Probabilmente molti di voi non conosceranno Microtech, o comunque la conosceranno da poco. Infatti Microtech è un’azienda italiana che produce notebook e convertibili 2-in-1 molto interessanti a prezzi buoni e con caratteristiche hardware sicuramente non al top, ma che sono a fuoco per determinati utilizzi.
Non bisogna partire prevenuti pensando che sia una marca di bassa qualità che produce in Cina, infatti come poi vi dirò la qualità costruttiva è una della cose che mi ha stupito di più in questo prodotto, facendolo diventare quasi un ultrabook economico. Andiamo ora ad analizzarlo meglio però, così vi spiego cosa mi è piaciuto e cosa non mi è piaciuto.
Design e costruzione
La confezione di vendita di questo Microtech e-book Pro non è sicuramente tra le più scenografiche, ma comunque comprende comunque tutto quello di cui si ha bisogno, c’è ovviamente il notebook e il suo caricabatterie che devo dire non è di altissima qualità ed esce a 12V 3A riuscendo a ricaricare il portatile in circa 2 ore e mezza dallo 0%. Nella confezione troviamo anche un adattatore da Micro HDMI a HDMI standard, sicuramente un’ottima cosa che non vi costringe a comprare un altro cavo, ma forse sarebbe bastato mettere una HDMI standard direttamente sul portatile, alla fine sono scelte.
Venendo al design e alla costruzione del portatile vero e proprio devo dire che mi ha stupito, il case è fatto interamente in alluminio serie 5000 e la percezione di qualità al tatto è elevata, sicuramente più di quanto mi aspettassi. In generale il design non ha niente di originale, è tutto in alluminio con una finitura un po’ ruvida al tatto che è bella da guardare e da toccare, la fattura economica si nota soprattutto nelle giunture tra i vari componenti, ma niente di eccezionale. Nella parte inferiore ci sono anche due grandi gommini lunghi per non far scivolare il portatile in nessuna situazione. Anche la costruzione in generale è ottima, il portatile non flette mai neanche nella parte del display, che è completamente in vetro nella parte anteriore e non ha le cornici in plastica, la cerniera non è molto solida quando il portatile è aperto, infatti scuotendolo un po’ lo schermo si abbassa, nulla di eccezionale, ma se utilizzate il PC per esempio sui mezzi pubblici può dare fastidio. Il bilanciamento dei pesi non è perfetto, infatti il portatile non si apre con una mano. Un’altra pecca da trovare è nella retroilluminazione dei tasti che passa un po’ nei bordi di ogni tasto e non dà una sensazione di premium, ma questo portatile non vuole esserlo e quindi non lo considero un grande difetto. Un altro vantaggio non da poco è sicuramente il peso di 1,4 Kg, in linea con gli altri ultrabook economici.
Connettività e audio
Il reparto connettività di questo e-book Pro ha delle mancanze che nel 2019 possono essere considerate abbastanza importanti, ma su cui si può parzialmente passare sopra considerando il prezzo di vendita. La mancanza più importante è sicuramente una USB Type-C che permetterebbe di uniformare un po’ lo standard dei PC, che ormai sta andando verso quella direzione. Su questo ultrabook troviamo però tutto il resto, infatti ci sono due USB Tipo A, una per lato, il connettore proprietario per la ricarica, il jack audio da 3,5 mm e il lettore per schede MicroSD, presenza da sottolineare in una portatile di questa fascia di prezzo, oltre alla Micro HDMI con adattatore ad HDMI standard fornito in confezione. In più sulla parte bassa c’è uno sportellino chiuso da una vite che permette facilmente di espandere la memoria interna tramite una SSD M2 22*80, sicuramente una buona notizia poiché potrete ampliare la memoria a disposizione senza un grande dispendio iniziale di risorse.
Da segnalare la presenza del lettore di impronte digitali integrato nella parte in alto a sinistra del touchpad, anche se non è molto preciso e delle volte ho dovuto inserire il PIN per entrare su Windows, però sicuramente meglio averlo che non averlo. Per quanto riguarda la connettività il WiFi è dual band, ma non sfrutta molto la banda a disposizione, il Bluetooth 4.0 funziona bene con le cuffie senza fili. La fotocamera da 2 megapixel non è di grande qualità, ma va bene per fare le videochiamate. L’audio è dichiarato quad speaker, cioè con 4 altoparlanti, la cosa buona è che sono posizionati sopra la tastiera, e quindi sono frontali, la cosa cattiva è che il suono è molto piatto e privo di bassi, in più gli le casse gracchiano a praticamente ogni livello di volume, non so se sia un problema del mio esemplare, ma comunque non è un audio che permette di sentire bene la musica, mentre va bene per i contenuti multimediali.
