Nell’ormai sempre più popolato mercato degli smartphone top di gamma il device di punta di casa LG spicca sicuramente sugli altri: stiamo parlando del G4, punta di diamante (o forse sarebbe meglio dire punta di… pelle?) della casa coreana, il quale si mette direttamente in competizione con i rivali Samsung Galaxy S6/S6 Edge, Sony Xperia Z5, HTC One M9, Motorola Moto X Style e tutti gli altri della fascia.
Vediamolo assieme nel dettaglio, con la nostra consueta recensione completa.
Confezione
Confezione ormai tipica di LG, si mostra con un doppio colore bianco col logo LG G4 dorato sul coperchio e rosso sul corpo della scatola. Una volta sollevato il coperchio, ci troviamo subito di fronte al device, dopodichè sotto troviamo tutta la dotazione fornita dalla casa coreana.
Sono presenti caricatore da muro USB da 1,8A (non QuickCharge 2 dunque, nonostante sia supportato dal device), cavo microUSB, cuffie in-ear rosse con filo in corda (senza la possibilità di cambiare i gommini, nota molto dolente), manualistica varia e la seconda cover fornita in bundle col device, in plastica di colore grigio metalizzato.
Design ed ergonomia
Il design del top di gamma di LG è forse uno dei più ricercati presenti sul mercato.
Partiamo dal punto forte di questo device: la back cover in vera pelle, disponibile in tre colorazioni (marrone, rosso e nero), che dona al device un eleganza ed una qualità davvero impareggiabile. Da notare la stupenda cucitura in rilievo in mezzo, davvero molto ben realizzata.
Unico difetto di questa scelta è la tendenza a sporcarsi e rovinarsi molto velocemente: posseggo questo device da circa un mese, e già la pelle si è sporcata abbastanza con l’uso quotidiano, pur senza strapparsi o rovinarsi in maniera più grave.
Come già detto, LG fornisce a tutti coloro che acquistano la versione in pelle una seconda back cover, in plastica color metallo spazzolato, anch’essa molto elegante ma ovviamente di minore qualità.
Sulla parte posteriore spiccano la fotocamera da 16MP, il flash led, lo stabilizzatore ottico laser ed i tipici tasti posteriori di avvio e di controllo volume, vero segno distintivo di tutta la gamma LG. Inoltre, sul fondo troviamo lo speaker ed il logo G4, intagliato nella pelle.
Sulla parte anteriore troviamo l’ottimo display da 5,5 pollici QHD protetto dal vetro Gorilla Glass 3, leggermente curvo (caratteristica presa da G Flex 2), la capsula auricolare, la fotocamera anteriore da 8MP ed i sensori di prossimità e luminosità.
Interessante notare la trama presente nella scocca anteriore, con un motivo che viene in risalto in controluce molto elegante.
Nella zona superiore sono presenti il sensore ad infrarossi ed il microfono principale, mentre su quella inferiore troviamo il jack da 3,5mm per le cuffie, il microfono secondario per la riduzione del rumore e la porta microUSB.
Sui lati ovviamente non troviamo assolutamente nulla, vista la presenza dei tasti posteriori.
Un design nel complesso molto ricercato, raffinato e curato in ogni dettaglio, che rende il G4 uno dei device migliori sul mercato in quest’ambito, nonostante la scocca completamente in plastica seppur di eccellente qualità.
Per quanto riguarda l’ergonomia e la praticità, l’essere un device da 5,5 pollici rende il G4 molto difficile da utilizzare con una sola mano, essendo tra l’altro completamente assente una modalità dedicata. La back cover in pelle garantisce un’ottima presa sul device, senza alcun “effetto saponetta”, e la leggera curva del display aumenta sensibilmente la leggibilità e l’ergonomicità.
Hardware
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Le prestazioni dell’LG G4 sono, come prevedibile, assolutamente ottime. Troviamo a bordo un Qualcomm Snaprdragon 808 Hexa-Core a 1.8GHz 64 bit, sviluppato in collaborazione proprio con Qualcomm per questo device, una GPU Adreno 418 e 3GB di memoria RAM, che garantiscono performance assolutamente di primissimo piano.
C’è però una nota dolente piuttosto significativa: nonostante LG e Qualcomm abbiano lavorato sull’808 per ridurre i consumi e le temperature, il device raggiunge picchi di quasi 100°C anche durante l’utilizzo quotidiano (come potete vedere dagli screen di CPU-Z, catturati durante una semplice navigazione nell’app Facebook con 4G+ e Bluetooth attivi), sia nella parte posteriore del device che sullo schermo, in particolare nella zona superiore del telefono: una vera delusione.
Il display è uno sicuramente dei punti di forza di G4: troviamo un pannello Quantum IPS LCD da 5,5 pollici con risoluzione QHD (2560 x 1440 pixel), con una densità di 538 ppi, che garantisce un’eccellente resa visiva anche in condizioni di scarsa luminosità grazie all’ottima reattività del sensore dedicato. Le immagini appaiono nitide e molto ben definite, ed i colori non sono nè troppo saturi, nè troppo poco.
Il resto della dotazione è assolutamente ottima: troviamo connettività 2G/3G/4G/4G+ tramite microSIM, WiFi 802.11 a/b/g/n/ac, Bluetooth 4,1 LowEnergy, NFC e A-GPS + GLONASS. La ricezione telefonica è davvero eccellente, ho avuto la possibilità di provare il device sia con TIM che con 3 e quasi ovunque riusciva a connettersi in 4G (4G+ in alcune zone con TIM), garantendo dunque una copertura quasi totale ovunque andassi (nello specifico l’ho provato nelle città di Novara, Galliate, Vercelli, Milano e Torino).
