Abbiamo avuto la possibilità di provare il nuovo LG G2, lo smartphone di punta della casa coreana in questo 2013. Siamo stati sorpresi da questo prodotto così ben fatto e curato, segno di come LG stia cercando di rimanere al passo con le altre case concorrenti cercando anche in un certo modo di stupire.
Questo telefono va messo nello stesso piano di Samsung Galaxy S4, HTC One, iPhone 5S e può competere alla pari (o quasi) con il Galaxy Note 3. Insomma, un top di gamma sicuramente.
CONFEZIONE
La confezione si presenta come ormai tutti i top di gamma ci hanno abituato: una scatola pulita, essenziale e che si apre alzando il coperchio. Subito ritroviamo lo smartphone in bella mostra e sotto di esso relativi accessori, garanzia ed istruzioni.
La fornitura degli accessori è quasi standard: caricatore da muro con ingresso USB, cavo dati USB 2.0 che funge anche da cavo di alimentazione combinato col caricatore, auricolari con microfono in-ear (di cui parleremo tra poco) e un pungolo per estrarre il vano della micro SIM.
Le cuffie mi hanno sorpreso in maniera piacevole: ricordano molto quelle del Galaxy S4 e del Note 3 perché hanno il cavo piatto e ciò permette che il cavo non si attorcigli su se stesso e sia più facile da srotolare. Un’ottima cosa per chi spesso si trova a litigarci. L’audio è buono e il microfono integrato funziona a meraviglia: ovviamente integrati il tasto di risposta/chiusura chiamata e bilanciere del volume.
C’è una cosa da dire per il pungolo: la forma di tale accessorio è di una G, come quella del logo del telefono, G2. Un’idea carina e simpatica.
In generale, LG ha fatto il suo compitino con gli accessori senza sorprendere più di tanto.
DESIGN ED ERGONOMIA
Il design è pulito e abbastanza ricercato anche se a me ricorda vagamente la forma della serie Galaxy di Samsung, in particolare la generazione precedente (Galaxy SIII) ma solo nella forma. Per il resto, il G2 è molto particolare. Sono assenti tasti nella parte frontale, dove troviamo solo lo schermo (i tasti Home, Back e Recents Apps sono a schermo, come sui Nexus), ai fianchi (dove sul lato sinistro c’è solo lo slot per la micro SIM), in basso e in alto. I tasti di sblocco e del volume infatti sono nella parte posteriore del telefono e questa consiste in una novità unica nel panorama degli smartphone: date le dimensioni del telefono (70.9 x 138.5 x 8.9 mm), LG ha pensato bene di spostare questi tasti in una posizione più congeniale, raggiungibile dall’indice. Può sembrar strano, ma dopo qualche giorno di uso ci si trova subito bene. Abbinati a questi tasti dobbiamo assolutamente parlare della funzionalità Knock On che permette di accendere (o spegnere) lo schermo toccando due volte sullo schermo spento senza dover prendere il telefono in mano e sbloccarlo (nel caso fosse appoggiato sul tavolo). Una funzionalità che trovo davvero spettacolare e che in parte invidio.
In mano il telefono si tiene bene ma utilizzarlo con una sola mano non è il massimo, viste le dimensioni dello schermo (5.2 pollici). Lo schermo è un po’ soggetto alle ditate (nulla di allarmante) e per alcuni potrebbe essere un fastidio.
Nella parte anteriore troviamo il LED di notifica nascosto (finché non si illumina, non si vede), l’altoparlante, sensori di prossimità e luminosità e la fotocamera frontale. Nella parte posteriore, assieme ai tasti di sblocco, troviamo la fotocamera assieme al LED Flash.
HARDWARE
Qui il G2 fa la voce grossa: lo schermo da 5.2 pollici è in Full HD (1920×1080) ed è un True HD IPS LCD con 423 punti DPI. Insomma, una cartolina. Sul piano della resistenza, il vetro del G2 è un Gorilla Glass 2.
Sul lato processore, troviamo il potente Qualcomm Snapdragon 800 (ARM Krait 400) ovviamente Quad Core ad una velocità di clock di 2.26 GHz (appena inferiore a quella di un Note 3!) abbinato ad un Qualcomm Adreno 330 Quad Core per il lato grafico che ci consentirà di giocare anche ai titoli più pesanti ed esosi di risorse presenti sul Play Store.
