Nell’ampio scenario dei portatili per lo studio e per la produttività che si contendono la supremazia a suon di schede tecniche non è stato facile scorgere Microsoft Surface Laptop 2, un dispositivo elegante, concreto e poliedrico che sin dal primo contatto mi ha fatto perdere la testa. Per chi non ne fosse a conoscenza l’azienda di Redmond ha abbandonato da tempo la safe zone del famoso Surface Pro addentrandosi nello stesso territorio di Macbook Pro e Dell XPS 13. In questa recensione sarà mia premura mostrarvi tutti i pregi e l’unico – relativo – difetto che caratterizzano un dispositivo di razza come questo laptop.
Design e costruzione
Le linee di Surface Laptop 2 sono sinuose ed eleganti, nel complesso riesce simultaneamente a distinguersi dalla massa e a mantenere una concordanza di stile con gli altri dispositivi di casa Microsoft. Il sapiente impiego di materiali ricercati come l’alluminio anodizzato conferisce resistenza al dispositivo senza gravare sul peso, di appena 1,2 Kg. Anche le dimensioni di 309 x 223 x 14.5 mm sono ottime per contrastare il tenore di vita frenetico di studenti e lavoratori, permettendoci di trasportare Surface Laptop 2 all’interno di zaini e borse senza troppi problemi e senza influire troppo sulla capienza. Il rivestimento interno in Alcantara, la feritoia per il ricircolo dell’aria e il logo specchiato sul retro enfatizzano ancor di più l’aspetto premium del dispositivo.
Touchpad e tastiera
La parte interna in cui sono allocati touchpad e tastiera è rivestita completamente in Alcantara, un materiale pregiato che aumenta l’ergonomia e non affatica i polsi. A tal proposito è bene specificare che, per quanto Microsoft abbia lavorato sulla resistenza di questo rivestimento, sarebbe meglio evitare il contatto di mani sporche ed oleose o altre sostanze deleterie. Per la cura e per la pulizia della parte interna basterà passare un panno inumidito con acqua e sapone, con una frequenza consigliata di 4-6 mesi.
La tastiera retroilluminata con 3 livelli di regolazione ha una corsa soddisfacente e i tasti restituiscono un buon feedback tattile. Nel complesso è abbastanza silenziosa ma trattiene le impronte con molta facilità. Il touchpad è molto preciso e scorrevole, come da tradizione, ma restituisce un feedback sonoro importante che è stato causa di molte occhiatacce in aula studio o in sala riunioni.
Connettività e audio
L’unica limitazione che è possibile imputare a Surface Laptop 2 è la dotazione di porte. Per farla breve mancano alcuni elementi essenziali per la produttività, come il lettore di schede e le porte USB-C. A bordo, infatti, sono montate:
- 1 Surface Connect
- 1 USB 3.0 Tipo-A porta USB-A di tipo 3.0
- 1 mini-DisplayPort (e non una Thunderbolt 3!)
- 1 uscita audio
L’utente che vuole sfruttare al massimo le possibilità del suo dispositivo è dunque vincolato all’acquisto di accessori dedicati che sfruttano la Surface Connect. Tuttavia – seguendo la stessa filosofia di Apple – questi hanno un prezzo poco accessibile. Nel mio caso ci ho messo una pezza sopra acquistando un Hub USB spendendo poco più di €10. Dal punto di vista dell’audio, che viene diffuso direttamente dagli incavi della tastiera, nulla da segnalare. Anche senza raggiungere il volume massimo è possibile apprezzarlo in esterna, i suoni sono ben equalizzati – un plauso per i bassi che non ronzano – e la scocca non vibra.
Hardware e prestazioni
Disponibile sul mercato in diversi tagli di memoria, Surface Laptop 2 sfrutta processori Intel Core di ottava generazione (i5 o i7 in base alla configurazione) con un TDP di 15 W e scheda grafica integrata Intel UHD 620. Di seguito la scheda tecnica:
- CPU: Intel Core i5-8250U
- GPU: Intel UHD 620
- RAM: 8 GB RAM LPDDR3
- Archiviazione: SSD da 256 GB
- Display: 13.5″ PixelSense, risoluzione 2256 x 1504 px ed aspect-ratio 3:2
- Batteria: 45,2 Wh (5970 mAh)
- Alimentatore: Surface Connect 44W
Non è dunque un dispositivo adatto al gaming o all’utilizzo computazionale ma il partner perfetto con cui adottare la filosofia get things done, tanto per dirla all’inglese. Con Surface Laptop 2 è possibile portare a termine lavori molto eterogenei fra loro che spaziano dalla navigazione web alla scrittura, dal montaggio di video al fotoritocco. E – sebbene la suite Adobe non sia tra le più ottimizzate per Windows – devo confessarvi di non aver mai perso un colpo con l’enorme mole di lavoro degli ultimi mesi.