Spicca la mancanza di due elementi che si stanno sempre più diffondendo sui top di gamma (e non solo): la porta USB Type-C, al posto della classica microUSB presente su G4, ed il lettore d’impronte digitali, stranamente assente.
Il device è disponibile in un unico taglio di memoria, da 32GB, espandibili via microSD fino a 128GB.
La batteria in dotazione è da 3000MAh, che garantisce una discreta autonomia (ma ne parleremo più avanti nella recensione).
Software
A bordo dell’LG G4 troviamo Android 5.1 Lollipop, dotato dell’interfaccia LG UX 4.0, che introduce vari miglioramenti rispetto alla versione precedente montata su LG G3 e G2.
L’interfaccia è stata infatti ottimizzata, in modo da apparire maggiormente fluida, reattiva ed elgante. Troviamo come sempre le funzionalità peculiari di LG, quindi il Dual Window per visualizzare due applicazioni contemporaneamente su schermo, il Knock On per risvegliare il device con un doppio tap sul display ed il Knock Code per proteggere il device con una sequenza di tocchi per lo sblocco.
Non sono presenti moltissime applicazioni firmate LG, tra le più interessanti troviamo QuickMemo+ per scrivere note rapide disegnando come un dito, LG Backup per effettuare backup del nostro sistema, LG Health per tenere traccia dei nostri allenamenti (sincronizzandoli con un qualsiasi smartwatch LG) ed LG SmartWorld, da cui scaricare varie app gratuite e non garantite da LG.
A breve è previsto il rilascio di Android 6.0 Marshmellow per G4, che introdurrà di certo nuove funzionalità al nuovo top di gamma della casa coreana. Di sicuro pubblicheremo un aggiornamento con la nuova release del sistema operativo.
Multimedia
Il comparto multimediale è di sicuro l’altro punto di forza di LG G4.
La punta di diamante della dotazione di questo smartphone è sicuramente la fotocamera posteriore da 16MP, con stabilizzatore ottico laser, autofocus ad infrarossi e sensore dello spettro di colore, la quale garantisce delle foto assolutamente eccellenti.
La qualità degli scatti in qualsiasi condizione di luminosità è fantastica, con colori realistici ed una messa a fuoco eccellente (seppur un po’ lenta) garantita dall’autofocus ad infrarossi. Davvero una delle migliori fotocamere disponibili sul mercato smartphone. Anche i video, registrabili in 4K, sono assolutamente eccellenti, senza alcuno scatto e con un audio soddisfacente.
Anche la fotocamera anteriore da 8MP garantisce eccellenti scatti, perfetta per scattarsi selfie in qualità elevata. La registrazione video, in questo caso in 1080p, è discreta e perfetta per effettuare videochiamate su Skype od Hangouts.
Il software fotografico di LG è semplice e versatile, adatto sia a chi non è troppo avvezzo con le foto che ai più appassionati, grazie alla presenza di un’ottima modalità manuale.
Autonomia
L’autonomia dell’LG G4 è abbastanza in linea con quella degli attuali top di gamma: il device infatti solitamente fatica ad arrivare a sera, spegnendosi verso il tardo pomeriggio.
Nella mia giornata di stress test universitaria (quindi con frequenti accensioni e spegnimenti del display), con sempre attivi 4G+/WiFi, Bluetooth connesso al Moto 360, sincronizzazione, audio in modalità vibrazione e con luminosità display in automatico, il device è durato per circa 9 ore prima di spegnersi, raggiungendo le 2 ore e 24 minuti di display attivo.
Nonostante dunque l’ampia batteria da 3000MAh, la presenza di un display QHD e l’ottimizzazione non ottimale dello Snapdragon 808 sul G4 non lo collocano di certo fra i migliori per quanto riguarda l’efficienza energetica.
Speriamo che, con l’imminente aggiornamento ad Android 6.0 Marshmellow, la situazione possa migliorare.
Prezzo
LG G4 si può trovare ad un prezzo di circa 400€ sia nelle versioni con back cover classica che in pelle, un prezzo tutto sommato onesto anche se un po’ elevato rispetto ad altri concorrenti della stessa fascia.
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Conclusioni
L’LG G4 è sicuramente un’eccellente device: il design è fantastico, il comparto tecnico è di sicuro primo piano e la qualità fotografica è davvero eccelsa.
Delude però per quanto riguarda le temperature ed il consumo energetico: probabilmente scegliendo un display in FullHD invece che un QHD la situazione sarebbe migliorata notevolmente. LG purtroppo continua a ripetere gli stessi errori commessi col G3, nonostante ci siano diversi miglioramenti rispetto al predecessore oggettivamente.
Posseggo questo device ormai da circa un mese ed è attualmente il mio smartphone principale, mi sento di consigliarlo a coloro che cerchino un device elegante e che faccia eccellenti foto e video. Se invece cercate un’ottima autonomia, sicuramente è meglio orientarsi su device come lo ZUK Z1.
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Il prezzo forse è un po’ altino, vista la presenza sul mercato di competitor dalle caratteristiche simili ma con un costo decisamente inferiore come lo stesso ZUK Z1 o l’ASUS Zenfone 2 di fascia alta, ma di sicuro la raffinatezza nel design e l’eccellente fotocamera giustificano in parte questo difetto.