Sin da quando veniamo catapultati nel menù principale, possiamo renderci conto di star respirando la stessa aria da 41-bis del 2002, ma ora in qualità full HD. La selezione delle modalità è la medesima del capitolo originale: troviamo, difatti, la modalità “storia”, la modalità “fatti un giro” e la “autopedia”, presente anche nel capitolo classico ma sempre gradita.
Una volta avviata la storia, la prima e fondamentale scelta da compiere sarà quella relativa alla difficoltà di gioco. Troviamo ben quattro differenti gradi, partendo da quello “facile”, proseguendo per le modalità “media” e “difficile” e concludendo con la modalità chiamata “classica”, forse la più interessante e quella che effettivamente vale la pena scegliere. Quest’ultima infatti aggiungerà alla nostra esperienza quel brio necessario ad alimentare un po’ la sfida durante le nostre scorribande per le strade di New Heaven, in memoria della difficoltà con la quale il gioco nacque e fu inteso nel 2002.
Al grado “classico” di difficoltà dovremo infatti prestare più attenzione ai nemici, i quali saranno per noi più letali; avremo inoltre una minore interfaccia a schermo e, dunque, meno informazioni ad assisterci; dovremo poi essere in grado di gestire in maniera più ragionata tutte le munizioni a nostra disposizione ed, infine, le forze dell’ordine non saranno sicuramente tanto clementi con noi quando infrangeremo la legge. È comunque possibile, vista la presenza di alcuni capitoli abbastanza ostici, di cambiare a piacimento il grado di difficoltà durante gioco e, fidatevi, durante alcune sequenze sarete molto tentati ad abbassare il livello di sfida onde evitare di infrangere il pad contro il muro!
Narrazione
La narrazione di Mafia vede la ripresa per intero di tutti gli stilemi e ritmi propri del capitolo classico, con una trama lineare interessante ed avvincente, da seguire e scoprire (per alcuni, riscoprire) fino in fondo e con delle aggiunte proprie ed esclusive del remake che faranno piacere sicuramente ai più appassionati al titolo. Vestiremo i panni dell’ormai celebre Tommy Angelo, tassista di New Heaven ritrovatosi durante una notte e per puro caso a fare da autista per Sam e Paulie, aiutandoli a fuggire da alcuni inseguitori. Sarà grazie a questi ultimi due personaggi che saremo introdotti nel mondo malavitoso della città e verremo presentati a Don Salieri.
Sicuramente, se avete già giocato al capitolo classico e ne avete amato la narrazione, per voi sarà una strada tutta in discesa poiché, essendo un remake con la medesima trama e arricchito con qualche chicca, avrete modo di rigiocare il titolo ma in salsa 2020, non rimanendo affatto delusi. Chi invece non ha mai potuto o voluto usufruire dell’esperienza regalata da Mafia, avrà ora modo di seguire per la prima volta tutte le avventure del nostro Tommy Angelo, rimanendo quasi certamente soddisfatto della scorrevolezza della trama e del suo sviluppo. Se amate poi il fascino delle narrazioni anni ’30, con gangster italo-americani come protagonisti e faide tra famiglie a condire il tutto, avrete sicuramente trovato il titolo che fa per voi.
Il doppiaggio è buono, anche se talvolta si sente la forzatura del dialetto siciliano parlato da alcuni personaggi. La colonna sonora, che sia quella che passa la radio o che sia quella scelta dagli sceneggiatori appositamente per altre sequenza di gioco, risulta sempre calzante e adatta, arricchendo ulteriormente l’atmosfera. Molto affascinante inoltre, soprattutto per gli amanti della lore, il fatto che durante i vari capitolo possano trovarsi biglietti, lettere, riviste e quotidiani, con notizie ed informazioni ulteriori e sempre contestuali rispetto alla trama del gioco. Nuova aggiunta, infine, la presenza di collezionabili di vario genere da trovare durante le sequenze di gioco, sempre visibili dal menù di pausa.
Sistema di guida e shooting
È la prima cosa che ci ritroveremo a fare in gioco dopo aver selezionato le nostre preferenze dal menù: guidare. Per cui allacciate le cinture e preparatevi a sgommare per le strade di New Heaven con un sistema di guida che tutto sommato risulta convincente e ben congegnato per il genere di gioco. Carina la possibilità di scegliere tra un sistema di guida normale, più arcade e semplice da padroneggiare, e una guida simulativa, la quale ci punirà senza pensarci due volte con continui testacoda se non presteremo la giusta attenzione durante le curve più veloci (non a caso, la guida simulativa rimarrà obbligatoria qualora sceglieremo di giocare con la modalità classica di difficoltà).
Una chicca è la possibilità, oltre che per la modalità di guida, di scegliere se il cambio del nostro veicolo sarà automatico o manuale. Ebbene sì, è possibile giocare interamente con il cambio manuale, inserendo e scalando le marce a nostro piacimento per immedesimarci al meglio e rendere ancora più realistica e impegnativa l’esperienza. Davvero molto apprezzata l’animazione che Tommy avrà durante le varie cambiate, mostrando effettivamente il braccio muoversi all’interno dell’abitacolo. Se tale animazione risulta curata, non può dirsi lo stesso purtroppo per quanto riguarda lo shooting dal veicolo in corsa: il nostro protagonista, infatti, non porrà il braccio fuori dal finestrino come potrebbe accadere ipoteticamente nella realtà, in maniera dunque coerente al contesto, ma si limiterà a sparare dall’abitacolo attraverso il parabrezza, rendendo il tutto abbastanza brutto alla vista.
