Quando si compra un computer preassemblato si va di solito incontro ad una serie di compromessi e sacrifici: il prezzo è generalmente più alto rispetto al comprare i singoli componenti, alcune parti importanti sono di qualità scadente e le possibilità di espansione non sono molte.
Non è questo il caso dell’MSI Nightblade MI2, il mini computer da gioco di MSI dalle dimensioni ridotte, ma dal cuore grande.
Vediamolo assieme nella recensione completa.
Panoramica
Cominciamo col dire che la linea Nightblade era già piuttosto rinomata per i suoi barebone, case di piccole dimensioni che includevano una scheda madre e un alimentatore già installati all’interno, i quali permettevano di assemblare fissi facilmente trasportabili. Ora MSI punta in alto, con un PC degno di questo nome già pronto appena tirato fuori dalla scatola.
Il Nightblade MI2 si presenta in diverse configurazioni, noi abbiamo provato quella equipaggiata con:
- Intel Core i7 6700 Skylake
- 8GB di RAM DDR4 2133MHz
- Nvidia GTX970 in edizione MSI 4GD5T OC
- Scheda madre MSI personalizzata con chipset Intel B150
- SSD M.2 da 128GB più un HDD da 1TB
- Alimentatore FSP da 350W
Con un prezzo di vendita di 1500€ ci troviamo in una classe di budget un po’ alta, ma tutto sommato accettabile per quello che questo PC ha da offrire.
Estetica
Cominciamo con una panoramica esterna: il MI2 si presenta in un case aggressivo e accattivante, pur dotato di linee morbide che gli conferiscono una certa eleganza.
È piccolo e maneggevole, con solo 10 litri di volume per un peso totale di 8 chilogrammi. Non sarà un laptop, ma è abbastanza compatto da entrare in uno zaino di medie dimensioni, quindi portarlo in giro non sarà un problema.
In questo poco spazio MSI è riuscita a far stare una quantità di hardware sorprendente. La scheda madre fornisce una connettività che non ha nulla da invidiare a quelle di dimensioni standard. Sul retro troviamo in fatti una pletora di connettori, che vanno da due USB 2.0 e una PS/2 per mouse e tastiera, a ben quattro USB 3.1 ultraveloci, una ethernet Gigabit con Killer LAN, una HDMI e una Displayport per la grafica integrata, e sei connettori audio Jack 3.5mm e S/PDIF.
Sul frontale troviamo invece i due jack per cuffie e microfono, una USB 2.0 standard e la piccola USB Type-C con connettività USB 3.1, un lettore DVD e il magnifico logo illuminato di MSI, accompagnato da due file di LED RGB programmabili con un software incluso per muoversi su diversi pattern.
Interno
Per quanto riguarda invece l’accessibilità dell’hardware, aprire il case è questione di togliere due viti e sfilare la scocca esterna.
L’interno rivela la GTX 970 con il suo dissipatore biventola da 100mm, che copre praticamente l’intera aera interna. Una volta rimossa si scopre il dissipatore personalizzato che raffredda il Core i7, a bassissimo profilo e configurazione blower-style. Questo tipo di dissipatori anziché muovere l’aria all’interno del case la espelle direttamente attraverso la paratia posteriore, rendendo il flusso d’aria più efficiente in un case di dimensioni così piccole. Sotto di esso si intravede il banco di RAM SODIMM da 8GB assieme alla scheda di rete Wi-Fi AC e Bluetooth 4.0.
Gli hard disk sono alloggiati in due slitte nella parte sinistra dello scomparto, collegati tramite un comodo sistema plug-in che rimuove la necessità di collegare cavi manualmente. Nella parte superiore, oltre alle slitte, si trova anche un alloggiamento per dischi da 2.5”, che permette di espandere ulteriormente lo storage ad esempio con un SSD. Nella parte posteriore della motherboard invece si trova il drive SSD in formato M.2 contenente Windows assieme ad uno slot libero per le RAM, che permette di espandere ulteriormente la memoria fino ad un massimo di 16GB.