A tale potenza vanno aggiunti 2 GB di Ram, più che sufficienti a mio dire (anche se ormai è lo standard).
I tagli di memoria di questo telefono sono di 16 e 32 GB e non è presente uno slot per la micro SD e questa purtroppo è una grave mancanza secondo me, soprattutto per chi acquista la versione da 16 GB.
Sono presenti NFC, Bluetooth 4.0, ovviamente Wifi 802.11 a/b/g/n e la connettività è 4G/LTE. Inoltre abbiamo A-GPS, Glonass, bussola e giroscopio per la localizzazione.
Presente una porta micro USB 2.0, come da standard. LG poteva sforzarsi di mettere una porta USB 3.0, ma va bene così.
SOFTWARE
Grazie a tale potenza, il sistema (che è un Android Jelly Bean 4.2) gira in maniera veloce, fluida e senza impuntamenti e questo è molto importante per l’esperienza utente.
LG non ha voluto stravolgere tanto Android che per molti aspetti ricorda i Nexus (tasti a schermo, barre trasparenti) ma il suo zampino ce l’ha voluto mettere tramite l’interfaccia Optimus. Ma sul software ci ritorneremo più avanti, con un videofocus apposta sulle funzionalità software di questo telefono.
MULTIMEDIA
Il G2 sul lato multimediale, oltre a contare su un ottimo schermo, monta due ottime fotocamere: nella parte frontale predispone di una fotocamera da 2.1 MP adatta a fare videochiamate in HD (in quanto registra a 720p) mentre nella parte posteriore abbiamo una 13 MP che ci permette di fare video in Full HD a 60 fps; le foto possono avere fino ad una risoluzione di 4023×3224. Il sensore della fotocamera è ottimo e gli scatti sono puliti.
Nella parte inferiore del telefono abbiamo lo speaker (mono) assieme alla porte USB e all’ingresso per jack audio 3.5mm. Purtroppo, anche se all’apparenza possano sembrare 2 speaker in verità uno è il microfono mentre solo uno da cassa. Il suono è buono ma il volume non è altissimo, solo 65.7 dB.
Un approfondimento sulla fotocamera lo trovate in questo focus fatto dal mio collega Luca Zaninello:
AUTONOMIA
Il G2 possiede una batteria da 3,000 mAh che consente un’ottima durata anche su uso intenso: con notifiche push attive, GPS e dati sempre accesi, almeno 4 ore di schermo acceso e qualche giochino si arriva tranquillamente a fine giornata. Purtroppo un difetto di questo smartphone è la batteria non rimovibile.
Il telefono in uso intenso scalda pochissimo e se siete soliti utilizzare lo smartphone per cose più leggere, sicuramente arriverete a mezzanotte (staccandolo verso le 8:30).
IL PREZZO
Nei negozi il prezzo si aggira tra i 500 e i 600 euro attualmente ma su internet possiamo trovare il dispositivo anche ad un prezzo più basso (circa 416 euro). Il dispositivo è di ottima qualità costruttiva e a 400 euro circa è davvero un ottimo acquisto. Se siete pazienti, presto su internet potreste trovarlo anche ad un prezzo più basso!
GALLERIA FOTOGRAFICA
CONCLUSIONI
Il device è ottimo, a noi è piaciuto molto. Hardware è da top di gamma, compete alla grande con Note 3, Nexus 5 e S4 senza problemi. La versione di Android è la 4.2 ma si spera che presto si passi a Kit Kat (o almeno alla 4.3) ma non ci possiamo lamentare, il sistema gira in maniera perfetta. Dal lato multimediale non ci manca niente, il prodotto è completo. Potevamo avere qualcosa di più dal lato accessori, ma non ci lamentiamo.
Ci è piaciuta molto l’idea sui tasti sul retro e della funzionalità Knock On, davvero belle idee.
Gli unici difetti sono la batteria non rimovibile e l’assenza dello slot microSD che costringerà alcuni utenti ad acquistare la versione da 32 GB (spendendo di più) oppure a puntare su altre marche e questo è un peccato. Poteva davvero rivelarsi il “dispositivo perfetto” del 2013, date anche le dimensioni importanti ma non esagerate.
A noi di ChimeraRevo è piaciuto molto e ve lo consigliamo.
Ora vi lascio con la breve video recensione hardware, presto riceverete anche il video focus sul software (che stiamo testando a fondo). Buona visione!