Nonostante tale défaillance durante le sequenze di guida, il sistema di shooting a piedi risulta essere piacevole. Vi è la possibilità di scegliere fra di diverse armi (non tantissime a dire il vero) per farsi largo tra i vari capitoli del gioco. Il sistema di puntamento potrà essere alternato a piacimento tra “assistito” e “manuale” in modo da calibrare il livello di sfida anche sotto questo punto di vista. In modalità classica, alcuni livelli risultano particolarmente ostici soprattutto per quanto attiene alla gestione delle munizioni: queste, come detto nell’introduzione, dovranno particolarmente essere oggetto della nostra attenzione, dal momento che se sceglieremo di cambiare un caricatore quasi esaurito con uno nuovo, perderemo, come nella realtà, i proiettili rimanenti che avremmo potuto sparare.
Comparto grafico e qualità tecnica
In rete possono già trovarsi vari confronti grafici tra il capitolo del 2002 e il remake oggi recensito e, ovviamente, la differenza che si percepisce a colpo d’occhio lascia decisamente senza parole, soprattutto per quanto riguarda la ricostruzione di New Heaven vista nel suo insieme.
Tuttavia, pur essendo stato fatto in toto un gran bel lavoro sull’impatto scenico e artistico del prodotto, scendendo nel dettaglio e volendo analizzare più attentamente texture, modelli e animazioni facciali, non si arriva all’apice della perfezione come per altri titoli, attestandosi comunque su un livello più che discreto, che renderà piacevole l’esperienza.
Molto belli e curati i modelli del variegato catalogo di veicoli tra cui scegliere, ove figurano diverse tipologie di automobili d’epoca, camion, autobus, taxi, volanti e, piacevole aggiunta di questo remake, motociclette. La fisica di quest’ultime è tutto sommato buona e, quando capiterà di cadere, gli sbalzi che il nostro Tommy farà risulteranno convincenti. Tuttavia è più volte capitato che, anche andando a velocità sostenute ed impattando contro alcuni ostacoli, il veicolo si è limitato solo sbandare, mentre il nostro personaggio è riuscito rigidamente a rimanere in sella, dimostrando alcuni limiti tecnici del titolo.
Nel titolo è presente inoltre e sin da subito la modalità “autopedia” in cui avremo modo di sfogliare tra i vari veicoli, ammirandone i modelli ed, eventualmente, farci una corsa su circuito, evitando ostacoli e raggiungendo entro il tempo limite determinati checkpoint. Modalità di sicuro molto gradita e divertente da fare tra un capitolo e l’altro della trama principale.
Per quanto riguarda il corpo a corpo, questo non risulta eccelso né sfidante anche ai gradi di difficoltà più alti. E’ sufficiente premere il tasto triangolo senza essere troppo precisi nel timing per evitare gli assalti dei nemici con estrema facilità, finendo poi per contrattaccare con colpi a raffica e concludere con una finalizzazione che spesso lascia a desiderare. Capiterà, infatti, che durante il mini-filmato della finalizzazione, le animazioni di Tommy e dei malcapitati non siano perfette ma con alcuni bug ed eccessive compenetrazioni tra poligoni, soprattutto in luoghi angusti e con molti ostacoli o nemici.
Per quanto il titolo si lasci giocare senza alcun problema, può capitare talvolta di imbattersi in alcuni bug come quelli appena citati, soprattutto mentre si percorrono le strade della città. Più volte è capitato di notare auto sospese a mezz’aria nel traffico o comparire all’improvviso con un fastidioso effetto pop-up, così come ci si può rendere conto di vari cali di frame-rate nel mentre si alterna a bordo di un veicolo la visuale principale a quella posteriore. Ad ogni modo non si tratta di nulla di troppo trascendentale né che pregiudichi in alcun modo il gameplay, che rimane piacevole e ben congegnato.
Mafia Definitive Edition – Conclusione
Quando si parla di un titolo come Mafia non può che balenare subito alla mente il successo del 2002 firmato Illusion Softworks. Un titolo con un degno successo, che ha saputo impegnare molti videogiocatori di vecchia data, ponendosi come capostipite di molti altri prodotti dello stesso genere.
Allo stesso modo, questo remake, godendo della stessa atmosfera e trama, è in grado di appagare tanto i videogiocatori appena menzionati, mossi anche da uno spirito nostalgico nei confronti del gioco, quanto gli amanti del genere che tuttavia, per qualsivoglia motivo, non abbiano mai avuto modo di tastare il gioco in passato, i quali non potranno certo rifiutarsi ora di godere di uno dei titoli che meglio riesce a richiamare per antonomasia al periodo della mafia italo-americana della prima metà del ‘900, con tutti gli accorgimenti che questa edizione ha saputo portare e la stessa ricetta vincente di diciotto anni fa.
Forse è proprio la volontà di non volersi discostare eccessivamente dal capitolo classico che potrebbe creare, paradossalmente, una piccola nota di demerito, poiché sarebbe stato probabilmente più interessante ricreare un vero e proprio open-world, abbandonando i crismi del primo capitolo. Difatti, la scelta di lasciare la modalità “fatti un giro” è sicuramente nostalgica ma forse anche data dal fatto che non si è voluto stravolgere troppo il gioco classico integrando un free roaming tutto nuovo, rendendo magari la città più viva, ricca di elementi e interattiva, peccato.
Nonostante tale precisazione, la trama lineare e gli accorgimenti adottati, rendono il prodotto sicuramente valido per l’acquisto, regalando una piccola sorpresa al mercato videoludico e un grande senso a questo remake di cui c’era bisogno!
Ringrazio Riccardo per la preziosa collaborazione nella stesura di questa review e LabCom che ci ha fornito la chiave del gioco.
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