Dal punto di vista delle temperature il portatile non scalda mai più del dovuto e stentatamente raggiunge i 60°C sotto sforzo. Nell’adoperare l’Alcantara Microsoft ha giocato d’astuzia, sfruttando non solo la sua bellezza disarmante ma anche l’elevata resistenza termica che argina le temperature della zona tastiera. L’SSD montato a bordo ha una capienza da 256 GB, più che sufficiente per installare quanto utilizzo quotidianamente e un po’ meno per archiviare foto e video. Nella maggior parte dei casi, infatti, ho dovuto lavorare su dispositivi di archiviazione esterna.
Software
Trattandosi di un dispositivo realizzato direttamente da Microsoft l’integrazione con Windows 10 è più che sbalorditiva. A partire dai consumi, mantenuti sempre sotto controllo, ciò che mi ha stupito sono le infinite possibilità di utilizzo appositamente ottimizzate per questo dispositivo. Non mancano le comodissime gesture da trackpad e il supporto a Windows Hello per sbloccare il portatile con il riconoscimento del volto. A tal proposito lo sblocco risulta immediato, anche al buio, e i tempi di accensione sono istantanei: anche da spento – e non in standby – difficilmente verranno superati i 5 secondi.
Display
Uno degli aspetti che mi ha convinto maggiormente è il display. Anche per questa generazione il pannello PixelSense da 13,5 pollici con risoluzione 2256 x 1504 pixel ed un insolito aspect-ratio 3:2 è una conferma. Verticalmente il display occupa la stessa porzione di spazio di un 15,6 pollici, un vantaggio dunque per l’utilizzo in multitasking. Il nuovo sistema di cerniere permette di aprire Surface Laptop 2 con una mano senza alcuno sforzo e senza sollevarlo dal piano di appoggio, tuttavia non permette di reclinare il display a 180° e oltre. Il display touch facilita l’interazione con molti software applicativi e il digitalizzatore N-Trig con supporto a 4096 livelli di pressione rende possibile – anche su un laptop – l’utilizzo della Surface Pen che ho utilizzato spesso per prendere appunti e per modifiche selettive in Adobe Photoshop e Lightroom.
Autonomia
Assieme al display ciò che mi terrà incollato per molto tempo a Surface Laptop 2 è l’autonomia. Negli ultimi mesi ho abbandonato la preoccupazione di portare con me il caricatore – da 44W e con una porta USB aggiuntiva per la ricarica di dispositivi esterni – in quanto la batteria di questo laptop mi ha sempre portato a sera inoltrata anche se fuori casa tutta la giornata. Durante la mia giornata tipo l’autonomia media si avvicina alle 9 ore, con un utilizzo che spazia dalla scrittura allo studio, dalla realizzazione di copertine in Photoshop alla modifica di foto in Lightroom. Se utilizzato per editare ed esportare video in Adobe Premiere Pro (ed anche in DaVinci Resolve) allora l’autonomia non supera le 2 ore. Molto buoni i consumi in standby, che risultano ininfluenti anche dopo ore di inattività.
Prezzo e conclusioni
Poter lavorare su una macchina versatile, tempestiva e comoda senza ripercussioni sulle temperature ha ancora un retrogusto amarognolo: nel caso di Surface Laptop 2 l’unico grande difetto che ho riscontrato è stata la dotazione di porte. A mio avviso non si tratta di una scelta troppo minimale, bensì poco meditata: una porta Thunderbolt 3 ad esempio avrebbe avuto molto più senso rispetto alla mini-DisplayPort. Dopo un anno dalla presentazione – e con l’introduzione della nuova generazione che prevede anche una variante da 15 pollici – posso assicurarvi che questo dispositivo è ancora molto valido e può essere un’ottima alternativa nella fascia dei portatili da €1000.
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