Touchpad e tastiera
Arriviamo a parlare dei dispositivi di input più importanti e che si usano di più nel quotidiano quando si acquista un ultrabook del genere. La tastiera è italiana con tasti a isola ben spaziati tra loro, in generale si scrive bene, ma ho trovato la corsa dei tasti un filo troppo lunga che non permette di scrivere in maniera molto veloce, anche se si fanno pochi errori. Ci sono due cose da segnalare, una è la rumorosità della tastiera, infatti è rumorosa sopratutto in ambienti silenziosi come aule universitarie o biblioteche, l’altra è l’illuminazione della tastiera su due livelli che è sicuramente ottima, ma non è molto uniforme e si intravede tra le congiunture tra tasti e scocca, cosa che dà l’idea di cheap.
Il touchpad è abbastanza grande, non ai livelli degli ultimi ultrabook usciti, ma sicuramente in linea con i suoi competitor. Il dito scorre abbastanza bene anche se non è il più scorrevole che abbia mai provato, è comunque compatibile con tutte le gesture di Windows 10, molto comode per la produttività. Il click è abbastanza solido, in entrambi i lati del touchpad e non dà una sensazione di mal costruito, anzi, mi è sicuramente piaciuto di più del feed della tastiera.
Altre cosa da segnalare sono i tasti per regolare il volume e luminosità non in prima funzione, bisogna sempre richiamarli premendo il tasto Fn, cosa che personalmente trovo poco pratica poiché si usano molto di più dei tasti funzione veri e propri, ma questo è anche un parere personale. Cosa buona è la presenza dei tasti per mettere il play/pausa e avanti/indietro e anche il tastierino numerico integrato nella tastiera che si può selezionare attivando il Block Num.
Hardware e prestazioni
Esistono due versioni del Microtech e-book Pro, quella che ho io è la base, quella che forse ha più senso per il prezzo, ma questo è un discorso che farò dopo. La mia versione è dotato della seguente scheda tecnica:
- CPU: Intel Celeron N4000, dual core, 2.6 GHz
- Scheda grafica: Intel UHD Graphics 600
- 4 GB di RAM LPDDR4
- eMMC da 32 GB + SSD M.2 SATA da 120 GB
- Display LCD IPS da 14.1 pollici con risoluzione Full HD
- Batteira: 5000 mAh
- Peso: 1,4 Kg
Guardando la scheda tecnica si capisce subito come questa versione sia la base e per molti non adatta ad un utilizzo intenso, ed è ovviamente vero, ma penso che non sia quello l’utilizzo da fare se si acquista un prodotto del genere. Infatti per le operazioni quotidiane, quindi guardare video, scrivere su vari programmi di elaborazione testi o navigare sul web è sicuramente possibile senza grandi compromessi. Anche se quando si aprono molti tab di Chrome i 4 GB di RAM iniziano ad andare stretti.
Il processore ha un TDP massimo di 6 W, il che non è male per un dispositivo fanless come questo, infatti in questo portatile non ci sono ventole per raffreddare i componenti interni. Anche non avendo ventole interne le temperature non salgono mai tantissimo nella zona della tastiera, che diventa un po’ tiepida nella parte sinistra solo in utilizzo intenso. Le temperature salgono nella parte inferiore del PC e quindi non danno fastidio a meno che non teniate il portatile sulle gambe.
Come si può vedere anche dai benchmark non esaltanti, non è sicuramente un PC per fare cose pensati come gaming o montaggio video spinto, anche perché le memorie SSD non sono velocissime. Devo dire, però, che questi numeri non riflettono poi tanto l’uso quotidiano del portatile, l’ho usato in queste settimane come mio portatile principale e sono riuscito a fare tutte le mie operazioni quotidiane, con tanti tab di Chrome aperti o riproduzione di contenuti multimediali o anche entrambe le cose insieme. Ovviamente quando gli si chiede troppo inizia a mostrare le sue difficoltà, sopratutto derivanti dai soli 4 GB di RAM, che limitano l’utilizzo in multitasking. A dire la verità ci ho anche giocato con un gioco molto leggero come League of Legends e con i dettagli bassi sta tra i 40 e i 60 fps, sicuramente non perfetto per giocare, ma volendo si può fare anche quello.
Una cosa che non vi ho detto e che fa capire anche l’indole di questo ultrabook, è la presenza del dual boot con Pantheon OS già installato insieme a Windows 10 Pro. Pantheon OS è basato su una distribuzione di Linux chiamata Elementary OS, ma questa cosa la approfondirò nella parte software. Quello che volevo far capire è che per me l’utilizzo perfetto per questo portatile non è su Windows, molto più avido di risorse, ma su Pantheon OS, dove la reattività generale è molto più elevata, grazie anche alla leggerezza di questo sistema.