Esperienza d’uso
Parliamo ora delle prestazioni di questo gioiellino.
Vista la configurazione hardware, lo abbiamo sfruttato come workstation per editing, gioco e lavoro quotidiano. Per stressarlo abbiamo invece usato una serie di benchmark sia per la CPU che per la GPU, vedendo fin dove potesse spingersi.
Per quanto riguarda l’utilizzo quotidiano, si è rivelato un’ottima macchina, riuscendo a gestire Adobe Photoshop e Adobe Premiere Pro alla perfezione, la suite Microsoft Office girava a meraviglia con i file che si aprivano in frazioni di secondo grazie all’SSD non particolarmente veloce in scrittura, ma molto reattivo in lettura. La macchina è estremamente silenziosa grazie alla quasi totale assenza di ventole, permettendo di avere un ambiente di lavoro calmo e senza rumori di fondo. Almeno finchè non si comincia a sforzare la GPU, momento in cui le ventole salgono di velocità e il PC raggiunge un rumore più netto. Anche in quel caso, non ha mai superato i 60dB, ovvero il rumore di una strada leggermente trafficata.
Anche i consumi sono bassissimi, con soli 88W a riposo e 230W a pieno carico.
Benchmarks
Per quanto riguarda invece le prestazioni vere e proprie, sinceramente devo ritenermi leggermente deluso. Si, il Nightblade MI2 resta un’ottima macchina da gioco e da lavoro, capace di fornire un’esperienza molto appagante. Tuttavia, una volta messa sotto sforzo, si incappa nel principale problema di qualunque build di piccole dimensioni: il calore. Il PC infatti raggiunge picchi di 75° C, mandando la CPU in thermal throttling, ossia il clock viene abbassato, con conseguente perdita di prestazioni, per cercare di contenere il calore.
Considerato questo problema, abbiamo deciso di mettere a confronto nei nostri test il Nightblade MI2 con una configurazione assemblata di pari hardware in un case di dimensioni standard. I risultati si sono confermati a sfavore del computer targato MSI, anche se non eccessivamente. Vediamo 117 punti in meno su Cinebench R15 (benchmark CPU), 705 punti in meno su Firestrike Standard, 95 in meno su Unigine Heaven e 335 in meno su Unigine Valley. Tutto sommato differenze non esagerate, ma se contiamo il costo superiore del Nightblade c’è da rimanere un po’ delusi.
Tuttavia, in gaming le cose vanno comunque molto bene per il piccolo computer. Oltre ai benchmark sintetici di cui trovate i grafici sotto (in tutte e tre le principali risoluzioni), lo abbiamo testato su due diversi giochi ancora parecchio pesanti graficamente.
Sia su Batman: Arkham City che su Tomb Raider 2013 il Nightblade ha offerto un’esperienza di gioco assolutamente impeccabile, con framerate ben al di sopra del minimo di 60 FPS con impostazioni massime persino in 1440p. Siamo riusciti a spingerlo in 4K al costo di qualche frame, ma comunque ben giocabile e con una resa grafica ottima.
Per curiosità abbiamo provato a giocare anche la beta di The Division, che per quanto ancora non ottimizzata ha offerto una buona esperienza di gioco a 60 FPS in 1080p, e circa 40 in 1440p.
Conclusioni
Tutto sommato, il Nightblade MI2 soddisfa in quello che vuole essere: un PC completo, ma piccolo e funzionale, dall’estetica piacevole senza sacrificare la qualità dei componenti.
Non è perfetto, e le prestazioni non sono in linea con quello che ci si aspetta da questa configurazione, ma ripaga in silenziosità, portabilità e semplicità d’uso. Per video editor che necessitano di un computer potente in mobilità, per la creazione di contenuti ad esempio alle fiere, o per giocatori che partecipano spesso a LAN Party e tornei, questo PC è la soluzione ideale.