato europeo è la traduzione in chiamata in tempo reale. Durante una conversazione telefonica, infatti, impostando la nostra lingua e quella del nostro interlocutore, sarà possibile sfruttare il servizio di traduzione per parlare al telefono con qualsiasi persona senza preoccuparci della lingua parlata!
Lo slider, poi, può essere utilizzato anche al di fuori dell’app fotocamera, in quanto consente di eseguire determinate azioni. Possiamo, ad esempio, rispondere a una chiamata oppure aprire l’app fotocamera.
Fotocamera
Interessanti novità le troviamo anche nel comparto fotografico. Partendo dai sensori disposti sul retro, troviamo ben 3 fotocamere, di cui la prima RGB da 16 MP con apertura f/1.8, la seconda da 24 MP monocromatica e la terza da 16 MP grandangolare. Per la prima volta, infatti, Honor introduce una lente in grado di fornire un campo visivo decisamente più ampio, senza però rinunciare al sensore monocromatico che, a parer mio, sarebbe ora di lasciarsi dietro.
La qualità degli scatti è assolutamente paragonabile a quella già riscontrata su Honor 10, per quanto riguarda il sensore principale, con un’ottima resa di dettagli e colori in ambienti ben illuminati e con un comportamento un po’ più incerto al calar del sole. Un ruolo importante è svolto dall’intelligenza artificiale, che è possibile attivare e disattivare sia prima dello scatto che in post produzione. In scene buie, ad esempio, la modalità notte affiancata proprio dall’IA svolge un ruolo fondamentale, riuscendo a catturare immagini dalla qualità decisamente più alta rispetto agli scatti standard.
Trovate le immagini a piena risoluzione al seguente link.
Buono il lavoro svolto anche dal comparto frontale che anche in questo caso conta su ben 3 fotocamere. In questo caso, però, il sensore principale da 16 MP con apertura f/2.0 fa la maggior parte del lavoro, in quanto i 2 piccoli sensori da 2 MP che lo affiancano servono esclusivamente per garantire un effetto sfocato migliore e per dare supporto nel riconoscimento facciale.
Nonostante, come voi stessi potete constatare, le immagini risultino piuttosto buone, è chiaro che i dispositivi Honor non ottengono gli stessi risultati dei device top delle case concorrenti, complice anche il prezzo più basso e il target principale dei dispositivi dell’azienda cinese.
Display
Diretta conseguenza dello slider e, dunque, del modulo fotografico a scomparsa, è la possibilità di estendere ulteriormente lo spazio dedicato al display. Su questo Honor Magic 2, infatti, troviamo un pannello da 6.39 pollici con risoluzione 1080 x 2340. Elemento che notiamo sin da subito e che distingue ulteriormente questo smartphone dai fratelli dello stesso brand è la tecnologia AMOLED, una grande assente sui device Honor che, solitamente, preferisce installare schermi IPS.
Le immagini visualizzate appaiono definite e con colori correttamente bilanciati tra loro, con una gamma cromatica vivace e con neri assoluti.
L’ampia diagonale consente di godere appieno i contenuti multimediali di ogni tipo, dai video in streaming ai giochi, passando anche per la semplice navigazione web o per l’utilizzo social.
Batteria
Altra caratteristica che mi ha soddisfatto è la batteria da 3500 mAh.
Con un uso quotidiano non troppo pesante mi ha permesso di raggiungere circa un giorno e mezzo di utilizzo, totalizzando ben 7 ore di schermo acceso!
Honor Magic 2 – Prezzo e conclusioni
Al momento della stesura di questa recensione non si hanno notizie su un possibile arrivo ufficiale di questo dispositivo sul suolo italiano e, molto probabilmente, è destinato a restare esclusiva del territorio cinese.
È un vero peccato non poter acquistare Honor Magic 2 attraverso i canali ufficiali, rimanendo dunque una valida scelta rispetto alla concorrenza solamente per utenti disposti ad acquistare tramite store e rivenditori di terze parti. Ricapitolando, infatti, abbiamo un ottimo comparto, un eccellente pannello AMOLED e prestazioni al top grazie all’ultimo Kirin 980.