Display
Il display è un’unità LCD IPS da 14.1 pollici con risoluzione Full HD e bordi laterali di 3,75 mm, anche se nella parte superiore e inferiore i bordi sono un po’ più spessi. Comunque, come ho già detto, il fatto che la parte del display sia completamente ricoperta dal vetro senza bordi in plastica da sicuramente una sensazione di prodotto ben costruito e ben pensato. La cerniera permette di inclinare il display fino a 180 gradi, ma come già detto è poco stabile se sollecitata.
Il display è probabilmente l’elemento che mi è piaciuto di più di questo portatile, infatti la qualità del pannello è ottima in questa fascia di prezzo. La retroilluminazione è molto omogenea e non si creano aloni fastidiosi, e anche nella riproduzione video i colori sono buoni, anche se forse un po’ slavati in certe situazioni. L’angolo di visione è buono, anche se di solito un portatile si guarda sempre frontale. Sicuramente faticherete a trovare di meglio in questa fascia di prezzo, lo schermo è uno dei pro di questo Microtech. La luminosità è buona, ma niente di eccezionale, nessun problema in ambienti chiusi, mentre non è semplice usarlo all’aperto, per colpa anche del rivestimento lucido del display e non opaco, che avrebbe sicuramente aiutato il picco di luminosità non altissimo.
Software
Questo Microtech e-book Pro può essere scelto con all’interno diversi sistemi operativi, infatti si può scegliere Windows 10 Home o Pro, Pantheon OS o Ubuntu, cosa che devo dire mi è piaciuta molto di Microtech, perché non costringe per forza gli utenti a pagare anche la licenza di Windows all’atto di acquisto. La mia versione ha installati all’interno sia Windows 10 Pro che Pantheon OS in dual boot.
Windows 10 Pro lo conosciamo, è sempre lui con le gesture e le varie funzioni che abbiamo imparato a conoscere e che personalmente mi piacciono molto. Pantheon OS è invece basato su una distribuzione di Linux chiamata Elementary OS e poi personalizzata da Microtech. Graficamente è molto bello è ricorda molto MacOS, le transizioni sono molto belle e in generale la reattività del sistema è ottima, sicuramente migliore di quella di Windows, ma di contro il sistema è molto scarno e privo di tante funzionalità, va bene solo per produzione testi con LibreOffice e navigazione web, anche se dovrete rinunciare a qualunque tipo di gesture. Ritengo che Pantheon OS sia molto più efficace su un dispositivo desktop che su un portatile, in ogni caso se non volete pagare la licenza di Windows consiglio di prendere Ubuntu, molto più pieno di funzionalità rispetto a Pantheon OS.
Batteria
La batteria integrata è da 5000 mAh, sicuramente non è la batteria più grande che troverete su un portatile, ma è ben dimensionata per l’uso che si deve fare di questo PC. Personalmente con il mio utilizzo con lo schermo al 50% con tanti tab di Chrome aperti e qualche video su YouTube o live si Twitch, in quel caso alzavo la luminosità, sono sempre riuscito a stare sulle 5 o 6 ore di utilizzo in modalità ottimizzazione batteria di Windows. Sicuramente in modalità risparmio energetico si può fare ancora meglio, ma perderete anche prestazioni, che già non sono altissime.
L’alimentatore dato in confezione è da 12V 3A non è sicuramente un mostro di potenza e ricarica il portatile in più di 2 ore dallo 0%, ma riesce comunque a coprire anche l’utilizzo intenso del dispositivo. Un appunto sull’alimentatore, quando è collegato c’è una grande spia verde che si accende e può dare fastidio se si carica il PC di notte, inoltre se staccate l’alimentatore dalla presa, ma non dal PC, la spia rimane comunque accesa e non riesco a capire il perché, ovviamente una finezza, ma giusto segnalarlo.
Prezzo e conclusioni
Sul sito ufficiale Microtech la mia versione costa 469 euro, che per un ultrabook come questo non sono tanti in assoluto, anche se ci sono portatili della concorrenza con caratteristiche simili che costano un po’ meno. Stiamo comunque parlando di store ufficiale, infatti su altri store si trova anche ad un prezzo minore, sopratutto la versione che secondo me ha più senso di questo e-book Pro, cioè quella con Ubuntu Linux, forse la migliore per sfruttare questo hardware basilare e i 4 GB di RAM.
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Comprare la versione con Intel Celeron N4000 che ho io ha poco senso, infatti a 549 euro, sempre sullo store ufficiale Microtech, è venduta la versione con il Celeron N5000 e 8 GB di RAM, sempre con Windows 10 Pro, che è sicuramente meglio per l’utilizzo più intenso.
Per concludere, questo Microtech e-book Pro è sicuramente una macchina basilare, ma che può essere indicata per chi non fa un utilizzo intenso del PC, magari come secondo portatile per la casa, o per uno studente, o per qualcuno che ha solo bisogno di navigare sul web o guardare qualche video e non vuole andare su portatili di marche cinesi, infatti Microtech offre anche la garanzia ufficiale italiana, elemento da non sottovalutare in fase di acquisto.